mercoledì 17 novembre 2021

L'Italia come esempio...

  

In Italia, dopo il 15 ottobre 2021, i tamponi vengono fatti quasi esclusivamente alle persone non vaccinate (a causa del Green Pass, necessario per lavorare).


Le conseguenze (volute, ma false) sono due :

a) i positivi sono quasi tutti non vaccinati.

Perciò si possono incolpare falsamente i non vaccinati di propagare il virus (epidemia dei non vaccinati, titolano i giornali di regime).

Quando, invece, è vero il contrario.

b) I casi sono pochi rispetto agli altri Paesi.*

Quindi, il governo italiano si può vantare per la sua bravura...


In Inghilterra, dove fanno un milione di tamponi al giorno a tutti (senza distinzione tra vaccinati e non), i casi sono 10 volte di più nelle persone vaccinate.

La lettura delle tabelle indica che i vaccinati si ammalano dieci volte di più (più del doppio, in percentuale) rispetto ai non vaccinati.


Ciò significa che è il vaccino a far ammalare la gente !

Come viene anche confermato (a pagina 22** del rapporto FDA, del 17 sett. 2021) direttamente dai dati della sperimentazione Pfizer : dove si sono contagiate 70 persone che avevano fatto il vaccino, contro 51 che avevano ricevuto il placebo.

Lo sanno tutti, ma tacciono e continuano a vaccinare...


E i morti ?

Con questo criterio, i morti con il Green Pass vanno direttamente in Paradiso, senza passare attraverso le statistiche...

(Forse, a questo serve il lasciapassare verde...)



* Dal 15 ottobre sono triplicati i tamponi (quasi tutti ai non vaccinati, per il Green Pass), ma i positivi sono rimasti pochi e i ricoverati pochissimi : significa che i non vaccinati sono persone sanissime e resistono meglio dei vaccinati.


**Pag. 22 (FDA briefing document, 17 sett. 2021)


Anche se non verificata in modo indipendente dalla FDA, l'analisi post hoc sembra indicare che l'incidenza della SARS-CoV-2 durante il periodo di analisi tra i 18.727 partecipanti allo studio originariamente
randomizzati a BNT162b2 (media di 9,8 mesi dopo la dose 2 all'inizio del
periodo di analisi) è stato di 70,3 casi per 1.000 anni-persona, rispetto a un'incidenza di 51,6 casi per 1.000 anni-persona tra i 17.748 partecipanti allo studio originariamente randomizzati a placebo e passati a BNT162b2 (media di 4,7 mesi dopo la dose 2 all'inizio del periodo di analisi).

Un'ulteriore analisi sembra indicare che l'incidenza di COVID-19 generalmente è aumentata in ogni gruppo di partecipanti allo studio con l'aumentare del tempo post-dose 2 all'inizio del periodo di analisi.

Solo 3 casi gravi di COVID-19 sono stati riportati durante il periodo di analisi; tutti si sono verificati tra i partecipanti allo studio originariamente randomizzati a BNT162b2 (vaccinati).

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