domenica 17 gennaio 2016

Prosciutto cancerogeno?


Fin dalla Preistoria l'uomo mangia carni conservate ; forse, da oltre 4000 anni mangia insaccati e nessuno, sottolineo nessuno, è mai morto di cancro.
Allevare il maiale (e gli altri animali) è una tradizione millenaria, siamo cresciuti a pane e prosciutto, (salsicce, salami, lonze, coppa, “ventrecina”, cotechini, ecc.). Perfino il lardo del maiale, oggi così pericoloso, si mangiava tutto : nel sugo al posto dell'olio, perché in montagna l'olivo non cresceva, oppure crudo con il pane, al posto del prosciutto, nelle famiglie più povere. (Lardo di Colonnata).
Oggi, invece, negli insaccati ci mettono gli additivi e i conservanti, al posto del sale e del pepe come nella tradizione contadina.
I nitriti e i nitrati,  adoperati spesso più per nascondere la scarsa qualità della carne usata, che per necessità ; oppure per truffare i consumatori e vendere prodotti ancora troppo freschi (e che pesano il doppio) al prezzo di quelli stagionati …
Perché non si ritorna ai prodotti di alta qualità della tradizione norcina, piuttosto che far salsicce e würstel con gli scarti di lavorazione ?
Il prosciutto affettato al banco è, quasi sempre, privo di additivi e conservanti, che servono ad inibire lo sviluppo dei batteri patogeni e del botulino nelle confezioni sigillate.
Inoltre, perché non si dice chiaramente che sono gli additivi chimici, ormai a migliaia nel piatto, i veri responsabili delle malattie moderne ?
Non serve neppure evitare la carne diventando vegani : perché anche le verdure e la frutta sono avvelenate! Perfino più della carne.
Non si può fare come negli USA, dove è possibile vendere “veleno” e poi il cittadino (inconsapevole e disinformato) "decide" se consumarlo o meno …
Gli alimenti in vendita devono essere privi di sostanze dannose.
Per ottenere questo, le normative devono essere stringenti. A partire, soprattutto, da ciò che mangiano gli animali.

Consoliamoci con un bel panino al prosciutto !