lunedì 19 dicembre 2016

Meningite e vaccinazioni.


In Toscana, da qualche anno, il meningococco del tipo C sta facendo ammalare un maggior numero di persone rispetto alla media nazionale.
Naturalmente, la risposta della Medicina è stata quella di organizzare, con la complicità delle istituzioni, la vaccinazione di massa di tutta la popolazione.
Le persone vaccinate sono oramai più di un terzo degli abitanti regionali, eppure la piccola epidemia continua con lo stesso ritmo, e si ammalano anche le persone vaccinate !
Esattamente nella stessa proporzione di quelle non vaccinate.
Dire che il meningococco C, in circolazione, è assai virulento significa ammettere che le attuali vaccinazioni contro la meningite sono inefficaci !
Quindi inutili !
(Come la maggior parte delle vaccinazioni pediatriche, oggi, in Italia !)

Ma sono anche dannose :
a) per le casse della regione e per quelle dei cittadini ;
b) per la salute delle persone (come tutti i farmaci, possono avere effetti collaterali anche gravi).

Quello che salta agli occhi è che coloro che sono vaccinati si ammalano esattamente come i non vaccinati.

Forse, le vaccinazioni sono soltanto fumo negli occhi (e un affare molto lucroso per la "medicina").
Non sarebbe meglio, invece che cercare di fare soldi sulla pelle delle persone, individuare le cause della malattia ?
Cause che potrebbero essere proprio la diffusione indiscriminata delle vaccinazioni stesse. Che deprimono le difese immunitarie della popolazione e favoriscono la propagazione della meningite.

venerdì 16 dicembre 2016

Sassari senz'acqua.


Ormai succede quasi ogni giorno. E non solo a Sassari.
Per mesi è stata potabile a sorsi : adesso, dicono, è potabile; il prossimo sorso non lo sai!
Ora dicono che è di nuovo potabile, ma da una settimana puzza di marcio (sostanza organica putrefatta) : a chi dobbiamo credere ?

L'acqua potabile dovrebbe essere inodore, incolore, insapore.
L'acqua di Sassari, invece (e molto spesso), ha le seguenti caratteristiche :
1. E' colorata, gialla e torbida.
2. Ha un sapore sgradevole.
3. Puzza.
4. Manca spesso e, quasi sempre, di notte.
5. Costa troppo : con Abbanoa, i prezzi che pago sono aumentati di sei volte.
6. La pressione ai contatori è, molto spesso, insufficiente.
7. Ciò comporta un maggior costo per gli impianti di sollevamento e un maggior consumo di energia elettrica.
8. E' potabile (qualche volta), ma non bevibile …
9. Ogni anno che passa, la qualità e il servizio peggiorano.
10. Ogni anno che passa, l'acquedotto diventa sempre più fatiscente :
l'acqua, a Sassari, ormai esce dappertutto tranne che dai rubinetti!

Perché non facciamo pagare ai responsabili i danni dovuti ai disservizi?
Perché non paghiamo la bolletta un mese no e l'altro pure, come Abbanoa fa con l’acqua ?
Quando si capirà che, se si rompe un tubo, non si può lasciare una città senz'acqua ?
E' ora di dire basta !

L'acqua è un servizio pubblico, essenziale per la vita e per la salute.
Dovrebbe esserci sempre, di giorno e di notte, d'estate e d'inverno.
Dovrebbe essere pura di sorgente.
Nessuno ci dovrebbe lucrare, a nostre spese. E quando manca, andrebbero pagati, automaticamente, i danni morali e materiali al cittadino.

Chi ci governa sta riportando l'Italia e l'Europa nel millennio scorso...

martedì 11 ottobre 2016

Chemioterapia.


Una ricerca inglese,pubblicata di recente su Lancet Oncology,
dimostra che la chemioterapia è la causa diretta della morte di molti malati di cancro.
In alcuni ospedali inglesi fino al 30÷50% di coloro che si sono sottoposti alla chemio muore entro 30 giorni dall'inizio della "cura".
In questo caso, dicono i medici, la causa della morte è la chemio.
Poiché in Italia si usano gli stessi farmaci, si suppone che la situazione debba essere la stessa.
Decine di migliaia di malati di cancro muoiono, ogni anno, perché fanno la chemio.
Ma i giornalisti di tutti i giornali e di tutte le TV, hanno titolato che è morta una giovane donna (o forse due) perché non hanno voluto fare la chemio "che le avrebbe salvate".
Due morti contro decine di migliaia.
Senza contare che molti malati ripetono la chemioterapia più volte....
Fate la chemio, che vi salva la vita !

Credo che le menzogne prezzolate di giornalisti disinformati e di medici interessati, che provano sempre più spesso a terrorizzare l'opinione pubblica (come per l'influenza), debbano essere perseguite dalla magistratura.

L'Italia è al 77° posto per la libertà e la correttezza dell'informazione.


lunedì 10 ottobre 2016

Caffè.


Oltre ai noti effetti stimolanti, il caffè ha numerose altre caratteristiche, tali da renderlo una bevanda tra le più diffuse al mondo.

E’ un potente antiossidante, quanto un bicchiere di succo di arancia.
Abbassa la glicemia, riducendo il rischio di diabete.
Non fa aumentare la pressione arteriosa, né il rischio cardiovascolare.
Sembra proteggere dal tumore al fegato e dalla gotta.
Migliora il livello di attenzione, allontana la sonnolenza e la stanchezza (la caffeina è doping), potenzia la concentrazione e la memoria, attenua il mal di testa.
Secondo nuove ricerche, il caffè riduce la mortalità cardiovascolare, l'insulino-resistenza e il diabete di tipo 2, il colesterolo “cattivo” (LdL).
Riduce ancora l'infiammazione delle arterie e l'assorbimento del Calcio nelle stesse (migliorando l'arteriosclerosi), e infine riduce l'incidenza del Parkinson (favorito, anch'esso, dall'eccesso di Calcio).
Stimola la digestione, favorendo la secrezione acida e aumentando la motilità intestinale.
Fa bene per i calcoli biliari (2÷3 caffè al giorno).
In più, sembra quasi privo di effetti collaterali !

E poi, ricordate ? Il caffè è un piacere …


venerdì 30 settembre 2016

Caffè e caffeina.


La caffeina è un alcaloide psico-stimolante, ma non dà assuefazione, né dipendenza.
Non si dovrebbero, però, superare i 300 mg al giorno.

Caffeina contenuta nelle bevande più diffuse :

N°    nome             quantità (ml)    caffeina (mg)

1. Decaffeinato          50                   1
2. Cioccolata             200                 15
3. Tè                        150                 40
4. Espresso (bar)       30                   40
5. Caffè (moka)         50                   80
6. Caffè istantaneo    50                   40
7. Filtrato americano 200                150

8. Coca cola             330                 46
9. Ciocc. fondente    30 g                20
10. Torta al cacao    100 g               75
11. Crema al cacao  100 g              90

Il rischio di esagerare riguarda soprattutto il caffè moka, fatto in casa : siccome la tazzina è riempita di più (circa, il doppio), ogni caffè è …. doppio !
Tre caffè casalinghi equivalgono a sei caffè del bar, e sono troppi.
A casa, al massimo, due caffè al giorno.
(Dipende anche dalla miscela utilizzata : la Robusta contiene il doppio di caffeina rispetto alla qualità Arabica.

Il caffè : preparazione.

Utilizzare una caffettiera “moka” da 3 tazze, semi-nuova, pulita.
( Ricordarsi di mettere l’acqua …)
Le cose importanti e fondamentali, (sine qua non) sono tre :

1. La miscela di caffè deve essere fatta mescolando caffè di qualità superiore, al giusto grado di tostatura e di macinazione.
Il caffè deve essere stato macinato e confezionato non oltre 2 mesi prima del consumo : anche se il caffè scade due anni dopo il confezionamento, nelle confezioni in busta perde aroma e sapore rapidamente.

2. L’acqua, deve essere calcarea (acqua minerale, non gasata, con residuo fisso almeno 1,0 g/l).

3. Il caffè deve essere inderogabilmente servito quando è fuoriuscita una quantità pari a solo due tazzine scarse.
Il resto è acqua.

La tazzina deve essere in ceramica sottile e sonante, con il bordo rientrante (e non come una campana). Questo perché :
a) così si può sentire meglio l'aroma ;
b) nelle tazzine di grosso spessore il caffè si raffredda troppo ;
c) con la svasatura si rischia di buttarselo addosso.

Assaporatelo, in buona compagnia.

venerdì 12 agosto 2016

Strade a Sassari.


La circonvallazione di Sassari è una strada a 4 corsie, con numerosi svincoli per entrare o uscire dalla città.
E' la vecchia S.S. 131, rabberciata e ristretta, "per aumentare la sicurezza" : invece, la sicurezza non c'è più.
E' sempre stata una strada molto pericolosa, la più pericolosa della città e tra le peggiori d'Italia.
1. Gli automobilisti che si immettono dalle corsie di accelerazione non danno mai la precedenza a chi viaggia tranquillo sulla "superstrada". Spesso costoro, traslano perfino sulla corsia di sorpasso, con velocità quasi nulla, rischiando un pericoloso tamponamento a catena.

2. Lo svincolo con la "nuova" (si fa per dire) camionale per Porto Torres è, a dir poco, demenziale, fatto apposta per favorire gli incidenti. 

3. Gli automobilisti già non rispettavano i vecchi limiti di velocità (80 km/ora). Ora che sono apparsi, come per magia, dei nuovi limiti a 50 km/ora, si rischia di essere tamponati se si prova a rispettarli.
E nessuno li rispetta.

4. Così è anche la strada che collega Sassari con Porto Torres : a 4 corsie, ma stretta ; con numerosi incroci a raso e con il limite di 50 km/ora per tutti i venti km del percorso !
Tra semafori e code, si potrebbe impiegare un'ora per andare al lavoro, tutti i giorni (e un'ora per tornare).
E così, nessuno rispetta i limiti di velocità.
Mai.
Come si fa, su una strada interurbana a 4 corsie, a porre certi limiti insensati e impossibili da rispettare ?
O i limiti servono, per la sicurezza : allora vanno fatti rispettare sempre.
Oppure (come nel nostro caso) sono palesemente sbagliati, e allora vanno eliminati.
Tutti.

La Carlo Felice (S.S. 131) è l'unica strada che abbiamo in Sardegna, ed è tutta così !
Prima o poi metteranno il limite di 50 km/ora fino a Cagliari....
Ma, forse, è soltanto per farci prendere il nuovo treno superveloce, che collega i due capoluoghi in sole .... 4 ore ! (Quando non si ferma).

martedì 9 agosto 2016

Strada Sassari-Olbia.


La strada Sassari-Olbia, auspicata da anni, è stata messa “in carreggiata” con la “corsia preferenziale”. Alcuni tratti sono stati appena ultimati e inaugurati "in pompa magna".
Una strada a 4 corsie, finalmente larga nella maniera corretta : la prima vera strada della Sardegna. (Speriamo!)
Magari ci pagheremo il pedaggio, ma se così fosse, dovrebbe essere per fare, sempre in Sardegna, nuove strade larghe e sicure.
Sarebbe un disastro se " si restringesse” in corso d’opera : è meglio, quando finiscono i soldi, fare 10 km in meno, piuttosto che rovinare per sempre tutta la strada.

Qualche giorno fa l'ho percorsa.
Devo dire che il traffico era molto sostenuto, come sempre credo.
In questo momento, non è più una strada, ma un insieme di cantieri, deviazioni, strettoie, buche e altro. E lo sarà per anni!
Ci sono limiti di velocità dappertutto : quasi sempre di 30 km/ora. A volerli rispettare, si impiegherebbero 3 ore per fare il percorso.
Ma, come al solito, nessuno li rispetta.

Purtroppo, devo segnalare il nuovo svincolo per Ploaghe : come quello tristemente famoso per Ozieri, è stato realizzato in curva : infatti, ricorda l'innesto per il capoluogo del Monte Acuto. Dove, per decenni, gli automobilisti sono andati dritti, mentre la strada principale curvava a 90°, verso sinistra.
Qui la curva non è così eccessiva, ma ho visto un automobilista che tornava a marcia indietro (pericolosamente e contromano), perché aveva sbagliato !
Nessuno ha ricordato al progettista che sono "vivamente sconsigliate" le intersezioni in curva ?

All'inaugurazione non è venuto Renzi, aspettato per due settimane : forse, si è vergognato, per la situazione in cui versano quasi tutte le strade della Sardegna, e in particolare la Olbia - Codrongianos.
 
Sì, perché la Olbia - Sassari finisce a Codrongianos !
E perché, fra 10 o 20 anni, finirà sempre a Codrongianos : mancano, infatti, i 15÷20 km per arrivare a Sassari, che sono quelli più trafficati (ci passa anche chi deve andare a Cagliari e Nuoro) e quelli più malridotti.
E che andavano rifatti per primi.
Ma qui, forse, bisognerà aspettare il prossimo terremoto in Sardegna che, facendo crollare le gallerie del Mascari, costringerà il governo a fare una Strada, nel vero e unico senso della parola...
Perciò, non chiamiamola Olbia - Sassari, per favore !

Il completamento della nuova arteria, quindi, dovrebbe essere portato fino a Sassari (si spera, molto presto), con un collegamento tra il nuovo svincolo di Codrongianos e la città di Sassari.
Una bretella che, ripercorrendo l’antica strada romana e la ferrovia, renda sicuro e stabile il collegamento con Sassari, ora affidato alla “Carlo Felice”, stretta e pericolosa, e alle gallerie del Mascari, non sufficientemente affidabili per una città che guarda al futuro. 
E i soldi ?
Potremmo usare i due miliardi di euro, con cui vogliono rifare la strada ferrata (visto che hanno comprato i treni ...), e che sarebbero spesi inutilmente per una ferrovia che nessuno userà mai.
Con questi soldi si potrà rifare, tutta nuova, la strada S.S. 131, fino a Cagliari!

O dovremo chiedere i danni agli amministratori incapaci?

lunedì 25 luglio 2016

Rotatoria a Sassari, incrocio via Budapest-via Parigi.


Una rotatoria su una strada a 4 corsie è estremamente pericolosa.
Come quella di via Milano, in discesa, a Carbonazzi.
Come quelle sulla Buddi Buddi, per il mare.
Come ce ne sono ancora, a decine, a Sassari.

Ma una è la più pericolosa di tutte : l'incrocio tra via Budapest e via Parigi.

Immaginiamo un camion che, venendo dalla SS. 131, stia entrando in città in direzione di viale Italia. Una strada a 4 corsie, con prato verde e aiuole fiorite, e una fila di bellissime palme centrali : un delizioso e cordiale "benvenuto" della città di Sassari, ai turisti e ai pendolari tutti.
Su questa strada, il traffico è sempre sostenuto e la velocità ancora elevata (molti vengono da Cagliari e hanno bisogno di un po' di tempo, per capire che devono rallentare : ma la strada non fa percepire il pericolo).

Il nostro camion, con la sua mole, nasconde completamente la scarna segnaletica verticale : l'ignaro automobilista che si trova sulla corsia di sorpasso viaggia tranquillo e rilassato.
Deve andare dritto e attraversa l'incrocio con via Parigi sicuro di avere la precedenza.
Ma la sua traiettoria si scontra, all'improvviso, con quella di un automobilista che proviene da via Parigi e che imbocca per primo la "rotonda", convinto anche lui di avere la precedenza.
Nemmeno quest'ultimo, coperto sempre dallo stesso camion, si accorge di nulla : ambedue (o cinque! o più!) si sveglieranno davanti alla porta del paradiso (e si spera che ci credano...)
L'impatto sarebbe mortale, anche se tutti rispettassero il limite di velocità : ma, molto spesso, le auto sulla corsia di sorpasso, viaggiano a 70÷80 km/ora (o più).
Ci vogliono i dissuasori sull'asfalto, ci vogliono le bande sonore, ci vogliono le strisce zebrate, che riducano l'ingresso alla rotonda ad una sola corsia e che costringano gli automobilisti a rallentare.

Perché questo incrocio non è una rotatoria : la strada a 4 corsie arriva dritta, senza alcun segno che induca l'automobilista a rallentare. Il poveraccio non si rende conto nemmeno dell'incrocio, figuriamoci se capisce che deve fermarsi !

Meglio sarebbe eliminare la rotatoria e ripristinare la situazione precedente, con la strada a 4 corsie che ha la precedenza !
Quanti incidenti devono ancora succedere ?

La rotatoria, sulle strade a 4 corsie, dovrebbe essere vietata per legge !
Invece, a Sassari sono tutte così.

Soluzione possibile.

1. Poiché la maggior parte del traffico che viene dalla SS. 131 svolta in via Parigi, si può realizzare una corsia dedicata (per la svolta a destra), senza l'ingresso di tali veicoli nella rotatoria, in modo da non rallentarne il flusso.
In questo modo, però, si renderebbe necessaria una seconda corsia per i veicoli in arrivo dalla rotatoria e che imboccano sempre via Parigi.
La strada è sufficientemente larga per ottenere la terza corsia.
Sono necessari poco più di 50 metri, a tre corsie, e la strada può essere allargata.

2. Va chiusa la corsia di sorpasso in ingresso alla rotatoria (che non serve più), perché le poche auto che proseguono in via Budapest, avrebbero a disposizione l'altra corsia, con relativa curva di deflessione (costrette, quindi, a rallentare).

3. Idem, dalla parte opposta, per il flusso in uscita da Sassari, da via Budapest.
In questo modo, si eviterebbe lo scambio di corsia per le auto che escono dal Centro Commerciale e che devono girare a via Parigi : vista la presenza di una sola corsia, non si scontrerebbero con le auto che devono, invece, andare dritto.

Grazie per l'attenzione.


lunedì 18 luglio 2016

Rotatoria a Sassari, in via Milano.


Tra le cause dell’incidente, avvenuto all’alba del 17/12/2010 nella rotatoria di via Milano ( fronte edicola Carbonazzi ), in cui è rimasta ferita, molto gravemente, una ragazza di vent’anni che viaggiava su un’auto insieme a tre amici, ci possono essere molti motivi tra cui, quasi sicuramente, l’alta velocità.
Ciò non toglie, però, che quella rotatoria sia molto pericolosa, per le auto che scendono. Infatti :
non è una rotatoria,  ma una strada a 4 corsie, in discesa, che termina con un muro!

Si evidenziano :
  1. Assoluta mancanza di accorgimenti tecnici atti a diminuire la velocità dei veicoli e rendere percepibile la presenza della rotatoria (dissuasori di velocità, restringimento di carreggiata, curva di deflessione, ecc.).
  2. Via Milano è a 4 corsie e in discesa (in discesa la frenata è più difficile) : anche se c’è un limite di velocità, qualcuno può essere indotto al sorpasso, e si troverebbe il muro davanti !
  3. Sì, perché c’è un muro, di fronte, che impedisce un’uscita di strada morbida, per chi, eventualmente, non riuscisse a frenare.
Perché ?
( Se non ci fosse stato, i ragazzi, probabilmente, non si sarebbero fatti niente ).
Andrebbe eliminato, al più presto.
E anche quello esterno, che è reso più micidiale con le pietre "colorate" : per una morte più bella ?
Sono passati oltre cinque anni, e la situazione è rimasta la stessa.
E' una strada che dovrebbe essere chiusa al traffico, a causa del pericolo mortale.

Soluzione possibile :
a) Eliminare, almeno, il muro centrale : se si aspetta ancora, tra non molto lo faranno le auto che ci finiscono sopra...
b) Ricondurre un tratto di strada in discesa, prima della rotatoria, a corsia unica (visto anche il traffico scarso) e inserire sulla carreggiata dossi e bande sonore, per rallentare i veicoli. Anche la segnaletica (orizzontale e verticale) è insufficiente.

Non bisogna avere fretta di fare tutte le rotatorie che servono a Sassari.
Bisogna, semplicemente, farle tutte bene !


domenica 10 luglio 2016

Rotatorie a Sassari.


La rotatoria è un incrocio stradale, costituito da un’area centrale circondata da un anello (carreggiata), percorribile a senso unico (antiorario) dal traffico proveniente da più entrate.
Sono necessarie specifiche indicazioni segnaletiche e accorgimenti tecnici, per far percepire agli utenti in arrivo che devono rallentare e dare la precedenza a coloro che percorrono l’anello.

Le principali caratteristiche di una rotatoria sono :
a) circolazione a senso unico antiorario, nell'anello ;
b) precedenza al flusso circolante all'interno dell'anello ;
c) riduzione di velocità per i veicoli in ingresso, imposta dalla deflessione delle traiettorie e da altri sistemi.

Il Codice della strada non regolamenta ancora le rotatorie.
Gravissima lacuna normativa.
Occorrerebbero regole precise, sia per la modalità di costruzione, al fine di evitare situazioni che anziché agevolare gli utenti della strada costituiscano elemento di pericolo, sia per dare regole certe agli automobilisti.

Le rotatorie sono intersezioni a raso, e dovrebbero essere ammesse soltanto sulle strade a carreggiata unica (a Sassari, la maggior parte sono su strade a 4 corsie e, quindi, potenzialmente pericolose).
La circolazione sull'anello deve sempre svolgersi su una sola corsia (a Sassari c'è confusione totale : chi deve svoltare, spesso taglia la strada a chi procede nell'altra corsia, con elevato pericolo di incidenti).

La maggior parte delle rotatorie di Sassari (su strade a 4 corsie) ha un anello di piccolo diametro, spesso appena sufficiente per il transito di un autocarro.
Perciò sarebbe necessario, per evitare incidenti, predisporre ulteriori accorgimenti per impedire che due auto arrivino affiancate all'ingresso della rotatoria (segnaletica orizzontale, con zebre e strisce rumorose e luminose, che inducano gli automobilisti a incolonnarsi, in fila indiana).
Ricordarsi che ha la precedenza, sempre, chi viaggia all'esterno.
Vietato, quindi, cercare il sorpasso (o peggio tagliare la strada) a chi si trova all'esterno.

sabato 30 aprile 2016

Allergia allo Smyrnium.


Sono stato allergico, per molti anni, ad una pianta ombrellifera presente nella mia campagna : lo Smyrnium Olusatrum. 
 Il contatto con i fiori, le foglie, i semi o la pianta secca, mi causava prurito, bolle e vescicole trasparenti e piene di liquido, che poi si rompevano e formavano croste. ( Il latte aumentava la sintomatologia : ma non so il perché).

Nel frattempo ( avevo 30 anni! ), questa allergia mi ha completamente guarito da un’artrite allergica (o forse da LES, comunque Th2), che mi assillava da due o tre anni, e che mi aveva costretto ad andare al lavoro, per mesi, con il bastone da vecchio : articolazioni delle mani (tutte e in particolare del pollice ) molto gonfie e doloranti, senza forza e impossibili da usare. Idem per ambedue le ginocchia, da cui è fuoriuscita una punta ossea, che è rimasta sporgente, per sempre.
Il contatto con la pianta, mi faceva sparire tutti i dolori e il gonfiore, per alcuni giorni. Dopo un po’ ritornavano, ma un ulteriore contatto casuale, mi guariva nuovamente.
Alla fine, dopo qualche mese, i reumatismi sono spariti per sempre.
Da oltre trent’anni, non ho più dolori, né gonfiori articolari.

Ogni anno, però, a partire da giugno quando con il caldo mi mettevo i pantaloncini corti, braccia e gambe mi si riempivano di bolle, di piaghe, e poi di croste.
Stufo di ciò, ho cercato di eliminare la pianta ; ma poiché era molto diffusa, quasi ogni settimana (o più spesso), durante tutto l’anno e per molti anni, mi sono riempito di bolle sulle mani e sulle gambe.
Quasi un vaccino quotidiano !
Inoltre, su quel terreno, coltivo frutta e verdura BIO per la famiglia, che consumo ogni giorno in abbondanza, per tutto l’anno.

Fatto sta che da qualche anno non sono più allergico : ho provato in tutti i modi, anche sbattendo la pianta contro le braccia e le gambe, ma senza alcun risultato : l’allergia era sparita.
Evidentemente il contatto, ripetuto per anni, mi aveva immunizzato.

La domanda che mi sono fatto, è questa : un vaccino antiallergico, a basse dosi, come influenza il Sistema Immunitario ?
Si può dire ( secondo i termini usati da F. Bottaccioli, nel suo libro – Il Sistema Immunitario : la bilancia della vita ), che l’equilibrio del S.I. viene spostatoda Th2 ( allergia, artrite da LES ) verso Th1 ?

Il mio ragionamento è corretto ?
In tal caso, ora avrei il S.I. probabilmente sbilanciato verso Th1 e sarei guarito dalla mia allergia (e dall'artrite "allergica").

Ciò conduce a due possibili conclusioni :
1) Potrebbe essere (non solo il vaccino a basse dosi, ma lo spostamento dell’equilibrio immunitario) un metodo per guarire dalle allergie.
2) Se la mia ipotesi è corretta, si può cercare di fare il contrario ?
Cioè, provare a guarire da alcuni disturbi che ho attualmente (di natura opposta, e che mi hanno causato altre patologie), cercando di tornare ad essere allergico ?
(Ho provato, e la risposta, penso, possa essere sì).
Grazie per l’attenzione.


giovedì 28 aprile 2016

Artrite "allergica".


E' un'artrite infiammatoria del tipo Th2.
Una persona che ha il Sistema Immunitario squilibrato verso Th2, e che corre un rischio elevato di avere qualcuna delle patologie qui elencate, qualche volta può avere anche una forma di artrite infiammatoria del tipo Th2, come l'artrite da LES, oppure l'artrite "allergica".
I sintomi possono interessare tutte le articolazioni : cervicale con vertigini, infiammazioni diffuse alle mani, all'anca, ai piedi, alle spalle, alle ginocchia, ecc. Si può avere dolore e gonfiore a tutte le giunture. Qualche volta, se lo squilibrio è più accentuato, le articolazioni delle mani o dei piedi possono determinare perfino inabilità all'uso degli arti.
Le cause più comuni possono essere iatrogene o alimentari.
Ovvero, derivare come effetto collaterale da una cura medica in atto, oppure in seguito all'assunzione eccessiva di alimenti del tipo Th2.

1. Esperienza personale.
Un giorno ho mangiato salmone affumicato a colazione ; tonno al sugo, con la pasta, a pranzo ; mandorle a merenda e fegato di agnello, per cena : involontariamente, tutti alimenti che inducono Th2 forte.
Durante la notte, mi si gonfiano le articolazioni delle mani e mi sveglio con dolori invalidanti e "borsiti" notevoli, soprattutto ai pollici.
Indubbiamente, artrite del tipo Th2.
(L'artrite reumatoide, invece, è tipica delle malattie Th1)
Mi ci sono voluti, questa volta, quasi 10 giorni di alimentazione Th1 per guarire completamente. Anzi, son dovuto ricorrere alla cicoria della mia campagna, a cui sono lievemente allergico : lo stimolo allergizzante, a basse dosi e ripetuto nel tempo, determina lo spostamento del Sistema Immunitario verso Th1 (come un vaccino).
L'artrite allergica (dovuta allo squilibrio immunitario) può essere causata principalmente da farmaci, ma anche da un eccesso di alimentazione che induce Th2.

2. Esperienza del medico. (dott. Speciani - Eurosalus)
"L'impiego del lansoprazolo, per esempio, in presenza di Helicobacter Pylori (quindi nella condizione in cui maggiormente il lansoprazolo viene
prescritto) determina un incremento delle gammaglobuline di tipo G e di tipo M, caratterizzando una predisposizione ad una risposta di tipo Th2, mentre in genere l'organismo, infettato da Helicobacter, tenderebbe a sviluppare delle reazioni di tipo Th1.
Non a caso questo lavoro è stato effettuato in un Dipartimento di Reumatologia, perchè una modifica come questa può sicuramente favorire l'evoluzione dell'organismo verso una condizione artritica su base immunologica infiammatoria.
Una delle condizioni per le quali si ha la maggior probabilità di sviluppare questo tipo di reazione è quella in cui vengono contemporaneamente utilizzati farmaci antinfiammatori (come FANS e Aspirina)(Th2), che sembrano moltiplicare la risposta immunologica indotta dal farmaco inibitore della pompa protonica.(Th2)
Nella mia esperienza pratica, i casi di persone che hanno sviluppato sintomi artritici o mialgici di rilievo, dopo qualche giorno dalla iniziata assunzione di lansoprazolo, sono realmente numerosi.
La sospensione del farmaco porta ad una possibile "guarigione" dei sintomi artritici nel giro di 48-72 ore; questo risultato diventa così un ulteriore strumento per riflettere sulla inutilità dei trattamenti solo sintomatici protratti nel tempo."

3. Rimedi e cura.
Se l'artrite è iatrogena, sospendere il farmaco responsabile e/o facendolo sostituire dal medico, se strettamente necessario.
Se è alimentare, diminuire il consumo degli alimenti incriminati (di solito, Th2)  e aumentare quello degli alimenti che inducono Th1.

mercoledì 23 marzo 2016

Fragole e ipertensione.


Di solito mangio molta frutta e verdura.
La settimana scorsa ho comprato un bel cestino di fragole (primizie) : rosse, profumate e appetitose.
Ne ho mangiato una parte a pranzo.
Nel pomeriggio, ho misurato la pressione : era aumentata di 40 mmHg !
(Da 130 a 170)
E’ rimasta così, fino al giorno dopo, quando ho mangiato le fragole rimaste.
Dopo due giorni è tornata normale.
Questa settimana ho comprato un altro bel cestino di fragole : stesso balzo all’insù, per la pressione.
E’ proprio vero che per “abbassare” la pressione bisogna mangiare molta frutta, come consigliano i medici !....

Mi è successo la stessa cosa con le pesche (sempre primizie).
E soltanto con la frutta acquistata nei negozi. Con quella coltivata da me, non si verifica mai (anche se ne mangio quintali).
Che cosa ci mettono dentro ? E, soprattutto, quanto ?
I limiti di legge  per i pesticidi vengono, probabilmente, rispettati, ma la loro sommatoria ? Qualcuno parla di 57 (cinquantasette!) pesticidi diversi.
Ma, forse, ce lo chiede l'Europa....


martedì 8 marzo 2016

Contromano in autostrada.


Viaggiare contromano in autostrada è pericolosissimo : il rischio di scontro frontale (quasi sempre mortale) è notevolissimo.
Per fortuna, questi casi sono molto rari. A dire il vero, nelle autostrade a pagamento, il rischio perdura fino al casello, dove esistono le sbarre e non si può procedere oltre.
Il pericolo è maggiore per le superstrade a quattro corsie, dove non si paga il pedaggio.

Obiettivamente può essere difficile, per chi non è esperto, imboccare la rampa corretta : se poi è notte, tutto si fa più complicato.
Che cosa si può fare, allora, per prevenire questa eventualità?
1) Tracciare sull’asfalto frecce gigantesche, e ripeterle tre o quattro volte : così, anche di notte, sono illuminate dai fari e il guidatore, se non è ubriaco, capisce che sta sbagliando.
2) Per una sicurezza assoluta, però, è necessario impedire materialmente che qualcuno possa imboccare per sbaglio la corsia contromano : l’unica soluzione sono le sbarre che si aprono, con fotocellula, soltanto per chi esce.

Dopo tanti incidenti, la responsabilità di fare (o non fare) qualcosa è soltanto dello Stato.

martedì 23 febbraio 2016

Olio di palma.


Da molti anni è stato accertato che i principali acidi grassi che alzano il livello di colesterolo, aumentando i rischi di coronaropatia, sono gli acidi grassi saturi.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), sulla base di prove convincenti, afferma che il consumo di olio palmitico contribuisce a un maggiore rischio di malattie cardiovascolari.
Ricerche statunitensi ed europee confermano lo studio dell'OMS.

La composizione dell'olio di palma è molto ricca in acidi grassi saturi (in particolare fino al 50% di palmitico) che favoriscono l'ipercolesterolemia e l'arteriopatia.
I bambini sono particolarmente esposti ai danni dell'olio di palma, proprio perché esso è molto utilizzato per la produzione di prodotti dolciari, di cui i piccoli sono grandi consumatori. Basti pensare che una crema al cacao, molto diffusa, ne contiene tra il 20% e il 30%.
E' presente, inoltre, nelle merendine e in tutti i prodotti da forno.
L’olio di palma è utilizzato come ingrediente, perfino per la preparazione del latte artificiale per neonati e bambini, sotto la dicitura ingannevole di “oli vegetali”.
Anche rinomati (e costosi) cioccolatini, contengono olio di cocco e di palmisto (ancora meno pregiato del famigerato olio di palma) perché favoriscono la "scioglievolezza".

Studi scientifici evidenziano che il consumo abituale di olio di palma fa aumentare in modo significativo la concentrazione di grassi nel sangue, dal colesterolo ai trigliceridi.
Un altro elemento evidenziato è la maggiore presenza di colesterolo cattivo LdL nel sangue degli abituali consumatori di olio di palma, rispetto alle persone che impiegano altri grassi decisamente più salutari,
come l’olio extravergine di oliva.
Spesso, l'olio di palma viene utilizzato in forma esterificata dalle aziende alimentari e questo ne modifica (in peggio) il profilo lipidico, favorendo il danno cardiovascolare.
Il consumo di acido palmitico si associa all’incremento di citochine infiammatorie circolanti nel sangue.
È noto che gli stati di infiammazione cronica favoriscono lo sviluppo di numerose patologie,  tra cui le malattie cardiovascolari, il diabete e anche alcuni tumori.


lunedì 22 febbraio 2016

Olio di colza.


La colza è una pianta erbacea utilizzata soprattutto per l'alimentazione del bestiame.
E' coltivata in particolar modo in Cina, in Giappone, in India, in Pakistan, nel Bangladesh, in Australia, in Canada e in alcuni paesi dell’Europa centrale (soprattutto Francia e Germania); in Italia è scarsamente presente e viene coltivata soprattutto nelle regioni settentrionali.
Dai semi di colza si ricava un olio largamente usato a livello industriale come lubrificante e/o come carburante per auto.
L’olio di colza è inadatto per l'uso alimentare perché costituito per circa la metà da acido erucico, i cui effetti negativi sulla crescita, sul fegato e sul cuore sono ormai documentati, tant’è che, per legge, detta sostanza non può superare il 5% del totale degli acidi grassi negli oli di semi vari e nelle margarine.
Per ovviare al problema dell’acido erucico, alla fine degli anni settanta negli Usa è stato lanciato l’olio canola (abbreviazione di canadian oil low acid), ottenuto da colza geneticamente modificata, al fine di abbassare il contenuto di acido erucico ; ma anche su quest’olio i dubbi nutrizionali non mancano.
Anche l’olio canola è accusato di causare cancro al polmone, perdita della vista, anemia, disturbi al sistema nervoso centrale, aumento del rischio cardiovascolare.
L’effetto sarebbe cumulativo e i primi sintomi si potrebbero avvertire anche dopo dieci anni dall’uso.
L’olio canola è da condannare, inoltre, per il processo di parziale idrogenazione e di raffinazione a cui è sottoposto per portare la quota degli acidi grassi trans a circa il 5%. Ma la cosa peggiore è che questa percentuale aumenta notevolmente (25%) quando si usa l’olio canola per friggere.
Essendo un olio estremamente economico, in Italia è attualmente utilizzato da "certa" ristorazione commerciale per le fritture.
Si tratta comunque di un olio raffinato, estratto utilizzando il calore, la pressione e solventi, decolorizzato e deodorizzato.
In Italia generalmente non si trova l'olio di colza per uso alimentare, ma solo quello presente nelle margarine e negli "oli vegetali" generici: due prodotti a cui bisogna prestare attenzione, contenuti soprattutto in prodotti da forno di scarsa qualità.
Alcuni italiani usano l'olio di colza per alimentare l'auto.

Negli USA e nei paesi del Nord Europa, viene maggiormente utilizzato come alimento, perché non si produce l'olio d'oliva, senza dubbio migliore.
In Germania viene addirittura consigliato dai pediatri* per l'alimentazione dei neonati !

* pediatri che sono, probabilmente, interessati per qualche recondito motivo. Come quando (in Italia e in Germania) consigliano il latte artificiale in polvere, in aggiunta al latte materno.
Se così fosse, si consiglia caldamente di cambiare pediatra.

giovedì 18 febbraio 2016

Blefarite.


La blefarite è un'infiammazione delle palpebre, che si presentano arrossate, gonfie, ricoperte di croste e squame.
I sintomi sono : prurito, sensazione di corpo estraneo nell'occhio, lacrimazione, fastidio alla luce, foruncoli pieni di pus.
Quando la malattia si aggrava è difficile o impossibile leggere, guardare la tv, o soltanto tenere gli occhi aperti. Se poi, quest'ultimi si strofinano, sono guai !
Le cause sono, secondo i medici, numerose quasi quanto quelle del Mal di Testa.
Le cure, non è una novità, difficili e quasi mai efficaci.
E' un disturbo difficile da guarire, spesso si ripresenta e tende a diventare cronico.
Il collirio, le salviettine medicate, il cortisone, gli antibiotici, ecc., sono inutili e dannosi.
Unico sollievo i lavaggi con la camomilla e gli occhiali da sole.
Ma non si guarisce.
Con i miei tentativi, ho scoperto che la blefarite è una malattia dovuta allo squilibrio del Sistema Immunitario,  del tipo Th1.
Potrebbe essere sufficiente alimentarsi meglio.
Sono guarito, per sempre, con la dieta Th2.

martedì 9 febbraio 2016

Luna e Meteo.


Sicuramente avrete notato che il tempo (meteo) è cambiato due÷tre giorni fa, in corrispondenza della luna nuova : continuerà così per 15 giorni, fino alla luna piena.
Io non ho né il satellite, né i mezzi che hanno i meteorologi, ma il 22 febbraio vi dirò il tempo che farà fino al 9 marzo (luna nuova), quando interverrà un nuovo cambiamento.
Il Meteo mi serve per la campagna e per l’apicoltura ; per questo, da oltre 35 anni, faccio (e registro) osservazioni giornaliere.
E non ho mai avuto sorprese.

La Luna, con la sua attrazione gravitazionale (pensate alle maree) attrae e modifica anche le masse d’aria. Nel novilunio (e nel plenilunio), la sua forza si aggiunge a quella del Sole (sono in congiunzione o in opposizione) : si ottiene una “perturbazione” più intensa, che io chiamo amichevolmente "tempesta del novilunio" (o del plenilunio).
Statisticamente (ma non ho trovato molti studi in proposito), nel novilunio e nel plenilunio si verificano aumenti consistenti di precipitazioni e, soprattutto, modifiche delle masse d’aria (che poi sono quelle che determinano il “tempo che fa”).

Con la luna non si fanno previsioni, ma “osservazioni”.
Mi spiego meglio : si osserva il tempo che fa, nei primi tre giorni dopo il novilunio ; lo stesso tipo di tempo durerà per tutto il mese lunare, fino al novilunio successivo.
Quello che può cambiare (ma non succede spesso), dopo 15 giorni (in corrispondenza del plenilunio), è la provenienza delle masse d’aria a livello del suolo : per esempio, 15 giorni da W e i successivi 15 giorni da Est.
Ma in genere, le masse d’aria in quota hanno sempre, per tutto il mese lunare, le stesse caratteristiche (per esempio, questo mese provengono da W÷N-W, forse dal Canada o dalla Groenlandia ; ma questo lo sanno con più precisione i meteorologi).
Queste masse d'aria porteranno, ancora per un mese, scarse precipitazioni. La siccità in Sardegna (che dura da oltre due anni) continuerà ancora.

Penso che, integrando le conoscenze meteo con il mese lunare, le previsioni potranno essere più accurate, soprattutto nei giorni di cambiamento.

Non è davvero una novità. Ma è il metodo che hanno usato tutti i popoli, da sempre.
Pensate all’importanza delle previsioni meteo per gli agricoltori, per i pescatori, per i naviganti, per i viaggiatori, e per tutti noi che, bene o male, dobbiamo vivere su questa Terra.
Conoscerete i vari almanacchi, tipo Barbanera di Foligno, o Frate Indovino. Ci sono sempre le previsioni del tempo, sulla base della Luna.
Ma sono “previsioni” sbagliate (!), perché “il tempo che fa” non si può prevedere ( almeno, non ancora ).
L’unico modo (oltre alle previsioni Meteo moderne che, però, non vanno oltre i 5 giorni) è quello che ho appena illustrato : osservare il tempo che fa, nei primi tre giorni del mese lunare, e “prevedere” lo stesso tempo per tutto un mese (sempre lunare).


venerdì 5 febbraio 2016

Medici e cani.


L'uomo vive mediamente di più.
L'età media è passata da 68 anni nel 1950 a 83 anni nel 2010.
Il 22% in più.
Secondo i medici, il merito è quasi tutto della Medicina.

Ieri ho letto sul giornale che cani e gatti vivono il doppio, rispetto a 40 anni fa : che sia tutto merito dei medici ?

domenica 17 gennaio 2016

Prosciutto cancerogeno?


Fin dalla Preistoria l'uomo mangia carni conservate ; forse, da oltre 4000 anni mangia insaccati e nessuno, sottolineo nessuno, è mai morto di cancro.
Allevare il maiale (e gli altri animali) è una tradizione millenaria, siamo cresciuti a pane e prosciutto, (salsicce, salami, lonze, coppa, “ventrecina”, cotechini, ecc.). Perfino il lardo del maiale, oggi così pericoloso, si mangiava tutto : nel sugo al posto dell'olio, perché in montagna l'olivo non cresceva, oppure crudo con il pane, al posto del prosciutto, nelle famiglie più povere. (Lardo di Colonnata).
Oggi, invece, negli insaccati ci mettono gli additivi e i conservanti, al posto del sale e del pepe come nella tradizione contadina.
I nitriti e i nitrati,  adoperati spesso più per nascondere la scarsa qualità della carne usata, che per necessità ; oppure per truffare i consumatori e vendere prodotti ancora troppo freschi (e che pesano il doppio) al prezzo di quelli stagionati …
Perché non si ritorna ai prodotti di alta qualità della tradizione norcina, piuttosto che far salsicce e würstel con gli scarti di lavorazione ?
Il prosciutto affettato al banco è, quasi sempre, privo di additivi e conservanti, che servono ad inibire lo sviluppo dei batteri patogeni e del botulino nelle confezioni sigillate.
Inoltre, perché non si dice chiaramente che sono gli additivi chimici, ormai a migliaia nel piatto, i veri responsabili delle malattie moderne ?
Non serve neppure evitare la carne diventando vegani : perché anche le verdure e la frutta sono avvelenate! Perfino più della carne.
Non si può fare come negli USA, dove è possibile vendere “veleno” e poi il cittadino (inconsapevole e disinformato) "decide" se consumarlo o meno …
Gli alimenti in vendita devono essere privi di sostanze dannose.
Per ottenere questo, le normative devono essere stringenti. A partire, soprattutto, da ciò che mangiano gli animali.

Consoliamoci con un bel panino al prosciutto !