lunedì 30 luglio 2007

Nascita della tholos.

Per la casa sarebbe bastato costruirsi una capanna di legno (a giudicare dagli ambienti ricostruiti nelle Domus de janas), ma anche di pietra, con il tetto di legno e paglia : purtroppo, queste case bruciavano spesso, sia a causa del fuoco interno, sempre acceso, sia durante gli incendi estivi.
Inoltre, la capanna non dava alcuna protezione termica : si moriva di caldo, d’estate ; si moriva di freddo, d’inverno. E, soprattutto, nessuna sicurezza.

Il tetto di pietra (a cupola) era poco stabile : sicuramente qualcuno avrà provato a realizzarlo, ma la spinta orizzontale, fatalmente, riduceva tutto a un cumulo di macerie.
L’idea di rinforzare le pareti è stata una necessità : il secondo guscio, con pietre grandi, assorbe la spinta e permette di costruire la “cupola”.
Non solo, ma se i due gusci, quello interno con la tholos e quello esterno, sono interconnessi come nei Nuraghi, e se lo spessore è sufficientemente grande, allora le pietre aggettanti non creano più alcuna spinta e sono in equilibrio ad ogni livello.
   In questo modo è possibile costruire la tholos senza centinatura lignea, necessaria, invece, per l’arco e la cupola .

Il Nuraghe è un esempio di alta architettura, come i ponti romani o le cupole cinquecentesche.

La tholos nasce come naturale conseguenza durante il lavoro di copertura con le piattabande : infatti, è sufficiente una lastra più corta, perché si pensi immediatamente ad avvicinare le murature, facendo aggettare i sassi degli ultimi filari.
Da qui a chiudere tutta la cupola con i sassi aggettanti, il passo è breve.
Nasce, indipendentemente, ovunque si costruisca con le pietre.

Forse i primi Nuraghi erano a un solo piano, con uno o più soppalchi lignei. Dal soppalco più alto, un buco nel muro (scala di camera) permetteva di raggiungere agevolmente il terrazzo, e successivamente, i piani superiori.
Ma presto, con la necessità di migliorare la funzione visiva, è stato giocoforza costruire un secondo o un terzo piano. In tal modo aumentava anche lo spazio fruibile.
La scoperta che la rampa interna non indeboliva più di tanto la costruzione, ha permesso un ulteriore passo avanti : la possibilità di salire sulla terrazza, con la scala che partiva da terra.

Perché i piani plurimi ?

Primo, per la sicurezza : un unico accesso ; tutto chiuso, nello stesso edificio.
Ma non basta a giustificare la maggior fatica.
Nell’altezza sta la funzione principale del nuraghe “Torre” : vede ed è visto !
I nuraghi a due o tre piani, superavano in altezza le chiome degli alberi : dal terrazzo non si vedevano i nemici arrivare, perché nascosti dal folto del bosco : perciò non potevano servire a questo scopo. I presunti guerrieri sarebbero stati colti di sorpresa, sempre, dai nemici che sbucavano dal bosco (a meno di non vivere sempre chiusi all’interno, come per le torri saracene : con la differenza, che i nuraghi erano ciechi !).

Invece, la notevole altezza del Nuraghe serviva per osservare lontano : ma più che i nemici, serviva per avvistare gli incendi estivi e avvisare gli abitanti del villaggio e di quelli vicini.

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

"Il tetto di pietra ( a cupola ) non era stabile : sicuramente qualcuno avrà provato a realizzarlo, ma la spinta orizzontale, fatalmente, riduceva tutto a un cumulo di macerie.
L’idea di rinforzare le pareti è stata una necessità : il secondo guscio, con pietre grandi, assorbe la spinta e permette di costruire la “cupola”."


...AHIIII....
I nuraghi non subiscono nessuna spinta laterale, si reggono per gravità per il principio dell' aggetto!

Dubbi???

Francesco Valori ha detto...

Sì, Mirko, uno solo :
non hai letto con la dovuta attenzione !