sabato 18 maggio 2013

Cancro e mortalità.


Annunciato con molta enfasi dalla “Medicina”, come uno strabiliante successo : “I risultati positivi sono merito delle terapie !”
Ma è proprio così ?
La mortalità viene calcolata come il rapporto tra il numero dei morti (dopo 5 anni), e il numero dei malati.
Secondo i medici, la mortalità per tumore è diminuita del 10%.
(La matematica non è un’opinione …)

Ma, allora, perché aumentano i morti per cancro ?
E, soprattutto, perché aumenta il numero di coloro che si ammalano ?
Andando a spulciare le statistiche ( fonte, Epicentro ), si legge che i casi di cancro sono stati circa 210.000 nel 2002.
Nel 2012, sono previsti (fonte, Ist. Mario Negri) circa 400.000 malati di tumore, e 180.000 morti.
I malati sono quasi raddoppiati, e i morti aumentati di oltre il 40 %.
Merito della prevenzione ?

Ma come si spiega questa apparente discordanza ?
E’ successo semplicemente che il numero dei malati (che in dieci anni sono raddoppiati), sta aumentando molto rapidamente : se aumenta il denominatore, il valore della frazione diminuisce …
Ne consegue che, se per ipotesi ci ammalassimo tutti di cancro, la mortalità calerebbe fin quasi a zero, e sarebbe il trionfo della medicina !!!


Ancora un’osservazione.
Se consideriamo che, mediamente, dopo una diagnosi di tumore si vive per circa 10 anni, i 180.000 morti del 2012 sarebbero quelli che si sono ammalati nel 2002 : significa che l’85% di loro non ce l’ha fatta.
Mentre il 15% è ancora vivo.
Considerando, però, che un buon 20÷30% di diagnosi sono falsi positivi (malati che hanno un tumore benigno o derivati da un errore medico), (Ongaro, Le 10 chiavi della salute) significa purtroppo che il 15% , non è morto probabilmente perché il tumore …. non ce l’aveva !
E non, per merito della “Medicina”.
Che, purtroppo, non riesce a guarire nessuno e non fa nemmeno un briciolo di prevenzione.

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