I probiotici non vanno confusi con lo yogurt : sono ceppi batterici, che vivono
nell’intestino dell’uomo, e che vengono
aggiunti agli yogurt, per
riequilibrare la flora intestinale.
Tutti
gli yogurt vengono ottenuti con due fermenti : Lactobacillus bulgaricus e
Streptococcus thermophilus, che scindono il lattosio e lo rendono più
digeribile : questi sono gli yogurt
normali. Tali batteri, però, muoiono tutti nello stomaco. Per ottenere un miglioramento della flora
batterica intestinale si aggiungono i
batteri cosiddetti probiotici, tipici dell’uomo e più resistenti
ai succhi gastrici.
I probiotici veri sono pochissimi : forse,
una dozzina in tutto.
I più importanti sono : Lactobacillus
acidophilus, L. rhamnosus, L. casei e alcuni
Bifidobatteri.
La
“massa critica” da introdurre
nell’organismo non deve essere mai inferiore a
1 miliardo di batteri probiotici. Questo perché l’acido cloridrico nello
stomaco, ne uccide la maggior parte. Negli
yogurt da 125 g ce ne stanno da uno a due miliardi ( non
ditelo agli animalisti !), nel momento
in cui vengono prodotti e confezionati.
Da questo momento i batteri iniziano a morire e quando lo yogurt scade
ne restano pochissimi : in Italia, la legge stabilisce quanti ne debbano
restare.
Importante, quindi, acquistare i vasetti ( e consumarli ) con la
scadenza più lontana possibile ( circa
30÷45 giorni, per gli yogurt ).
A
questo punto diventa fondamentale la reazione
individuale all’alimento : si
deve continuare a mangiarlo soltanto se
si notano cambiamenti “positivi”
nell’intestino e, soprattutto, nella “produzione quotidiana”.
Altrimenti
si può cambiare, e provare un
probiotico diverso.
Quello che conta è l’equilibrio
della flora batterica intestinale : ogni volta che si mangia un probiotico,
essa si altera.
Possono bastare un vasetto al giorno x 2 gg alla
settimana x un paio di settimane ( 4
vasetti, in tutto ). Da ripetere, quando
se ne sente la necessità.
Ma la quantità è strettamente
personale : decidere con i criteri che ho detto.
Alcune
persone ne mangiano 2 vasetti al giorno, da sempre. Magari sono fatti in casa, con la yogurtiera, partendo dal probiotico che si preferisce : sono migliori perché più freschi ( e più vivi ).
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