sabato 27 gennaio 2007

Il numero stimato.

Secondo le stime più accreditate gli edifici nuragici sono compresi tra settemila e ottomila . Diciamo 7500. Ma secondo me potevano essere anche di più. Per esempio, nelle zone pianeggianti, i Nuraghi sono poco diffusi ; lo stesso dicasi nella fascia di dieci kilometri dalla costa.
Questa è una delle cose che non capisco : eppure l’erba cresce anche in pianura, dove si può coltivare la terra più facilmente. Per l’acqua ci sono i fiumi ed è più facile costruire pozzi. Forse mancavano le pietre… chissà. Eppure, secondo me i Nuraghi erano anche in pianura : solo che a causa dell’ effettiva mancanza di …pietre sono stati riciclati dalle popolazioni che sono vissute in quei luoghi successivamente. Mi spiego meglio .
Il riutilizzo delle pietre nuragiche come cava litica è stato pressoché generalizzato nell’Isola, ma nelle pianure è stato quasi totale. Le pietre dei nuraghi sono state adoperate per costruire muretti a secco (legge delle chiudende), per costruire case, per edificare chiese e monasteri, perfino frantumate per essere ridotte in brecciolino stradale !
Inoltre, a causa dei lavori agricoli e dello spietramento, non rimane alcuna traccia di essi.

Il numero elevato di Nuraghi , ci fa fare alcune riflessioni.
 Secondo stime generalmente accettate gli abitanti dell’epoca nuragica erano circa 150.000. Se i Nuraghi erano 7.500, allora il numero medio di abitanti di una torre protostorica era 20 (venti). Soltanto venti.
Se, come risulta plausibile, nei nuraghi complessi , abitavano intorno a cento persone, come conseguenza in almeno dieci nuraghi (per ognuno di quelli consimili) vivevano solo 10 abitanti : una famiglia, neanche tanto numerosa.

La famiglia nuragica.

A ottocento Nuraghi complessi corrispondevano settemila Nuraghi monofamiliari ! Cioè quasi tutti. (In un prossimo post i calcoli saranno più precisi, ma il ragionamento non cambia).
E’ possibile che non tutti i Nuraghi fossero abitati contemporaneamente. Forse molti, i primi e più piccoli, i più scomodi (pensare ai protonuraghi), potevano essere stati abbandonati e lasciati inutilizzati. Molti potevano anche essere crollati e non furono mai ricostruiti. E’ presumibile che i nuclei abitativi siano stati composti mediamente da un numero più elevato di persone.
Non bisogna dimenticare, inoltre, che i piccoli villaggi erano interdipendenti entro un certo territorio (come un Comune odierno costituito da tante frazioni). Magari nel villaggio principale esistevano artigiani specializzati per servire a tutto il circondario. Vicino al villaggio più grande c’era lo spazio per le riunioni periodiche, per le feste, per la fiera del bestiame e delle attrezzature, per barattare cose e conoscenze, per maritare le figlie, per i riti religiosi e propiziatori.
Non c’era solo il lavoro anche nella vita dei tempi antichi !

Vediamo i numeri . Quello della popolazione mi sembra corretto, visti i tempi e lo stadio di civiltà dell’epoca. Così anche il numero dei nuraghi. Quindi il ragionamento è sostanzialmente corretto. Ma numeri così striminziti di abitatori di un nuraghe ridimensionano sicuramente tante ipotesi sulla loro funzione.
Da quella militare : a meno che non ci fosse già il servizio di leva (che mi risulta essere introdotto da Napoleone), e quindi il capo-famiglia era sempre in guerra (ma poi chi difendeva il nuraghe ? chi lavorava ?) Bisogna anche sapere contro chi si faceva questa benedetta (?) guerra ! …
… a quella di Nuraghe Tempio –Familiare, o di Nuraghe- Osservatorio astronomico sempre familiare, magari con un planetario per proiettare le stelle sulla cupola –cielo….

Restano le funzioni più plausibili e le meno straordinarie.
Continua ...
 

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