mercoledì 25 luglio 2007

Rampa di legno.

Un ponte di legno, costruito al giorno d’oggi, può avere una resistenza sufficiente a permettere il passaggio di mezzi di peso fino a 60 tonnellate.
I Nuragici erano in grado di costruire passerelle larghe due÷tre metri, sufficientemente resistenti per permettere il trascinamento di blocchi del peso massimo, tra quelli usati nei Nuraghi, di due o tre tonnellate ( se si escludono pochi casi, eccezionali ).
La rampa interna, come sostiene Laner *, sicuramente può essere stata usata in molte costruzioni, soprattutto quando i conci da trasportare erano più piccoli. Ma possiede anche alcuni fattori negativi che ne limitano l’uso : la ripidità, e la curvatura.
La ripidità aumenta lo sforzo necessario per portare su i blocchi, mentre la curvatura rende difficile il traino quando è necessario un numero elevato di persone.
La rampa di legno, perpendicolare al muro, può essere un'ottima soluzione in molti casi.

La rampa esterna al Nuraghe,  che segue l’andamento del muro esterno (ipotesi G. Manca *), è una buona soluzione perché permette di salire contemporaneamente al muro, con una pendenza molto bassa.
L’unica differenza, rispetto all’ipotesi Manca, è che non può essere posizionata a sbalzo (non sarebbe stabile, sotto il peso dei blocchi, e sconvolgerebbe la muratura), ma deve essere poggiata su pali di legno, saldamente ancorati a terra. I fori, trovati sulle pareti esterne dei Nuraghi, potevano servire, forse, per ancorare la rampa ed evitare che si muovesse troppo durante il trasporto dei massi ( come si fa oggi con i ponteggi per le costruzioni ).
Sulla rampa può essere costruito, oltre una certa altezza, anche un solido parapetto per evitare cadute.
Se i Nuragici conoscevano l’uso del trapano per forare il legno, azionato a mano, avevano la possibilità di eseguire chiodature lignee molto resistenti ; oppure il foro poteva essere fatto con grossi tondini di rame, arroventati nel fuoco. In ogni caso, la semplicità delle legature e la robustezza delle corde, permettevano qualunque costruzione.

Il legname si tagliava in estate, quando con la siccità, le piante entravano nel periodo di riposo vegetativo. Le frasche verdi servivano come foraggio per il gregge e gli animali ; i tronchi per la carpenteria e gli attrezzi ; i rimasugli per il fuoco.
* Laner. Accabadora. Franco Angeli, 1999.
Continua ... 

3 commenti:

nuragicus ha detto...

Mi puoi per cortesia spiegare meglio, magari con uno schizzo, come era fatta la rampa da te descritta.
ciao
grazie
Nuragicus

Francesco Valori ha detto...

Ciao, Nuragicus.
Magari sapessi come si fa ad inserire dei disegni nel Blog !
Comunque, puoi mandarmi un messaggio al mio indirizzo E-mail :
francescovalori@alice.it
Risponderò a tutte le tue domande.

Anonimo ha detto...

Sicuramente le pietre superati i 2 metri di brlocchi di notevoli dimensioni, potevano essere tranquillamente trasportati dalla scala elicoidale e dalla scala esterna!