lunedì 20 luglio 2015

Nutrigenomica.


La nutrigenomica è la scienza che studia gli effetti del cibo sui geni.
I geni non determinano da soli la salute o la malattia: funzionano solo se vengono attivati o espressi, e la nutrizione riveste un ruolo decisivo nel determinare quali geni, buoni o cattivi, debbano essere espressi.
Il cibo, infatti, è in grado di attivare o sopprimere geni, per cui può modulare l'attività del nostro Sistema Immunitario.
Può, cioè, sia guarire che causare malattie (a seconda di ciò che mangiamo).
Avrete notato che esistono famiglie dove si ammalano tutti di cancro, oppure dove prevalgono le malattie del tipo Th1 ?
Non è l'ereditarietà, come sostengono molti medici, ma è quello che si mangia, che induce salute o malattia.
Anzi, non esiste tecnologia, farmaco o terapia, che abbia la potenza del cibo nel modulare e correggere i processi metabolici e cellulari.
La stessa alimentazione che previene la malattia negli stadi iniziali (prima della diagnosi) può anche arrestare o far regredire la malattia negli stadi successivi (dopo la diagnosi).

Oggi, la Medicina cura le malattie, ma non riesce più a guarire nulla e nessuno : ha trasformato squilibri passeggeri in malattie croniche e le persone sono diventate malati da curare dalla nascita alla morte, con pesanti effetti collaterali e riduzione della qualità della vita.

Guarire con il cibo è possibile e auspicabile. 

Ma la scienza dell'alimentazione dovrebbe diventare prima una materia di studio per i medici e, contemporaneamente, essere insegnata a scuola ai nostri figli.



giovedì 16 luglio 2015

OGM.


E’ stato brevettato un batterio modificato (OGM) per produrre Biodiesel dai rifiuti organici. 
Trattasi di un Escherichia coli, noto frequentatore del corpo umano.
Se per caso, dovesse tornare nell’intestino, potrebbe trasformare un uomo in .... carburante per auto.
Basta mettere un tubicino nell’ombelico e collegarlo direttamente al motore ....


mercoledì 8 luglio 2015

“Arrotondamento”.


Recentemente ho pagato l’IMU, e quando ho fatto i conti c’era scritto che bisognava arrotondare all’euro la cifra da versare.
Ma in che modo ?
La Circolare numero 3/DF ha fugato ogni dubbio.
Infatti, il documento del Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’economia e delle finanze (!) dice testualmente, richiamando la Finanziaria 2006, a pag. 36: “il pagamento dei tributi locali deve essere effettuato con arrotondamento all’euro per difetto se la frazione è inferiore a 49 centesimi, ovvero per eccesso se superiore a detto importo“.

Cioè, fino a 49 centesimi ci vengono scontati. Se il decimale è tra 49 e 100 devono essere arrotondati per eccesso all’unità superiore.
Mi sono meravigliato : la maestra mi diceva sempre (ma era il secolo scorso!) che l’unità è fatta da 100 centesimi. Che il governo abbia cambiato la matematica, magari inserendo le nuove regole nella Costituzione ?
Per essere equo e corretto, l’arrotondamento non deve favorire nessuno : 50 e 50 fa si che, una volta ci rimette il cittadino, una volta lo stato : ma alla lunga tutto si pareggia.
Invece, se 49 sono a favore del cittadino, evidentemente gli altri 51 sono per lo stato.

Ho scoperto, navigando su Internet, che questo modo di fare si chiama “arrotondamento del banchiere”.
Che sia un segno dei tempi ?