giovedì 31 maggio 2007

Consiglio sardo.

Un tedesco, residente in Sardegna, è stato escluso da un concorso pubblico per un posto di operaio, perché non conosceva la lingua sarda.
Il servizio legale del Consiglio Regionale, per giustificare tale Norma, ha detto che un operaio deve essere in grado di “capire” un Consigliere regionale che “potrebbe” rivolgersi a lui in sardo….

Forse non hanno pensato che, in un Consiglio regionale, un dipendente che parla perfettamente il tedesco sarebbe più utile dei molti politici, che sono spesso in difficoltà quando devono esprimersi soltanto …in italiano !

Si richiede la conoscenza del …. @#$&♫¶ (Cinese ! )

lunedì 28 maggio 2007

Nuraghe, osservatorio astronomico?




L’ Archeo-astronomia colpisce ancora : si sostiene che la Reggia Nuragica di S.Antine, il più straordinario nuraghe del Nord Sardegna, sia un Osservatorio Astronomico !

Alle 8.30 del mattino del 22 dicembre, giorno del solstizio d’inverno ( con un po’ di fortuna, e se non è nuvoloso….), il raggio del sole che sorge penetra attraverso la cosiddetta “finestrella di scarico”, posta sopra l’ingresso, e va a colpire “sa perda de su soli” (una pietra, forse un betilo !), messa lì apposta dai Nuragici per segnalare questo fenomeno particolarmente affascinante.
Segnala l’inizio del nuovo anno, il Sole che riparte verso la bella stagione.
Il Nuraghe : stupenda macchina per le previsioni astronomiche !
Non solo : ma una parete del “trilobo” è perfettamente allineata, sempre con il sole che sorge. Altri allineamenti, si sostiene ancora, ci sono con l’alba o il tramonto del “lunistizio maggiore settentrionale” ( o con quello meridionale).
Alzi la mano chi, in tutta la sua vita , ha sentito nominare e sa che cos’è questo fenomeno !
Come, nessuno !?
Il lunistizio maggiore settentrionale è un evento astronomico che avviene ogni 230 mesi lunari di 29 giorni, 12 ore, e 44 minuti, cioè ogni 18,61 anni, momento in cui la luna acquista la massima declinazione ( a mezzanotte, è quasi verticale nel cielo ).

I Nuragici erano maestri in proposito ! Tanto da calcolare esattamente dove sarebbe spuntata la luna, in quel giorno, per poi tracciare la perpendicolare, e poi … costruire il Nuraghe perfettamente allineato….
Facile, no ?

Continua...

domenica 27 maggio 2007

Sa perda de su soli.


Così è chiamata la pietra che vedete nella foto (Nuraghe di S. Antine ) : è lì sopra, che si stampa l’archeo-astronomico raggio solare all’alba del solstizio invernale.
Come potete osservare è rotonda, come il Sole : forse perché così la suggestione è più efficace.


Ora osservate la foto precedente :
stesso Nuraghe, stesso posto (accanto al pozzo), ma la pietra è diversa : qualcuno l’ha sostituita.
Questa foto è di pochi giorni fa, la precedente di sei mesi fa ( ed è la stessa stampata in molti libri e guide su S. Antine ).

Qualcuno l’ha sostituita : perché ?

In ogni caso non è importante : in quel posto ( uno stretto passaggio tra il pozzo e il muro ), non ci può essere mai stata nessuna pietra : avrebbe bloccato il passaggio tra due ingressi e costretto gli abitanti a fare un lungo giro.
Quella pietra, come questa di oggi, è lì perché non sanno dove metterla.

sabato 26 maggio 2007

Orientamento del Nuraghe S.Antine.


I Nuragici
conoscevano esattamente il punto dove il sole si ferma al solstizio : era sufficiente mettere due bastoni verticali, modificarne la posizione giorno per giorno, fino a quando essa non cambiava più.
Bastava fissare l’allineamento con due pali ben piantati per terra e poi dare origine alla costruzione del nuraghe.
Io, Uomo Nuragico, avrei posizionato l’allineamento al centro dell’ingresso, perfettamente in asse con il corridoio, nel momento in cui mi accingevo a costruire un monumento che sarebbe durato millenni.
Se avessi voluto vedere il Sole del solstizio, l’avrei visto sorgere al centro del corridoio. Non come al S.Antine : da uno spigolo, di sghimbescio, quasi per sbaglio, o per coincidenza.
No, chi ha costruito il S.Antine, e ha messo "sa perda de su soli"," non era un Uomo Nuragico, ma era un Archeo-Astronomo di 4000 anni fa.

Ma se io, Uomo Nuragico, non conoscevo neanche la scrittura, come si può pensare che fossi in grado di calcolare 230 lunazioni di 29 giorni, 12 ore, e 44 minuti, per poi calcolare dopo 18 anni virgola 61, la declinazione massima della Luna e costruire un nuraghe (come il S. Antine ) su cui la luna potesse allinearsi, in qualche modo !?
Ma che cosa me ne potesse fregare, poi, non me l’hanno neanche detto !

In realtà, l’asse dell’ingresso è allineato con il S÷S-E , circa 150 ° , come la maggioranza dei nuraghi della Sardegna.
E poiché hanno edificato il muro del rifascio perpendicolarmente al corridoio d’ingresso della torre principale (come si fa in tutte le costruzioni che si rispettino), ne consegue che, poiché il S. Antine è un nuraghe trilobato ( a forma di triangolo equilatero, con gli angoli interni di 60° ), il muro di un lato del triangolo è allineato con la direzione del solstizio invernale , con il sole che sorge.
Più per caso e per necessità geometrica, che per intenzionalità.

Solo due nuraghi su ottomila , hanno questo allineamento : se fosse stato importante, ne avrebbero edificati così, almeno mille!

venerdì 25 maggio 2007

Gli agrumi.

Gli aranci, originari della Cina ( citrus sinensis), sono giunti fino a noi portati dai navigatori portoghesi nel XIV secolo. I limoni, invece, erano conosciuti anche dai Romani.

Sono piante molto longeve : vivono più di cento anni, continuando a fruttificare con costanza e con generosità.
Coltivazione degli agrumi.

Si accontentano di poco :un terreno sciolto e drenato, un riparo dal vento freddo e un po’ d’acqua nei mesi estivi.

Una buona scelta delle varietà permette di avere frutta fresca per dieci÷dodici mesi all’anno.
1) Arance “Naveline : ottobre – nov. – dic. – gennaio .
2) Mandaranci o Clementine : nov. – dic.
3) Arance “Tarocco” : nov. – dic. – gennaio.
4) Arance “Washington navel” : dic. – genn. – feb.
5) Arance “ Navel late” : genn. – feb. – marzo – aprile.
6) Arance “Valencia late” : marzo – aprile – maggio – giugno – luglio e oltre.

7) Limoni ( rifiorenti ) : fioriscono e si raccolgono durante tutto l’anno.

Con i fiori d’arancio (zagare), oltre al bouquet per la sposa, si può produrre un ottimo, profumatissimo, miele.


Esistono numerose altre varietà, antiche e moderne. Alcune varietà locali sono deliziose : la loro coltivazione va effettuata, quando possibile, per salvaguardare la conservazione della specie, e la variabilità genetica.

giovedì 24 maggio 2007

Coltivazione degli agrumi.

Il numero delle piante dipende dalle esigenze familiari : aranci e limoni producono da 20 a 100 kg di frutti per pianta ( dipende dallo sviluppo ).
Poiché sono lenti a entrare in piena produzione, conviene piantarne qualcuno in più. Poiché sono per sempre, si deve cercare, nel vivaio, la qualità migliore e garantita.
Il terreno è bene che sia profondo almeno 70÷80 cm, oppure va effettuato lo scasso : si recupera la spesa con la precoce entrata in produzione e con la maggior vigoria delle piante.
L’irrigazione è preferibile a goccia, con il programmatore : si risparmia acqua, tempo e la pianta non soffre di squilibri idrici.

Il segreto degli agrumi ?


1) Una rete frangivento a Nord ( N÷W o N÷E ) a seconda dell’esposizione ai venti freddi dominanti.
E’ indispensabile, perché altrimenti la pianta perde le foglie e il coltivatore “perde un anno” (senza frutti).

2) Potatura soft : qualche rametto secco ; qualche lieve diradamento per arieggiare la chioma .
L’impalcatura deve essere lasciata bassa, quasi a terra ( 50 cm, o poco più).

3) “Cascola di giugno” : si chiama così, la caduta anche di “tutti” i frutticini, dopo la fioritura, se la pianta soffre la siccità.
Allora, il segreto per avere frutta abbondante, ogni anno è solo questo : acqua, acqua, acqua, a partire dalla fioritura fino a che i frutti non hanno raggiunto i due÷tre centimetri di diametro e non cadono più !

Buona coltivazione !

lunedì 21 maggio 2007

Referendum.

Oggi il referendum, così com’è, non ha più senso. Soprattutto, da quando si è scoperto che, per invalidarlo, basta una piccola minoranza ( 10÷15% ) di Cittadini, che viene invitata ad astenersi. E il quorum non si raggiunge mai.
E’ necessaria una riforma radicale.
Per far tornare l’interesse e accendere la discussione sul merito del quesito, basta abolire il quorum. Così tutti saranno costretti a partecipare, sia alla discussione, sia al voto. Senza scuse.
Chi si astiene vuol dire che non è interessato e si affida al giudizio degli altri.
Anche la partecipazione al voto riacquisterebbe dignità e il Cittadino andrebbe a votare con fiducia, perché sa che il suo voto conta.
Oggi, votare è solo una perdita di tempo, perché nel referendum abrogativo vince il 15% + 1 dei voti (astenuti ).
La prossima volta andremo tutti al mare !....

lunedì 14 maggio 2007

Rosmarino bianco.

Durante una delle mie frequenti escursioni, attraverso le campagne della Sardegna, mi sono imbattuto in una specie vegetale che non avevo mai visto : il rosmarino bianco. Non sapevo che esistesse, e nessuno di coloro a cui ho chiesto, agronomi compresi, ne conosceva l’esistenza.

Rosmarinus officinalis, varietà albiflorus, con fiori bianchi : Internet, invece, lo conosceva ! E’ comunque una rarità, per la Sardegna, come gli asinelli albini.
Il nome deriva dal latino : ros + marinus = rugiada di mare.
E’ una pianta officinale, perché contiene oli essenziali preziosi per la salute.


Ne raccolsi un rametto, per fare una talea : ne bastano dieci centimetri, sette sottoterra, tre fuori. Il rosmarino attecchisce sempre, ma, se si vuole costituire una siepe, è meglio piantarlo ai primi di gennaio.
Ora ne coltivo una trentina di piante, disponibili per chi ne volesse qualcuna.
Ha le foglie più grandi e carnose rispetto al rosmarino comune (dai fiori azzurri), è migliore per condire l’arrosto, di cui esalta l’aroma.
Quello azzurro è più resistente alla siccità estiva : per questo motivo, forse, quello bianco è più raro.
Con il rosmarino comune ho fatto centinaia di metri di siepi, con due varietà diverse : quello prostrato e quello eretto. A ottobre, dopo le prime piogge, il rosmarino azzurro fiorisce copiosamente, e a fine novembre raccolgo un ottimo e profumatissimo miele ( di rosmarino e ruchetta).

Le piante rare non vanno soltanto salvaguardate, ma vanno riprodotte e diffuse.

sabato 12 maggio 2007

Economia dell'idrogeno.

L’idrogeno si può produrre, a partire dall’acqua, per elettrolisi, utilizzando l’energia elettrica prodotta con le fonti rinnovabili.

L’idrogeno è un “carburante” che può sostituire egregiamente la benzina e i derivati del petrolio, soprattutto per i trasporti.
Il motore H è un motore elettrico, dove l’elettricità viene prodotta con le “celle a combustibile”, che funzionano a idrogeno.
Dal tubo di scarico dell’automobile uscirebbe “solo” acqua !
Non solo, ma il motore a idrogeno, è di qualità superiore al motore a scoppio, a parità di prestazioni : rapida accelerazione, bassi costi di manutenzione e inquinamento praticamente zero.
La produzione di serie permetterebbe rapidamente di abbassare i costi delle celle a combustibile, rendendo le auto a idrogeno competitive con quelle a benzina.
Non sto parlando del 2100 : le auto a idrogeno esistono già e sono in circolazione. Ogni giorno, in molti paesi del mondo, si stanno moltiplicando le iniziative in proposito. Noi rischiamo, come sempre, di arrivare tardi e di perdere il treno per lo sviluppo sostenibile.

Qual è, allora, il problema ?
Come sempre è una questione di scelta : scelta politica, scelta di salute, scelta di vita.
La qualità della vita deve diventare il nostro obiettivo primario : non più l’interesse immediato di pochi (le multinazionali del petrolio), ma un futuro migliore per noi e per i nostri figli.
Se nel Costo del trasporto automobilistico si calcolassero i “Costi sociali”(rumore del traffico, casi di cancro, di asma, polveri sottili, ecc. ), e se soltanto venisse applicata la legge sul superamento dei limiti di inquinamento, nelle nostre città non si potrebbe circolare mai !
Ma la legge non si applica quando non fa comodo, e i danni ricadono sempre sui cittadini.
Fino a che i Cittadini non prenderanno coscienza dei propri diritti.

mercoledì 9 maggio 2007

Conservazione dei kiwi.


Oggi ho portato a casa l’ultima cassetta di kiwi :
durerà ancora per una quindicina di giorni, ma già sono maturate le nespole e le fragole, mentre si stanno preparando le ciliegie e le pesche-noci.
Per mangiare kiwi da novembre a maggio, è necessario seguire alcuni accorgimenti. A novembre e, qualche volta, anche a dicembre, per ovviare alla scarsità di frutti maturi, se ne raccoglie una quantità sufficiente al consumo previsto (scegliendo, ovviamente, i più vicini alla maturazione ), e si chiudono in un sacchetto di plastica con 3÷4 mele : dopo un giorno o due, saranno perfettamente maturi.
Alla fine di febbraio (questo vale soltanto per le regioni dove non gela), vanno raccolti tutti, per evitare che la linfa, cominciando a circolare, li faccia gonfiare e spaccare. Si pongono in un locale fresco e buio, in cassette basse di legno o di cartone, e ogni quindici giorni si selezionano i più maturi.
Durano fino a tutto maggio e non se ne rovina neanche uno !
E noi avremo ottima frutta per tutti i sei mesi invernali.
Biologica.

martedì 8 maggio 2007

Tetti solari.

No, a un pannello solare per ogni tetto : sì, invece, al tetto solare !
Anche se economicamente conveniente, l’energia fotovoltaica non si svilupperà mai con la dovuta rapidità, se non si interviene nei modi seguenti :

a) Si deve obbligare ( come ha già fatto il Comune di Roma ), tutti quelli che costruiscono o ristrutturano una casa, a mettere i pannelli solari. Il comune di Roma ha deliberato che almeno il 30% dell’energia complessiva necessaria all’edificio (compresa,quindi, l’acqua calda), debba provenire dall’energia solare.

b) Le imprese del fotovoltaico devono sviluppare un sistema che preveda, non la semplice posa dei pannelli solari sul tetto già costruito (questo va bene per le case esistenti), ma l’integrazione dei pannelli nel tetto stesso.
Mi spiego : se il pannello solare viene posto sul tetto già costruito, comporta sempre un costo aggiuntivo. Se, invece, i pannelli sono integrati nel sistema di copertura stesso, si eviterebbe la spesa per il tetto tradizionale, con un notevole risparmio. ( Il pannello dovrebbe prevedere l’isolamento termico, l’impermeabilizzazione , e lo strato finale fotovoltaico ).

c) Le imprese inoltre, dovrebbero sempre fornire il prodotto “chiavi in mano” : fornire, cioè, non solo tutta la consulenza tecnica, ma espletare anche le pratiche burocratiche necessarie a sollevare il cittadino da ogni preoccupazione.

d) Con un prestito bancario ( accordi regionali, per un ulteriore risparmio), l’intervento sarebbe a “costo zero”,
perché produrrebbe un reddito netto proporzionale alla superficie coperta dai pannelli solari., senza dover anticipare soldi.

e) Il fotovoltaico necessita per la realizzazione e manutenzione degli impianti, di un maggior apporto di mano d’opera, rispetto all’eolico, consentendo di creare più occupazione diretta.

lunedì 7 maggio 2007

Energie rinnovabili.

La Sardegna assorbe circa 1750 MW di potenza, come valore di punta. Mediamente, tra giorno e notte, ne consuma circa 1350.
L’energia prodotta in eccesso dalle fonti rinnovabili, dovrebbe servire per produrre idrogeno, da immagazzinare e usare quando serve.
Poiché la produzione di idrogeno crescerà gradualmente, si userà dapprima come carburante per i mezzi pubblici ( tram, autobus, treni, taxi ), poi, man mano che aumenta la disponibilità potrà essere usato anche per il trasporto privato (automobili e camion).
Con l’eolico e con l’ausilio del solare, fra pochi anni, la Sardegna potrebbe essere la prima regione al mondo libera dal petrolio.

Quali saranno i vantaggi per i cittadini ?
- Si svilupperà un’industria delle energie alternative, che potrà essere esportata in tutto il mondo.
- Ci sarà maggiore occupazione per la costruzione e manutenzione degli impianti.
- Si potrà costruire una fabbrica di pannelli solari (anche per esportare).

Le ricadute principali si avranno :
- sulla salute : riduzione dell’inquinamento, soprattutto nelle città.
Il motore a idrogeno è un motore elettrico, per cui nelle città sparirà il rumoredel traffico, mentre dallo scarico delle auto uscirà solo vapor d’acqua.

- sul turismo : un paese libero dal petrolio genera flussi turistici aggiuntivi : chi fa le vacanze, apprezza queste cose !

L’eolico produce di più in inverno, quando il vento c’è quasi sempre; il fotovoltaico ha la massima produzione in estate, quando il sole splende più a lungo e le nuvole sono assenti.
E’ importante svilupparli entrambi per avere energia in modo più costante nel corso dell’anno.

domenica 6 maggio 2007

Economia del fotovoltaico.

Un pannello solare di un metro quadrato, orientato a Sud, eroga una potenza elettrica di 125 Watt. Per avere un kW di potenza servono circa 8 m2 di moduli fotovoltaici.
Un kWp produce, in media, da 1000 a 1300 kWh (kilowattora) all’anno (in Sardegna di più).
Un kWh viene incentivato fino a 0,49 euro. ( + 0,16 euro, solo per l’energia consumata).

Per cui :

1300 x 0,49 = 637 euro all’anno.( + 208 euro )

Per coprire il consumo di una famiglia media (che spende circa 200 euro per ogni bolletta bimestrale), sono necessari circa 2 kW di potenza ( 16 metri quadrati di pannelli solari, esposti a Sud).

Risparmio annuale :

2600 kWh x 0,49 euro = 1274 euro ( + 416 euro ) = 1690 euro all'anno.

Oggi ci sono imprese che consegnano “il tetto solare” perfettamente funzionante, con la burocrazia assolta e il mutuo bancario acceso, o come si dice “chiavi in mano”.


Il cittadino deve soltanto fare una telefonata ; soprattutto, non deve sborsare nemmeno un lira !

Dopo i primi otto anni, che servono per rimborsare il mutuo, si trova ad avere energia gratis per altri vent’anni. ( I pannelli solari durano 25÷30 anni ).

Faccio una proposta, alle imprese e ai cittadini.
Se si aumenta la superficie coperta dai pannelli di qualche metro quadrato, e si accende un mutuo trentennale, si ottiene l’energia gratis da subito e per sempre !

sabato 5 maggio 2007

Energia solare.

Il solare è una fonte di energia diffusa. Che ha bisogno di vaste superfici. Ma non bisogna fare centrali solari, che occuperebbero solo terreno agricolo !
Invece, il solare da incentivare dovrebbe essere solo quello per la copertura di strutture.
Si possono (e si devono) coprire tutti i tetti di nuova costruzione, civili e industriali, i parcheggi e gli stadi. Si possono coprire le coperture (colabrodo) a terrazza delle scuole e degli edifici pubblici ( non ci pioverebbe più e si avrebbe un finanziamento gratuito, per sempre).
Si può coprire anche una piazza cittadina : oltre al reddito, si potrà usufruire della piazza anche quando piove.
Si possono coprire anche le strade nelle zone industriali e, perché no, anche le autostrade !

Se si vuole centrali solari, invece, andrebbero costruite in regioni desertiche della terra. Per esempio, si può fare un contratto industriale con la Tunisia, l’Algeria, la Libia, o con gli altri Paesi del Sahara, per costruire megacentrali solari e poi, con i cavi elettrici, si porta l’energia in Italia.
Vantaggi : sviluppo industriale e occupazione + energia a prezzi bassi + inquinamento zero.
Per sempre !

giovedì 3 maggio 2007

8 x mille alla ricerca.

Ogni anno, in questo periodo, tutti i contribuenti sono chiamati, più o meno volentieri, a pagare le tasse.
E a mettere una firma per destinare l’8 per mille alle Chiese o allo Stato : oltre un miliardo di euro all’anno !

Ero convinto che solo chi firmava potesse devolvere il “suo" 8 x mille, sulla base della scelta effettuata.
Invece, NO.
Chi firma, per un “calcolato bizantinismo”, decide anche per tutti quelli che non firmano, quasi certamente a loro insaputa. ( Non firma oltre il 60% dei contribuenti, quasi 22 milioni di persone).

Per assurdo, basterebbe una sola firma a favore della Chiesa cattolica, e come conseguenza , la Chiesa si prenderebbe tutto il miliardo di euro. ( Nella realtà, si prende “solo” il 90% ! Che nel 2005 ammontava a 984 milioni di euro : la Chiesa ha destinato per opere di beneficienza solo il 20% di tale somma).

Proposta :

1) soltanto l’8 x mille di chi firma verrà devoluto in base alla scelta effettuata ( cioè, ognuno è libero di destinare soldi a chi vuole, ma soltanto se sceglie );

2) estendere
l’8 x mille anche alla ricerca scientifica
( si potrebbe devolvere alla ricerca l’8 per mille di chi non sceglie).


Oggi, le scoperte importanti non si fanno più per caso : la ricerca scientifica può aiutare a migliorare la qualità della vita.