domenica 21 gennaio 2007

Scelta della posizione.

Quando si voleva costruire un Nuraghe era di basilare importanza la scelta del sito.
La posizione dell’altura o del valico a cavallo tra due vallate, era condizionata (oltre che dalla funzione di avvistamento : dominio visivo di un territorio molto ampio) soprattutto da due fattori fondamentali :
1.- la presenza di pietre : superficiali, adatte allo scopo, vicine al sito prescelto;
2.- la presenza di acqua : la stragrande maggioranza dei Nuraghi dispone di una sorgente, o di un fiume, o di un pozzo nelle immediate vicinanze.
Ecco allora i Nuraghi nelle zone basaltiche o trachitiche della Sardegna, dove (ancora oggi è possibile osservarlo), le rocce di tipo vulcanico effusivo (lava), si sono fratturate durante il raffreddamento, e sono disponibili, in superficie, in blocchi facilmente utilizzabili.
Qui i Nuraghi sono più diffusi.
Questo dovrebbe spiegare la mancanza di Nuraghi nelle pianure alluvionali e in generale la loro rarefazione dove la pietra è meno adatta, o manca del tutto.
La mancanza di Nuraghi nella fascia costiera di 10 km, (forse esisteva anche allora il Piano Paesaggistico Regionale ! ) può essere spiegata con il fatto che le coste sono sempre state poco sicure. I naviganti che sbarcavano (pensate a Ulisse e alla navigazione costiera di allora), magari solo per rifornirsi di acqua e viveri, avrebbero potuto, se più forti e numerosi, razziare il bestiame e uccidere la popolazione. Meglio tenersi, quindi, ad una distanza di relativa sicurezza !
Quando, invece, i commerci si fanno più frequenti e pacifici, i Nuraghi vengono costruiti in corrispondenza delle zone di approdo dei naviganti : i Nuragici capiscono che il commercio è un’opportunità anche per loro, per scambiare le eccedenze della propria produzione con cose utili e innovative (attrezzi di bronzo, lingotti di stagno, ecc.) .
Continua ...

1 commento:

Anonimo ha detto...

Dipende su che periodo storico sei riferito.Dal bronzo antico alla prima età del ferro i nuraghe erano presenti molto nelle coste basti pensare che solo nel territtorio di quartu sant'elena su 38 nuraghi censiti almeno il 90 per cento e a meno di 10 Km dalla costa fra cui molti di essi vicinissimi al mare,tipo nuraghe diana e altri.Essi erano proprio dei veri porti del popolo dei sardi navigatori che davano asilo e benestare ad altre civiltà di popoli di navigatori shardana prima e fenici poi . Ma ribadisco che le civiltà dei popoli navigatori operavano sulle nostre coste col benestare della civiltà sardo nuragica proprio perchè essi erano coesi in una stretta e pacifica alleanza col popolo sardo navigatore.
sandro.www.nuraghediana.it