mercoledì 4 marzo 2009

Case squillo.

La pubblicità al telefono sarà la fine di Telecom Italia.
Perché gli italiani, stanchi di essere perseguitati mentre mangiano o mentre si fanno la doccia, lasceranno il telefono fisso, tenendosi soltanto il cellulare ( e risparmiando pure !).
( Cellulare, nome evocativo, che significa letteralmente “prigione mobile”....)

Con l’approvazione del decreto “milleproroghe”, il governo ha legalizzato, qualche giorno fa, la pubblicità via telefono.
Alla faccia della privacy.
Avevamo impiegato vent’anni per ottenere che non ci scocciassero tra le mura di casa, ed ora ....

Per gli italiani, ormai avviati verso una nuova povertà, e che non si possono permettere Sky o il digitale terrestre a pagamento, l’amato governo ha ripristinato la norma che permette “a chi vuole”, di entrare nelle nostre case , senza chiedercelo e senza bussare, per intrattenerci con le gioie della pubblicità telefonica !

Senza più TV, e con lo shopping proibitivo, ci sentivamo veramente soli !

domenica 1 marzo 2009

Fatti, non parole !

Il nuovo presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ha detto che la Sardegna non ospiterà (!) mai una centrale nucleare.
Forse è vero, perché nell’Isola ci metteranno, probabilmente, le scorie radioattive ....

Noi Le vorremmo credere, Presidente, ma se permette, non ci fidiamo molto delle parole ( verba volant, .... dice un antico adagio ).
Allora, se vuole essere preso sul serio da tutti i suoi concittadini, alle parole deve far seguire i fatti :
1) Appena il Consiglio Regionale si sarà insediato potrebbe far approvare un decreto, con cui rende l’Isola denuclearizzata, specificando con chiarezza, che la Sardegna non diventerà mai neanche il deposito nazionale delle scorie radioattive !

2) Potrebbe far approvare, inoltre, le misure alternative che intende predisporre per l’energia in Sardegna. ( Per esempio, potrebbe rendere stabili e disponibili per tutti i finanziamenti per le energie rinnovabili, in particolare per il solare fotovoltaico.

In questo caso ci convinceremo che le sue parole non sono, come succede a molti politici negli ultimi tempi, soltanto promesse elettorali.

3) Sempre in tema di energia per la Sardegna, potrebbe fare una cosa di effetto immediato a favore dei cittadini sardi : potrebbe chiedersi perché nell’Isola il GPL in bombole ( o per i serbatoi ) debba costare il doppio che non nel resto d’Italia..
Infatti, ai Sardi il gas costa 35÷40 euro ( per una bombola da 15 kg ), mentre a Livorno o a Napoli, costa appena la metà ( 16 euro )!
Noi non abbiamo alternative, almeno finché non arriverà il metano.
Propongo, perciò, di far comprare il gas a Livorno e portarlo in Sardegna : il costo sarà di circa 17 euro ( sempre per 15 kg ), compreso il trasporto.
Poiché, in media, questo rappresenta il consumo di un mese, una famiglia, avrà un risparmio immediato di circa 20 euro al mese : quasi una social card, ma per tutti !
E sarebbe senza oneri per la Regione.

Grazie dell’attenzione.