I
blocchi dei primi filari, in genere fino all'architrave, pesano
spesso qualche tonnellata.
Sollevarli
con le corde non era possibile perché pericoloso.
Rotolarli
era più semplice, ma poco pratico : nelle lunghe distanze, ci voleva
troppo tempo per ciascun blocco.
Per
trasportarli dal luogo di reperimento alla base del Nuraghe, il
metodo migliore poteva essere quello di caricarli su una robusta
slitta di legno, che veniva trainata a braccia o con l'ausilio
dei buoi.
In genere, nei terreni in pendenza, la slitta era più maneggevole
(poteva arrivare ovunque), mentre il carro era più adatto in pianura e
per lunghe distanze. Inoltre, per carichi così pesanti, era necessaria
una buona strada. Che non esisteva.In discesa, la slitta poteva essere trainata (spesso frenata) dall’uomo. Nelle cave di marmo di Carrara, un solo uomo riusciva a guidare, in discesa, una slitta con sopra blocchi di 50 quintali.
In pianura o in salita, l’aiuto di una o più coppie di buoi era gradito.
Le “macchine” utilizzate per la costruzione dei Nuraghi sono ipotizzate sulla base del periodo storico durante il quale è avvenuta la costruzione.
Macchine escluse :
1) le barelle : le pietre pesano troppo, ed è più facile trainarle ; anche il minutame di riempimento e la terra, si trainano caricando una slitta-carriola.
2) No, a carrucole, né argani : sono macchine pericolose, perché le corde possono spezzarsi, e la caduta dall’alto di simili massi, crea incidenti mortali e sconquassi costruttivi.
Le macchine utilizzate erano : la leva, la slitta, il piano inclinato.
A
questo punto, non restava che portarli in cima al Nuraghe.
Come
?
Non era indicata la rampa di terra : necessitava di troppo lavoro per essere costruita : inoltre, l'attrito eccessivo terra-slitta, aggiunto alla pendenza, avrebbe fatto aumentare lo sforzo a dismisura.La soluzione più semplice e pratica era la rampa di legno.
Nessun commento:
Posta un commento