Sono ormai due o tre anni che, ogni primavera, vedo sciamare intere scuole elementari e medie, nelle campagne intorno a Sassari.
Piazzali, svincoli stradali, scarpate incolte, ogni posto pieno di erbacce e rovi, si riempie di bambini pigolanti, armati di buona volontà ( e zappetta ), intenti a piantare il loro piccolo alberello, con tanto di targhetta : specie della pianta, data di messa a dimora, nome dell’autore, ecc.
La piantina viene immessa nella buca, legata al tutore ; la terra viene compressa e innaffiata con cura. Poi, orgogliosi per il lavoro ben eseguito, se ne tornano a scuola cantando arie ... sempre-Verdi.
Poi, dopo l’estate, qualche classe ritorna per vedere i risultati raggiunti.
Ma le piantine, abbandonate alla lunga siccità estiva mediterranea, sono tutte morte e le foglie sono irrimediabilmente cadute. Ma non erano sempre-verdi ?
Forse, .... si sono seccate, nella vana attesa di un po’ d’acqua .....Ma le vacanze estive, si sa, sono .... vacanze!
E i bambini non hanno colpa, ma gli adulti, sì.
Ora le erbacce e i rovi hanno, di nuovo, preso il sopravvento.
Immaginate che delusione, per quei poveri piccoli : è così che l’entusiasmo si spegne, a volte per sempre.
Invece .... ( continua )
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