Molti sono i significati attribuiti al nome
del monumento più caratteristico della Sardegna. Quello più
accreditato e recente lo definisce “mucchio
di pietre cavo”(!)
“La stessa parola "nuraghe"
con cui si denomina il monumento probabilmente deriva dalla radice
linguistica "nur", di origine molto antica e di
probabile sostrato mediterraneo, che dovrebbe significare proprio
"cavità" ma anche, al tempo stesso, "cumulo di
pietre" e, per senso traslato, "luogo di osservazione
elevato" (?). Si esprimerebbe così, già nella sintesi
linguistica, la doppia natura architettonica del monumento a cui il
termine "nuraghe" si riferisce, atto a ospitare spazi
abitativi e al tempo stesso struttura prettamente militare, di
controllo del territorio.” ( Sardegna Cultura, argomenti).
Spesso
i Nuraghi sono costruiti vicino a una Domus : perché, se le Domus
sono tombe ? Forse, il nuraghe serviva per il “controllo” dei
cimiteri ?
Nessuno,
a meno che non sia pazzo, costruirebbe
un monumento della maestosità di un Nuraghe, e
poi lo chiamerebbe
“mucchio di pietre cavo” !
(Forse,
per questo si dice “abitare in un buco”….)
E’
più probabile che il nome attesti
la funzione della
costruzione, piuttosto che la forma.
Da
sempre l’uomo, per
identificare un monumento, ne indica l’uso
più comune. ( La
chiesa, la scuola, la casa, l’albergo, il museo, la fabbrica, la
stalla, ecc. ).
Avevo
indicato, anni fa e in forma scherzosa, la mia opinione.
Alla
luce delle mie teorie (la duplice funzione del Nuraghe era abitazione
e protezione dal
fuoco), ne sono
sempre più convinto.
1)
NUR = Luce
Se
la genesi del nome fosse “di origine molto antica e di probabile
sostrato mediterraneo”, allora la radice NUR dovrebbe avere il
significato attribuitole nella lingua dei Fenici, dominatori assoluti
del Mediterraneo nel 1° millennio a.C., e divulgatori riconosciuti
dell’alfabeto e della scrittura.
Tale
radice Nur è rimasta nella lingua araba e tunisina ( Cartagine e i
Fenici ).
Noor
= deriva dal Persiano e significa Luce.
Noor,
è il nome della Regina Madre di Giordania.
In
inglese-indiano si dice : Noor ( pronuncia, nur )
In
francese-algerino si dice : Nour ( pronuncia, nur )
Famoso
è il diamante della regina inglese ( uno dei più grandi, al mondo )
:
Khoi-i-Noor
oppure : Khoi-i-Nur
che
significa : Montagna di Luce.
I
datteri più buoni della Tunisia, si chiamano : Deglet Nour ,
ovvero Dita di Luce.
Dall’Oriente
a Occidente, in tutto il mediterraneo, NUR ha lo stesso significato
per popoli ormai diversi, ma tutti influenzati dal commercio fenicio
e punico.
Perciò,
reputo assai ragionevole il significato suddetto, per la radice NUR.
2)
Secondo Giulio Paulis, invece, il termine NUR significa :
“voragine” o “cavità a forma di pozzo”.
Ebbene,
il Nuraghe non è una voragine, e nemmeno un pozzo : forse, questa
immagine è quella che possiamo avere noi,
oggi, salendoci
sopra.
Perché
i Nuraghi, oggi,
sono “svettati” e dall’alto si vede il buco della camera.
Non
è certo quello che vedevano i nuragici, quando osservavano il loro
meraviglioso edificio !
Se
il termine Nuraghe, come dicono, è precedente al latino, allora
sicuramente non può
avere quel significato.
E
non è nemmeno un “muro cavo”.
Forse,
ci si avvicina di più Pittau ( o Ugas ?), sostenendo che il
termine deriva da Torre : ma come
fa Tur a diventare Nur ?
Cito
testualmente : ”(5. La radice tur- è la stessa dei
vocaboli greci tureia “forma di cacio, di pane” e Tyrinthos
(Tirinto), di formazione analoga a quella del latino turunda
“focaccia”, e di diversi termini sardi come tu(ru)ndu “rotondo”,
turta “torta”, tortolìa e tartalìa “la treccia delle
interiora” da *turtalia “ritorta”.)”
3)
Come sosteneva G. Spano,
NUR in tutte le lingue orientali significa
luce, fuoco,
ed è lo stesso che dire casa o abitazione. (
Perché vi si accendeva il fuoco per usi domestici ).
HAG , significa grande
: quindi Nur-hag =
grande casa.
In tutti i dialetti
della Sardegna, con la parola “fogos” ( fuochi ) si chiamavano
le case e le famiglie.
Per indicare la
popolazione di un villaggio, si diceva : “tenet tantos fogos”.
Anche le tasse, che si
pagavano agli antichi feudatari, si chiamavano : “affoghizu”
(tanto, a fuoco = tanto a famiglia ).
Sempre secondo Spano,
anche molti nomi di paesi derivano dal nome proprio di chi ha
costruito il primo nucleo familiare :
- Nuragugume = la casa
di Agugumen (grande e pio).
- Nurallau = la
casa di Allai (alto).
- Nureci = la
casa di Echi (sincero).
- Nuraminis = la
casa di Amin (fedele).
Chissà se G. Spano sapeva che i Romani hanno "deportato" in Sardegna un grosso nucleo di Ebrei, che probabilmente si sono stabiliti nella zona di questi Paesi!
Chissà se G. Spano sapeva che i Romani hanno "deportato" in Sardegna un grosso nucleo di Ebrei, che probabilmente si sono stabiliti nella zona di questi Paesi!
Spesso,
la soluzione più probabile risulta quella più semplice...
1 commento:
Vorrei sapere loro (le venti ché dimoravano in quei luoghi in quella stessa epoca)come chiamassero questi monumenti,io non credo che venisserò chiamati nuraghi
Posta un commento