lunedì 9 luglio 2007

Nuraghe, abitazione ideale.

Il Nuraghe era ideale per la notte : a piano terra, la stalla per gli animali, con le nicchie-mangiatoia riempite di foraggio ; sui soppalchi, a cui si accedeva tramite una scala di legno che saliva dall' ingresso o dalle nicchie, dormivano le persone.
Non c’erano i vetri, ma non c’era bisogno di finestre per la notte, né di luce. Di aria, mancando le porte a tenuta, ce n’era anche troppa. Dal soppalco si poteva vedere la luce dell'alba, attraverso il finestrino sopra l'architrave.
Di notte, sotto le coperte, nel Nuraghe a temperatura costante, si dormiva in modo più confortevole che nelle case del secolo scorso, dove, senza riscaldamento e con le mura sottili, si avevano sbalzi termici micidiali.
Dal soppalco si poteva accedere al mezzanino (S. Antine), o alla "scala di camera" per i piani superiori e per il terrazzo (Is Paras).
Nel Nuraghe dormiva tutta la famiglia, a volte allargata al figlio sposato, a zie e zii, cugini e nipoti, ecc.
Nel Nuraghe non si poteva accendere il fuoco, ma nelle notti d'inverno, con un braciere si poteva conservare il fuoco e ci si riscaldava fino all’alba.
Pensate al volume fruibile del Nuraghe (non si abitavano le pietre) : nel Nuraghe si poteva utilizzare solo la camera che era grande come una stanza odierna (4 x 4 metri). Con il soppalco si raddoppiava lo spazio (o si triplicava).

All’interno dei Nuraghi sono stati rinvenuti numerosi reperti che testimoniano la funzione abitativa di questi monumenti.
Oltre agli oggetti di uso quotidiano sono stati trovati resti di numerosi focolari al centro delle camere ogivali : forse, si potevano usare le braci per cuocere i cibi e, contemporaneamente, si scaldava il Nuraghe. Oppure, più probabilmente, i focolari riguardano tempi successivi.

Continua ...
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1 commento:

Squizzo ha detto...

io resto allibito...il nuraghe come abitazione????
una fatica immensa per costruire una torre alta, solo con pietre pesantissime, un solo ingresso e niente finestre...
mah...