giovedì 23 febbraio 2012

MMT Italia.


Dal  24  al  26 febbraio, a Rimini, si terrà un Convegno  sulla  Modern Money Theory (MMT), che promette un’alternativa alla  “crisi” economica attuale, causata dalla speculazione internazionale.
     In questo momento, non esiste un’altra via d’uscita.
In alternativa c’è il baratro della recessione  ( in cui ci stanno sprofondando le misure del governo Monti), e la fine delle conquiste di civiltà fatte nell’ultimo secolo.
 I tecnocrati globalisti (Monti, Draghi, Papademos, ecc. Qualcuno li ha definiti  Pompieri-Piromani ),  non riescono non dico a risolvere, ma nemmeno a scalfire la crisi che ci attanaglia. Anzi, non mostrano alcun interesse a uscirne, che non sia a parole o con promesse aleatorie.
    Come si può pretendere di bloccare la recessione galoppante, tagliando gli stipendi e gli investimenti, e aumentando le tasse ?
Come si fa a credere che non lo capiscano, i vari Monti, Draghi e gli altri professoroni ?  (Ecco perché molti gridano al complotto, che avrebbe il fine ultimo di depredare gli Stati che, a parole, dicono di voler salvare).
    Monti, oltre alle promesse, ha portato a casa soltanto tasse e tagli, che stanno accelerando la recessione e aumentando la disoccupazione.

Krugman e Stiglitz, ambedue recenti premi Nobel per l’economia,  contestano la politica del rigore : sostengono che i tagli e le maggiori tasse deprimono ulteriormente l’economia, provocando una recessione ancora più grande, che peggiora il PIL e fa aumentare il debito pubblico.
O, forse, dobbiamo credere ancora a Berlusconi e Bersani ?
In questo modo, non se ne esce. 

Quali sono le novità della proposta  MMT ?

a) Il deficit e il debito pubblico non sono uno spettro da demonizzare con la politica dei tagli e dell’austerità a tutti i costi, ma possono essere il motore dello sviluppo sostenibile.

b) La  MMT sostiene, ancora, che la spesa di uno Stato deve essere a deficit : in tal modo, lo Stato può anticipare i soldi necessari per finanziare lo sviluppo, per favorire l’occupazione e per il benessere dei cittadini.
Soldi che tornano allo Stato stesso, sotto forma di tasse e contributi versati, perché aumentano i redditi e l’occupazione.
Compito dello Stato è guidare i Paesi verso uno sviluppo sostenibile e la piena occupazione.

c) Lo Stato deve recuperare la sovranità monetaria persa con l'avvento dell'euro, e la Banca Centrale deve tornare a fare il mestiere per il quale è stata creata.

Chi ha veramente a cuore gli interessi dei cittadini, sa che cosa deve fare.
Se non lo fa, commette un crimine contro l’Umanità.
 
Quando smetteremo di credere alle false promesse dei politicanti di turno?

lunedì 20 febbraio 2012

Napolitano a Sassari.


Il presidente Napolitano è in visita in Sardegna, e domani sarà a Sassari.
Oggi, a Cagliari, è stato fischiato e contestato.
Ha risposto, piccato, che lui non rappresenta le banche, né il capitale finanziario.
E chi rappresenta, allora ?
Signor presidente,
Lei saprà che il bilancio dell’Italia sarebbe saldamente in attivo, se non fosse per i  150 miliardi di euro all’anno, che dobbiamo pagare  al capitale internazionale.

Bisogna lasciare che l’Italia (e insieme, l’Europa tutta), affondi per sempre nella recessione e nella povertà ?

Perché il governo e la politica non pongono fine alle rendite bancarie private ?


Se è vero (?) che Lei agisce per il bene comune degli italiani, perché non fa niente, in proposito ?

Grazie, per l’attenzione.

sabato 11 febbraio 2012

Il destino dell'Europa ?


L’Europa salva la Grecia !
Affinché la Grecia possa ricevere un prestito di  130 miliardi, deve fare alcuni passi avanti verso … il baratro (che “loro” continuano a chiamare  “salvezza”).
Deve :
a) tagliare gli stipendi (pubblici e privati) del  30% (per ora) ;
b) tagliare le pensioni del  30%  (per ora) ;
c) continuare a licenziare nel pubblico impiego ( altri  15.000, per ora) ;
d) imporre lo stipendio minimo a  500 euro al mese, lordo (per ora).

E l’Italia ?
E’ già molto più avanti : in Sardegna, per esempio, si trovano soltanto impieghi temporanei, a  300 euro al mese !

I governi europei, finora, hanno salvato solo le banche ( a suon di migliaia di miliardi ), ma non hanno fatto niente per i cittadini.
Anzi, sì : tasse, decurtazioni e promesse.
Per lo sviluppo e il lavoro ?
Art. 18 permettendo, faranno … licenziamenti, senza giusta causa.
Colpa del governo ?
No, perché ognuno fa quello che sa fare meglio …

giovedì 9 febbraio 2012

Il pizzo.


La malavita organizzata  chiede ai negozianti il  5% sugli incassi.
Questo guadagno illecito  si chiama  pizzo.
La  BCE  stampa  500 miliardi di euro (!) e li regala alle Banche.
Queste li prestano agli  Stati chiedendo il  5÷7%  di interessi.
      Perché questo giro ? Perché questo immorale guadagno ?
 Perché non vengono prestati direttamente agli Stati ?


La risposta ai politici ( italiani ed europei) e al governo Monti.

Quando le regole sono sbagliate, si cambiano le regole.
Subito.
Non dopo che sono stati distrutti gli  Stati.

martedì 7 febbraio 2012

La misura della verità.


A Urbino sono caduti ben  150 centimetri di neve !
Questo titolo, su tutti i giornali, porta un po’ di pubblicità gratuita a un delizioso paesino sulle colline marchigiane. 
Ma le cose stanno veramente così ?
A giudicare dalle foto, la neve riempie completamente le strette viuzze del centro storico …
Però, se si alza lo sguardo oltre il dito (se il saggio indica la Luna, lo stolto guarda il dito : ovvero, le foto della neve ammucchiata dal vento), si scopre che, sopra i tetti, il manto nevoso è di poco superiore ai  15 centimetri ...
Che anche qui, come a Roma, abbiano confuso i centimetri con i millimetri ?

E’ proprio vero : in tutte le cose, oggi, manca la misura !

lunedì 6 febbraio 2012

Salvare gli europei ?


Paul Krugman, premio Nobel per l’Economia nel  2008, parlando della crisi dell’euro, ha scritto che molti Paesi (come, per esempio,  il Giappone, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti), pur avendo debiti pubblici e deficit ingenti, non hanno problemi di Default.  ( Il Giappone, addirittura, ha un Debito superiore al  200% del Pil).
Perché ?
Semplicemente perché possono autofinanziarsi.
Sono, cioè,  Paesi Sovrani,  mentre i paesi europei  sono schiavi di un Trattato ( è un eufemismo), che si è dimostrato incapace di governare la globalizzazione e la speculazione finanziaria.

Anche l’Italia si è autofinanziata, fino all’avvento dell’euro, come fanno le banche centrali di tutti i paesi.
Infatti, a partire dal secondo dopoguerra, quando eravamo in completa rovina,  abbiamo avuto  50 anni di sviluppo incredibili.
L’Italia (come gli altri paesi del mondo), ha conosciuto un periodo di prosperità e di conquiste sociali, come non si era mai visto in tutta la  Storia dell’umanità.
Abbiamo ricostruito l’Italia, distrutta dalla guerra : le case, le strade, le scuole, gli ospedali, le fabbriche, le città, e tutto il resto.
Con il nostro lavoro.

Ora che abbiamo  una casa, un lavoro (quasi tutti), una pensione, l’istruzione pubblica, la tutela sanitaria, un tenore di vita soddisfacente, la  TV, le telecomunicazioni, l’energia, ecc.
Ora,   avremmo potuto anche sederci e lavorare soltanto tre ore al giorno, giusto per non annoiarci.

Invece,  tutto questo sembra destinato a finire.  Perché ?

Dove va il nostro lavoro, ora che le macchine producono per dieci?
Per chi stiamo lavorando,
se per vivere, molti si stanno già vendendo quello che hanno ?
Perché dobbiamo lavorare fino a  70 anni ( Arbeit macht frei ? ) e poi avere poco o niente di pensione ?
Perché queste catastrofi che ci prospettano, se noi non abbiamo fatto niente, per causarle ?
Perché dobbiamo salvare l’Euro, se è la causa scatenante di questa crisi ?
Perché dobbiamo salvare l’Italia dal  Default, che è, invece, la nostra salvezza ?
Tra l’altro, nessuno parla mai di salvare gli italiani : delle persone, in carne e ossa,  non importa niente a nessuno.

Paul Krugman  ci ricorda, però,  che esistono  soluzioni semplici  e facili da applicare.
Secondo il suo modo di vedere, il sistema euro sembra ormai condannato.
     E visti i risultati, se il problema venisse risolto presto, per l’Europa sarebbe meglio.
E per gli europei lo sarebbe ancora di più !

Se l’Italia fosse una Banca, sarebbe già stata salvata !

sabato 4 febbraio 2012

“Cacciare i mercanti dal Tempio".

Oggi, in Italia, centinaia di miliardi di euro, ogni anno,  (gli interessi), vanno all’estero,  per rimpinguare le casse di avidi speculatori, e il nostro Paese diventa sempre più povero. 
Perché, ora, stiamo lavorando per loro, non più per noi e per i nostri figli.
In una spirale senza fine, che ci condurrà, senza alcuna speranza, nel baratro della miseria. 
Questo è il vero e solo problema dell’Europa !

Il cardinale Bagnasco, in un recente intervento, ha detto che “la politica è debole e sottomessa, di fronte a coaguli sovranazionali potenti e senza scrupoli.
  Invece, la politica deve regolare la finanza, moderno Moloch, perché serva il bene comune e non la speculazione.
Affinché i sacrifici, che gli italiani stanno compiendo, non si rivelino inutili, occorre risanare e crescere, creare lavoro, ma anche conservare il nostro patrimonio di eccellenze  che è riconosciuto nel mondo.”

     Perché il governo Monti non fa gli interessi del Paese ?  Si accanisce contro i cittadini con le tasse, le pensioni, le liberalizzazioni e non vede il  Moloch,  che non ci permetterà mai di “uscire dal tunnel”.
Dove hanno studiato i suoi economisti ?
      (Era meglio in …seminario !)
Quando le regole sono palesemente sbagliate, ammetterlo e cambiarle sarebbe un atto di giustizia sociale.





giovedì 2 febbraio 2012

"Se potessi avere mille euro al mese ..."


I parlamentari italiani si sono autoridotti lo stipendio di  1.300 euro al mese !
Una campagna mediatica abilmente orchestrata ( da chi ?), in modo da lanciare il seguente messaggio ai cittadini : - Vedete : anche noi facciamo sacrifici ! –

     Niente di più falso.


La verità è che, nel passaggio al sistema contributivo delle loro pensioni ( naturalmente, di quelle future … ), lo stipendio dei nostri onorevoli era aumentato di  1300 euro al mese.
Proprio così : era aumentato !

 Questo perché i contributi si possono detrarre dalle tasse.

Allora, con un rigurgito di buon senso (visti i tempi che corrono), hanno semplicemente rinunciato all’aumento.

E il loro stipendio è rimasto esattamente quello di prima.


Ma questo  “risparmio” non è tornato allo Stato per finanziare, per esempio, mille  nuovi posti di lavoro : perché non hanno rinunciato ai  “loro” soldi, ma li hanno messi da parte, per non precisati impieghi futuri.
E hanno pensato bene di sfruttare l’evento, facendosi passare per salvatori della patria.
La stampa di regime (quasi la totalità), naturalmente, ha fatto il resto.
Non lamentiamoci se poi l’Italia sia scivolata dal 50°  al  61° posto, nella graduatoria per la libertà di stampa.