giovedì 10 luglio 2008

Distanza di sicurezza2.

La distanza di sicurezza è importante anche quando si procede in fila, incolonnati.
Oltre il 90% degli automobilisti non mantiene la distanza minima di sicurezza.
Si incrociano, spesso, due o tre auto appiccicate, con un lungo intervallo dal gruppo successivo di auto, sempre appiccicate.
Stare a 20 metri dall’auto che ci precede, significa che, se qualcosa ci distrae improvvisamente, noi perdiamo la concentrazione per un secondo : se nel frattempo chi ci precede frena, sentiamo il botto senza capire perché, e ci ritroviamo all’ospedale.
Con una guida rilassata, e alla corretta distanza di sicurezza, possiamo conversare con gli altri passeggeri, possiamo ascoltare la musica, possiamo persino starnutire, senza finire al Pronto Soccorso !


Faccio l’esempio di un caso limite, ma che, purtroppo, succede molto spesso ( nebbia, incidente, ecc. ).
Se l’automobilista davanti a noi si scontra con un camion, ( oppure è distratto e non vede un camion fermo, magari dietro una curva ), la sua auto si blocca all’istante.
Avete una distanza sufficiente per fermarvi, senza farvi coinvolgere in un tamponamento a catena ? Mai, o quasi mai, si verifica questa eventualità : in Italia, da Nord a Sud, la distanza di sicurezza è un optional da trogloditi del volante !

La distanza di sicurezza dipende da molti fattori, quasi tutti indipendenti dalla nostra volontà : condizioni dei freni, peso della vettura, condizioni della strada, pioggia, vento, polvere, pendenza della strada, ecc.
Se poi quello che ci precede ha i freni migliori dei nostri e si ferma subito, gli chiediamo di scansarsi ?
Sperando di non esserci distratti ..... per un attimo.

Ma a quale distanza bisogna stare ?
Un calcolo di massima ( errato per difetto, e che prevede condizioni ottimali per la strada, per l’automobile e per il guidatore ), ma sufficiente in prima approssimazione, prevede di mantenere una distanza dall’auto che ci precede, espressa in metri, pari alla velocità segnata dal contachilometri.
Ma non provateci .... a leggerlo, quando siete in colonna !

martedì 8 luglio 2008

Distanza di sicurezza.

La distanza di sicurezza è il tratto di strada, libero e visibile, davanti all’automobile, che permette al guidatore di fermarsi, senza causare incidenti.
Dipende da molti fattori :
1.- Deve essere visibile e libero da ostacoli.
2.- Deve essere sufficiente per fermarsi ( in caso di ostacolo improvviso ).

Visibile vuol dire che se c’è una curva, la velocità deve essere ridotta per potersi fermare se, per caso, dietro la curva ci fosse un ostacolo : un masso caduto, una frana, una pala meccanica che attraversa, un gregge che ha sconfinato, un bambino che corre dietro a un pallone, ecc.
Non dovrebbero essere lì, ma a volte ci sono, e ogni giorno qualche automobilista ci finisce contro.

Perché non aveva rallentato a sufficienza.

La colpa non è del masso caduto, ma di chi andava troppo veloce e non aveva considerato lo spazio per la frenata .
Pensateci, quando affrontate una curva, o viaggiate di notte, o quando c’è la nebbia : l’ostacolo non ci dovrebbe essere ..., ma se c’è ?
Oppure, la vostra vita e quella degli altri, non hanno alcun valore ?

martedì 1 luglio 2008

Le api stanno scomparendo ?

Qualunque sia la causa della scomparsa delle api, vorrei illustrare una mia recente esperienza in proposito, affinché possa essere di aiuto a qualche apicoltore.

Possiedo ormai soltanto due alveari, per non dimenticare una grande passione della mia vita ( ma non l’unica ...).
Con me, nello stesso apiario, un giovane allievo apicoltore ne conduce quattro.
Le sue famiglie sono popolose e forti, per cui decide di spostarle per fare il miele di eucalipto, che raccoglie in quantità notevole.
I miei due alveari restano inoperosi, perché in Sardegna, a giugno, inizia la stagione secca.
Ne approfitto per fare un trattamento anti-varroa con il Timolo ( Apiguard ).
In autunno ambedue raccogliamo un po’ di miele di “ruchetta e rosmarino”.
Poi facciamo i trattamenti invernali con Apistan : il trattamento, effettuato sei mesi prima del raccolto, permette una completa eliminazione di eventuali residui nel miele.

Le quattro famiglie del mio amico, lentamente si spopolano, e a primavera tutte le sue api sono “scomparse”.
Le mie sono sane e popolose, producono molti sciami e, a distanza di un anno, sono forti e in piena produzione.
Preciso che le varietà di api erano le stesse. Le regine sostituite nell’anno, avevano la stessa provenienza ( regione Emilia Romagna ). La conduzione, ottimale per tutte.

L’unica differenza : il trattamento aggiuntivo con il Timolo, che ha salvato le mie api.
E, forse, una resistenza della varroa all’Apistan ....

Ripeterò, anche quest’anno, la procedura, e vi farò sapere.