La Medicina ufficiale vede il
cibo che mangiamo, più di tre volte al giorno, come un semplice
contenitore di calorie, o poco più.
Manca, tra gli operatori medici, una
preparazione specifica sulla nutrizione umana : semplicemente non
la studiano, nel loro lungo percorso universitario.
Invece, ogni alimento, anche il più
elementare, implica una profonda serie di conseguenze per l’organismo
umano, paragonabili ad un “farmaco”. Anche se, ovviamente, i
suoi effetti sono molto più blandi e più lenti.
Ma il cibo può guarire molte
malattie, che i farmaci si limitano soltanto a curare, e che non
guariscono quasi mai.
Il cibo, infatti, non è un
semplice contenitore di calorie e nutrienti, ma un potente
modulatore dell’organismo umano e del Sistema Immunitario,
in particolare.
L’uso terapeutico del cibo, può
contribuire a migliorare e, spesso, a guarire molte patologie.
L’Università dovrebbe inserire,
nel piano di studi dei laureati in Medicina, almeno un esame di
“Nutrizione umana”, che consenta di padroneggiare l’uso
terapeutico e scientifico del cibo.
Ogni alimento è composto da
migliaia di componenti, ancora oggi quasi totalmente sconosciuti a
livello scientifico.
Ereditiamo il Dna dai nostri genitori ;
esso è lo stesso, al 99,9%, per tutto il genere umano. Ma è il
cibo, soprattutto, che fa la differenza : accende o spegne la
sequenza di geni che ci caratterizza.
Si conferma sempre più, che non sono
le caratteristiche genetiche le maggiori responsabili delle
informazioni che regolano la nostra vita : i geni sono inerti, se non
vengono attivati.
L'alimentazione, ripetuta ogni
giorno, ha la capacità di modificare, oltre al carattere, anche la
salute dell'individuo.
L'ereditarietà non sarebbe
genetica, ma alimentare ...
Non
si dice, forse, : “L’uomo è ciò che mangia?”
Non vi dico cosa
pensa mia moglie (di me), sapendo che ho mangiato salsicce e
prosciutti di un intero maiale, ogni anno, per tutta la vita ...
Continua ...
Continua ...
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