venerdì 3 agosto 2018

Cortile del Nuraghe S. Antinu.

Scrive Contu, nel libro “Il Nuraghe S. Antinu” :
...si entra nel cortile. Questo, che ha pianta vagamente trapezoidale
con lati curvilinei, è lungo m 19,25 ed è largo ad Ovest m
6,60 e ad Est m 7,05. Occupa pertanto un’area di circa mq. 95,59.”
Dice ancora Contu :
...si tratta del più grande cortile di nuraghi complessi che si conosca.
(Dopo, con i suoi 56,43 mq., viene il cortile del bastione quadrangolare
di Barumini).
Dato che le sue murature sono aggettanti in fuori di almeno 7°, l’a-
rea disegnata dalla sua parte alta terminale era molto minore di quella
riscontrabile al livello del suolo. A Barumini addirittura un fatto del
genere è così accentuato che certamente il cortile stesso finiva per
assumere le caratteristiche di un’area semicoperta che riceveva luce da una specie di grande lucernaio centrale.”

E Contu, quando scrive, non aveva ancora visto il Nuraghe Appiu, scavato nel 2013...

Aggiungo :
Altezza finestrone : 10,23 m. Altezza residua : 7.50 m
Volume cortile : oltre 700 mc.
Il volume delle pietre che sarebbero potute cadere nel cortile dalle strutture adiacenti poteva essere, al massimo, la metà. Circa, 300 mc.
Il cortile è stato trovato ingombro fino alla sommità e più : da dove venivano le pietre restanti ?
Molto probabilmente dal bastione aggettante che "copriva" quasi tutto il cortile.
In fondo, il disegno fatto dal Centurione (e anche dal La Marmora), mostra il cortile pieno di macerie : impossibile che siano originate tutte dal crollo della torre principale : che in parte sono state anche portate via (alla fontana di Torralba), e in parte sarebbero cadute in altre direzioni.
E la pendenza in aggetto del muro interno del bastione è un altro indizio a favore della copertura, in pietra, del cortile.
Ma è troppo ampio.
A questa obiezione hanno risposto i Nuragici, inventando magistralmente la curvatura del muro del bastione!

Firmitas, utilitas, venustas. (Vitruvio)
Stabilità, utilità, bellezza (che veniva all'ultimo posto).
Gli antichi non facevano mai qualcosa senza uno scopo ben preciso.
E quale utilità poteva avere l'ampliamento del muro esterno del bastione, con quell'enorme curva riempita di pietre ?
Dietro la fatica, ben più grande, per costruirla e alla riduzione di spazio del cortile (il muro interno avrebbe potuto benissimo seguire la curva esterna), che cosa si nascondeva ?

Era un contrafforte, robusto e massiccio, che poteva servire soltanto per controbilanciare il peso dell'aggetto, sopra il cortile.

Infatti, il muro del rifascio che racchiude il cortile di fronte all'ingresso della torre principale del S. Antine, è costruito con blocchi mastodontici aggettanti verso l'interno : perché?
Difficilmente può essere stato chiuso nella sua totalità, perché avrebbero avuto bisogno di troppa altezza per coprire la luce fino alla parete della torre. Ma una copertura parziale avrebbe permesso un maggior riparo dalle intemperie e una sufficiente illuminazione.
"Un indizio è un indizio; due indizi sono una coincidenza; tre indizi sono una prova." (Agatha Christie).
Qui, gli indizi sono addirittura quattro! E' vero che quando si parla del passato le prove sono difficili, ma sicuramente è molto elevata la probabilità che quanto detto sia verosimile.
1) Primo indizio, la muratura che aggetta.
2) Il cortile riempito di pietre crollate dalla copertura ne costituisce la prova ulteriore.
3) La convessità del profilo (bastione) sul lato meridionale sta ad indicare una forma che costituisce un “rinforzo” finalizzato alla possibile copertura in aggetto del cortile. Anzi, parrebbe l’unica spiegazione plausibile.
4) Quarto indizio : la finestra sul cortile. Il finestrone del primo piano, chiuso dal muro, non serviva più per la luce, ma poteva servire per uscire sul bastione : un ponticello di legno (o un soppalco) tra la terrazza del bastione e il finestrone stesso, avrebbe permesso una più agevole fruizione della camera del primo piano.
La luce e l'aria per la camera veniva dalla finestrella in fondo alla nicchia.
Perché la copertura del cortile poteva (e, forse, doveva) chiudersi all'altezza del finestrone del secondo piano. In tal modo la maggiore altezza garantiva lo spazio necessario per l'aggetto.
Come il cortile coperto del nuraghe Appiu.
Come i cortili di tutti gli altri Nuraghi...