lunedì 28 gennaio 2019

Prevenzione Civile.


Tempo fa, si è tenuta in tutta Italia una giornata per prevenire i danni e le morti dovute alle "calamità naturali".
Intitolata "Io non rischio", è stata coordinata dalla Protezione Civile.
A Sassari è stato illustrato ai cittadini come proteggersi dai terremoti (!), dalle alluvioni e da uno tsunami (!!!).
Ma non dagli incendi...
In un Paese moderno, non si dovrebbe più scappare per proteggersi da tali eventi naturali. Fuggire, quando piove, se si abita in un seminterrato o in una casa costruita sul letto di un fiume, non risolve il problema.
Infatti, quando l'alluvione capita di notte, mentre si dorme, si contano i morti.
Il problema, invece, è a monte : non ci devono più essere persone che vivono nei piani interrati, nelle case costruite (anche legalmente!) nelle zone alluvionali, o in case fatte di pietra e terra in zone sismiche di primo grado.
Ci vorrebbe la Prevenzione Civile, che arriva prima delle tragedie.
Mentre oggi, la Protezione Civile arriva dopo che il disastro è avvenuto.
L'Italia non è un Paese Civile.

La Sardegna è fortunata :
- non è zona sismica
- i comuni a rischio di frane e alluvioni sono pochissimi (e se ci fosse un minimo di prevenzione non ce ne sarebbe neanche uno)
- lo tsunami ha una probabilità di accadere molto vicina allo zero.

Purtroppo, anche nella nostra Isola il rischio esiste : ed è il fuoco e il vento. Se ne parlerà, si spera, l'anno prossimo...

Dalla Protezione Civile, sulla base della sua grande esperienza sul campo, ci si aspetterebbe anche delle proposte concrete da girare al governo, per far sì che tante tragedie non accadano più.

martedì 22 gennaio 2019

Storia dell'alimentazione.


I primi ominidi, 2÷3 milioni di anni fa, mangiavano già i cereali : si è visto dall'usura dei denti.
(Se non ci credete, provate a mangiare pannocchie di granoturco arrostite...)
L'uomo, come gli erbivori, mangiava ogni tipo di erba. Nel senso che la parte principale e preponderante del suo pasto era costituita da vegetali. Ma non solo l'erba : anche i semi che conteneva. E soprattutto nei semi trovava le proteine e le altre sostanze necessarie per vivere.
Da sempre l'uomo è vissuto (per migliaia di anni) di allevamento* e raccolta di vegetali spontanei. Almeno dove era possibile : erano necessari gli ampi spazi della Sardegna, piuttosto che il delta del Nilo, dove era essenziale, invece, un'agricoltura intensiva.
Dopo la scomparsa dei grandi mammiferi, la caccia ai piccoli animali diventa più problematica : ci vuole troppo tempo e troppa fatica.
Ecco allora che si sviluppa, in maniera generalizzata, l'allevamento.
Con gli animali più grossi si era affermata anche la tecnica della conservazione (essiccatura della carne, affumicamento, fermentazione, salagione, ecc.)

Si mangiava, quando era possibile, tutto crudo.
La prima funzione della cottura è stata quella di rendere commestibili gli alimenti che non si potevano mangiare crudi.

Gli uomini sono sempre stati onnivori.
Prima dell'uomo, esistevano anche scimmie onnivore.
La caccia era sufficiente finché c'erano i grossi animali. Con la fine dell'ultima glaciazione l'uomo si è ritrovato a dover cacciare animali di taglia medio-piccola. Allora, forse, ha preferito allevare gli animali per il suo sostentamento.

L'uomo mangiava anche i semi, di ogni tipo (non solo cereali), in genere crudi.
I cereali sono stati consumati da sempre (e non dall'avvio dell'agricoltura).
Si raccoglievano i semi selvatici, perché si potevano conservare essiccati. Si mangiavano cotti nelle minestre, con verdure, ecc.
Nessuno mangiava il pane, eccetto nelle società schiaviste, fino alla diffusione delle macine e dei mulini (in pratica, fino al Medioevo).
I contadini indipendenti sono stati sempre, in Europa, la maggioranza della popolazione.
La varietà dell'alimentazione è sinonimo di buona salute e longevità.
Infatti, nelle zone dove era più sviluppata l'agricoltura, l'Uomo ha perso altezza, vigore fisico e salute.
La drastica riduzione delle varietà coltivate oggi potrebbe, in prospettiva, dar luogo a crisi alimentari gravissime.

Flandrin-Montanari. Storia dell'alimentazione. Laterza


* Secondo me, l'allevamento degli animali è nato con l'Uomo.
Infatti, durante la caccia era facile imbattersi in cucciolate di ogni tipo : si catturavano i piccoli animaletti e si nutrivano per farli crescere.
Qualche volta succedeva che alcune specie (cani, pecore, capre, ecc.) si affezionavano agli uomini e si riproducevano in cattività.
Era nato l'allevamento.
Anche le tribù nomadi portavano gli armenti al seguito : carne fresca sempre disponibile.
Mentre la caccia apportava soltanto il 10% del cibo necessario per vivere.
Per di più era faticosa e sempre aleatoria.