mercoledì 23 marzo 2016

Fragole e ipertensione.


Di solito mangio molta frutta e verdura.
La settimana scorsa ho comprato un bel cestino di fragole (primizie) : rosse, profumate e appetitose.
Ne ho mangiato una parte a pranzo.
Nel pomeriggio, ho misurato la pressione : era aumentata di 40 mmHg !
(Da 130 a 170)
E’ rimasta così, fino al giorno dopo, quando ho mangiato le fragole rimaste.
Dopo due giorni è tornata normale.
Questa settimana ho comprato un altro bel cestino di fragole : stesso balzo all’insù, per la pressione.
E’ proprio vero che per “abbassare” la pressione bisogna mangiare molta frutta, come consigliano i medici !....

Mi è successo la stessa cosa con le pesche (sempre primizie).
E soltanto con la frutta acquistata nei negozi. Con quella coltivata da me, non si verifica mai (anche se ne mangio quintali).
Che cosa ci mettono dentro ? E, soprattutto, quanto ?
I limiti di legge  per i pesticidi vengono, probabilmente, rispettati, ma la loro sommatoria ? Qualcuno parla di 57 (cinquantasette!) pesticidi diversi.
Ma, forse, ce lo chiede l'Europa....


martedì 8 marzo 2016

Contromano in autostrada.


Viaggiare contromano in autostrada è pericolosissimo : il rischio di scontro frontale (quasi sempre mortale) è notevolissimo.
Per fortuna, questi casi sono molto rari. A dire il vero, nelle autostrade a pagamento, il rischio perdura fino al casello, dove esistono le sbarre e non si può procedere oltre.
Il pericolo è maggiore per le superstrade a quattro corsie, dove non si paga il pedaggio.

Obiettivamente può essere difficile, per chi non è esperto, imboccare la rampa corretta : se poi è notte, tutto si fa più complicato.
Che cosa si può fare, allora, per prevenire questa eventualità?
1) Tracciare sull’asfalto frecce gigantesche, e ripeterle tre o quattro volte : così, anche di notte, sono illuminate dai fari e il guidatore, se non è ubriaco, capisce che sta sbagliando.
2) Per una sicurezza assoluta, però, è necessario impedire materialmente che qualcuno possa imboccare per sbaglio la corsia contromano : l’unica soluzione sono le sbarre che si aprono, con fotocellula, soltanto per chi esce.

Dopo tanti incidenti, la responsabilità di fare (o non fare) qualcosa è soltanto dello Stato.