mercoledì 28 gennaio 2009

L'inflazione.

L’ inflazione, negli ultimi 10 anni, è stata del 32%. Ma si tratta di un’inflazione media, che comprende anche i prezzi per l’acquisto di beni di lusso o di cose inutili.
Per una famiglia che, invece, riesce appena ad arrivare a fine mese, l’inflazione è stata molto superiore.
Infatti, le spese per l’abitazione, per le bollette ( acqua, luce, gas ), per la benzina e per i generi di prima necessità, sono aumentate del 40÷50%.

Molte persone, in queste famiglie, hanno perso il posto di lavoro.
Moltissimi lo perderanno nel corso del 2009.
Che fa il governo ?
Circa la metà delle famiglie italiane ( 10 milioni ), ha visto ridursi il potere d’acquisto dello stipendio di quasi 2000 euro all’anno, sempre in media.
Il governo ha restituito meno di 500 euro all’anno, e soltanto a 3÷400 mila famiglie ( su 10 milioni ), con una vergognosa “carta della povertà”.

Ma si sa, la cosa più importante sono le intercettazioni : gli Italiani ( soprattutto quelli onesti ), ne sono terrorizzati !

martedì 27 gennaio 2009

Alberi per la Sardegna.

Sono ormai due o tre anni che, ogni primavera, vedo sciamare intere scuole elementari e medie, nelle campagne intorno a Sassari.
Piazzali, svincoli stradali, scarpate incolte, ogni posto pieno di erbacce e rovi, si riempie di bambini pigolanti, armati di buona volontà ( e zappetta ), intenti a piantare il loro piccolo alberello, con tanto di targhetta : specie della pianta, data di messa a dimora, nome dell’autore, ecc.
La piantina viene immessa nella buca, legata al tutore ; la terra viene compressa e innaffiata con cura. Poi, orgogliosi per il lavoro ben eseguito, se ne tornano a scuola cantando arie ... sempre-Verdi.
Poi, dopo l’estate, qualche classe ritorna per vedere i risultati raggiunti.
Ma le piantine, abbandonate alla lunga siccità estiva mediterranea, sono tutte morte e le foglie sono irrimediabilmente cadute. Ma non erano sempre-verdi ?
Forse, .... si sono seccate, nella vana attesa di un po’ d’acqua .....Ma le vacanze estive, si sa, sono .... vacanze!
E i bambini non hanno colpa, ma gli adulti, sì.
Ora le erbacce e i rovi hanno, di nuovo, preso il sopravvento.
Immaginate che delusione, per quei poveri piccoli : è così che l’entusiasmo si spegne, a volte per sempre.
Invece .... ( continua )

domenica 25 gennaio 2009

Attenzione !

In Sardegna gli alberi vanno piantati a ottobre- novembre, fino a dicembre. L’ideale sarebbe ottobre, dopo le prime piogge. Ogni giorno che passa, dopo ottobre, diminuisce la probabilità di un attecchimento.
Questo perché, se piantate da gennaio in poi, le giovani piantine non avrebbero il tempo di sviluppare un buon apparato radicale, e morirebbero senza scampo, durante la lunga e secca estate mediterranea. Né si potranno salvare innaffiandole durante l’estate : le piantine, ancora deboli, morirebbero lo stesso a causa di squilibri idrici, impossibili da evitare : solo l’irrigazione a goccia, con il programmatore elettronico, riuscirebbe ad essere efficace. Ma si potrà fare ?

Ho visto fiumi di scolaresche che piantavano alberi ad aprile e a maggio, per poi trovarli tutti secchi nell’autunno successivo. Si è sprecato il tempo ( e denaro ) di chi ha scavato le buche, si sono buttate via migliaia di piantine ( con i soldi per produrle ) e, soprattutto, non si è fatta un’operazione culturalmente valida : perché ai bambini è stata insegnata una pratica non corretta, e sono stati esposti alla delusione di vedere il loro lavoro perduto per sempre.
Chi pagherà i danni ? E, soprattutto, la delusione ?

Perciò, i dirigenti della campagna di “ un milione di alberi per la Sardegna” stiano attenti : gli alberi vanno piantati al tempo giusto e, sicuramente, non la prossima primavera !

venerdì 23 gennaio 2009

Promesse elettorali.

Ora è ufficiale : le promesse elettorali sono carta straccia !
Per chi ancora ci credeva ( e ancora ci crede !), arriva la sentenza del Tribunale Civile di Milano : che assolve, pensate un po’, Silvio Berlusconi, accusato di aver stipulato il “Contratto con gli Italiani” e di non averlo rispettato.
Ma lo assolve, non perché avrebbe rispettato gli impegni presi, ma perché quelle erano, appunto, “promesse elettorali”.
I gonzi sono avvisati.