Il mal di testa è un sintomo, non una
malattia. E’ il segnale che manda il nostro corpo per dirci che c’è
qualcosa che non va.
Questo “qualcosa che non va”, a
parte pochissimi casi e secondo la mia esperienza, dipende
essenzialmente dall’alimentazione.
Tutti gli altri fattori scatenanti, dopo la guarigione, non daranno più alcun fastidio.
Classificazione delle cefalee :
1. Primarie :
a) Emicrania, circa il 15%
b) Cefalea tensiva, circa il 70%
2. Cefalee secondarie, circa il 10÷15%
Le cefalee secondarie sono il
sintomo di un'altra malattia, che ha come manifestazione anche il mal
di testa. (Per esempio : sinusite, ipertensione severa, nevralgia del
trigemino, influenza, trauma cranico, ecc.).
Guariscono curando la malattia
principale.
Le cefalee primarie (che sono
quelle che ci interessano), si chiamano così perché hanno una causa ancora sconosciuta.
Inoltre, la Medicina ufficiale le
suddivide ancora in decine e decine (circa 90 !!!) cefalee diverse (
con aura e senza aura, a grappolo, ecc.).
Poi, però, le cura tutte nello
stesso modo : a che serve, allora, tanta pignoleria nel
descriverle ? (chi parla non sa, ...)
Le cure mediche consistono, quasi
sempre, in : analgesici, FANS, miorilassanti, antidepressivi,
triptani, ecc.
Addirittura, recentemente, operazioni
chirurgiche : e perché non tornare alla trapanazione del cranio ?
Peccato che, quando si cessa la
cura, il Mal di Testa ritorna, come e più di prima.
Cioè, come sempre in Medicina, non
si cura la malattia, ma soltanto la sua manifestazione più
evidente : il sintomo.
1 commento:
L’emicrania (dolore solitamente femminile) occupa un posto particolarmente doloroso tra i 13 tipi di cefalea ufficialmente riconosciuti. Tuttavia è poco noto che un capace psicoterapeuta comportamentale (meglio se con formazione specifica in neuropsicologia clinica) è in grado di gestire efficacemente e senza utilizzo di farmaci il dolore dei vari “mai di testa”, anche se pervicaci. Alla pagina 332 (e seguenti), in particolare, del Manuale pratico del benessere, il “percorso guidato di auto aiuto”, patrocinato dal club UNESCO, si dettagliano le modalità di intervento psicoterapeutico di chi soffre considerando, per altro, i pensieri disfunzionali sul dolore, le emozioni associate e i comportamenti maladattivi della persona, soprattutto se non trova sollievo da rimedi convenzionali e non.
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