venerdì 26 ottobre 2007

Cala del vino.

Sono stato un paio di volte a Cala del Vino, “famoso porto nuragico”.
Si sostiene, infatti, che nella zona, ci siano due nuraghi “allineati” (sic!), che servivano, alle navi nuragiche, per trovare il porto, durante le loro traversate del Mediterraneo.
Conosco la zona, come le mie tasche, per averla frequentata, a piedi, in lungo e il largo per oltre trent’anni.
Si trova nel Nord-ovest dell’Isola, a un km. da Porticciolo e due o tre km. da Porto Ferro, l’antico porto romano di Nure ( ora sepolto, forse, sotto la grande duna sabbiosa, e di cui si conosce solo la strada romana di accesso).
E’ una caletta, se così si può chiamare una rientranza della costa di poche decine di metri. E’ esposta, con l’asse, a N÷W esattamente nella direzione del Maestrale, il vento più furioso della Sardegna. Senza un briciolo di riparo, né ora, né allora, assolutamente inadatta a qualsiasi approdo, né di emergenza, né di stazionamento.
Un porto, mi hanno insegnato, dovrebbe essere riparato dai venti, dovrebbe permettere alle navi di restare protette dalla furia del mare.
Cala del Vino non è niente di tutto questo.
Anzi, è il posto ideale per essere sbattuti sugli scogli ! E’ anche il posto ideale per trovare i relitti, di antichi naufragi.

I Nuragici che abitavano nella zona di Cala del Vino, avrebbero potuto scegliere dove fare il porto : tra Porto Ferro, Porticciolo, e, soprattutto, Porto Conte, in assoluto il miglior porto della Sardegna : riparato dai venti provenienti da tutte le direzioni !
Nessuno avrebbe scelto Cala del Vino. E nessuno l’ha mai scelta, né prima dei Nuragici, né dopo.

Se l’avessero scelta i Nuragici, sarebbe la prova che non sapevano navigare !

Ma i motivi per cui Cala del Vino non è accettabile, come porto nuragico, sono molti :
1) perché l’analisi morfologica della linea di costa non si riferisce a quattromila anni fa ( allora era sostanzialmente diversa, perché la zona è soggetta ad una fortissima erosione : parlo di centinaia di metri !).
2) perché presuppone che i Nuraghi, ammesso che fossero due, siano stati contemporanei, cosa da accertare.
3) Il fatto che quel tipo di navigazione con allineamento è una tecnica moderna, diversa dalla navigazione costa a costa di allora.
4) Si navigava soltanto di giorno : quindi, i due nuraghi erano difficilmente visibili.
5) Si suppone che i Nuragici navigassero, cosa ancora non provata da nessun elemento.
(Non si sa neppure se navigavano i Nuragici del I Millennio a.C. Figuriamoci se qualcuno, mille anni prima, abbia potuto costruire “due nuraghi”, affinchè funzionassero da fari !)
6) Due Nuraghi “qualsiasi” formano sempre un allineamento : quale rotta ci poteva essere da quella direzione ?
7) Dove sono le strutture portuali ? (parlo di magazzini per deposito merci, aree di scambio, ecc. ).

Solo dopo aver trovato le risposte a queste domande, si potrà parlare di porti nuragici.

mercoledì 24 ottobre 2007

Il telefono cellulare.

Non serve al 95% degli italiani, per il 95% del loro tempo di vita.

Infatti, dovrebbe essere tenuto spento :

- Dai bambini, fino alla scuola media : al mattino sono a scuola ; nel pomeriggio, a casa, hanno il telefono fisso e il computer per i messaggi.
- A scuola deve essere tenuto spento, altrimenti ci si distrae.
- Al lavoro, idem.
- Al cinema, in chiesa, a teatro, al concerto, in palestra, in piscina : sempre spento.
- In auto è vietato.

A chi serve, allora ?

Inoltre, può essere dannoso :
- per chi è SMS dipendente, e per chi ha …. la sindrome del telefono muto.
Succede, perfino, che ci sia qualcuno che sente la “vibrazione”, anche quando ha dimenticato il cellulare …. a casa.

E per finire, è da maleducati :
- rispondere al telefono, mentre ci si trova in compagnia di altre persone ;
- rispondere mentre si lavora, a contatto con il pubblico ;
- rispondere mentre si lavora : si perde tempo e concentrazione ;
- rispondere mentre si viaggia : se si guida è pericoloso, se su un mezzo pubblico si disturba il prossimo, passando per maleducati.

Ma, forse, in Italia, il 95% degli italiani, per il 95% del loro tempo, video-gioca, si comporta da maleducato, oppure è nullafacente !

Siete ancora sicuri, che vi serve il cellulare ?

Resta il 5% , a cui è proprio indispensabile !

Come al sottoscritto….

Privacy al telefono.

Attenti a ciò che chiedete, alla risposta : - Pronto, che stai facendo ?-
Potreste avere, come risposta :
- (Con il boccone che va di traverso, all'interlocutore) – Sto deglutendo ?
- Oppure, stavo dormendo ?
- O, stavo sotto la doccia ?
- Stavo facendo … l’amore ?
- Oppure …. stavo in bagno ?

Ecco perché, dopo qualche maldestro tentativo, si chiede sempre :
- Pronto, dove sei ?
Ma anche qui si costringe l’interpellato, quasi sempre, a rispondere con una bugia....

C’è un mio amico, che risponde sempre … dall’estero ! In Grecia, in Spagna, in Brasile, alle Maldive ….
Per farmi crepare d’invidia !

Poi ci sono le telefonate ricevute (classiche) :
- l’onorevole che telefona sempre il giorno delle elezioni …
- la pubblicità : - Pronto, qui è “Scocciatel, abbiamo tariffe superscontate …
- la vecchietta arteriosclerotica, che sbaglia numero, e che appena rispondi, inizia a coprirti di contumelie e improperi indescrivibili…

E per finire, una notizia di oggi : pare che spopoli, tra i giovani, il collegamento del cellulare con il navigatore satellitare : permette di sapere, in ogni istante, dove si trovano tutti gli amici. Senza neanche telefonare ! Evviva la privacy ....

Se volete fare fare bella figura, a Natale, regalate un cellulare !
Ma che sia, rigorosamente, il vostro !

lunedì 22 ottobre 2007

Referendum in Sardegna.

Il Referendum sulla legge Statutaria è stato votato appena dal 15% degli elettori.
Non si è raggiunto il Quorum, come era nelle previsioni, né quello del 33% previsto per questa legge, né tantomeno, quello classico del 51%.
Un’altra presa in giro per i Cittadini che si sono recati alle urne : dove, gli scrutatori, stavolta, erano in numero superiore ai votanti !
Inoltre sono stati spesi 9 milioni di euro ( calcolo, forse, per difetto ).

Di chi la “responsabilità”?

In primo luogo, dei “19 onorevoli” che hanno firmato la richiesta del Referendum ( molti di loro avevano votato la legge statutaria : perché, chiederne l’abolizione, subito dopo ?) ; in secondo luogo, delle Norme referendarie , ormai inadeguate ai tempi.
Da una parte, quindi, è d’obbligo l’accertamento di responsabilità, per lo spreco di denaro pubblico, dall’altra resta, perentorio, il fatto che il Referendum (così com’è ), è morto e sepolto.
Ormai tutti, eccetto i nostri “onorevoli”, hanno capito che il Quorum non si raggiungerà mai più.
E’ necessaria una riforma dell’istituto referendario, ancor prima dello svolgimento del prossimo Referendum sul Piano Paesaggistico regionale, per il quale sono state già raccolte, le firme necessarie.

sabato 20 ottobre 2007

Libertà di stampa.

Il Consiglio dei Ministri del 12 ottobre scorso, ha approvato un disegno di legge che disciplina il settore editoriale.
La legge, se venisse approvata così com'è, prevede che chiunque abbia un Blog o un Sito internet, debba registrarlo. Non solo :
-dovrà anche dotarsi di una società editrice ;
- dovrà essere (o avere) un giornalista iscritto all'albo, come direttore responsabile.

E' una legge fatta "ad hoc" per limitare l'accesso alla Rete !
Secondo Beppe Grillo il 99% dei blog, di fatto, sarebbe costretto a chiudere.
Antonio di Pietro, nel suo Blog, dice che voterà contro l' approvazione di questa legge, anche a costo di far cadere il Governo.

E' una legge contro la libertà di informazione, che è sancita dall'art. 21 della Costituzione.

La libertà di stampa, in Italia, è sempre stata piuttosto scarsa. Nel 2006, dopo il quinquennio berlusconiano, il nostro Paese è scivolato al 79° posto nel mondo, insieme al Botswana.
E' l'unico paese europeo dove l'informazione viene considerata "parzialmente libera".

Coraggio, un piccolo sforzo e l'ultimo posto sarà nostro !

venerdì 19 ottobre 2007

Le onde invisibili.

Le onde elettromagnetiche si dicono a radiofrequenza, quando sono costituite da campi elettrici e magnetici variabili nel tempo, e con una frequenza molto elevata.
Sono quelle generate dai telefoni cellulari, dal cordless, e soprattutto, dai ripetitori della TV e dei telefonini.
Ormai non c’è posto al mondo, da cui non si possa parlare con il cellulare.
La Cina è diventato il paese con il più alto numero di telefonini. Il progresso, non può essere fermato, e l’utilità del “telefono” è indiscussa.
Il basso costo degli impianti (basta un’antenna, e un’intera “regione” è collegata !), è però inversamente proporzionale al costo delle telefonate : misteri dell’economia ! Ma questo è un altro discorso.

Il rovescio della medaglia, però, crea qualche preoccupazione : le radiazioni diffuse in ogni dove, generano inquinamento elettromagnetico ( o elettrosmog ), che , alla lunga, ci porta qualche problema di salute.
Le ricerche sono ancora in corso, ma la prudenza non è mai troppa.
Cerchiamo di capirci .
- Raccontano che, se avviciniamo due cellulari accesi a un uovo crudo, dopo pochi minuti è alla coque, e dopo un’ora è perfettamente cotto, come nel microonde. L’esperimento è stato fatto veramente, e tutti abbiamo notato il riscaldamento del nostro orecchio, mentre telefoniamo .

- Se avviciniamo una calamita a un dischetto per computer, sappiamo tutti che il campo magnetico ne cancella irrimediabilmente la memoria.

Perché non potrebbe succedere la stessa cosa con il nostro cervello ? In definitiva, il principio di funzionamento è lo stesso….
Un campo elettromagnetico esterno può interagire con gli elettroni, che fanno parte integrante della nostra memoria, e …. smagnetizzarla ( o almeno, danneggiarla, in base all’intensità del campo esterno , a cui è sottoposta).
Difficoltà di concentrazione, vuoti di memoria, fino al morbo di Alzheimer, potrebbero essere, non vogliamo dire causati, ma “aiutati” dall’esposizione ai campi elettromagnetici ad alta frequenza.
Sicuramente i Cem abbassano le difese immunitarie, predisponendoci a malattie infettive e tumori. E’ recente la pubblicazione di uno studio in proposito, che mette in evidenza la relazione tra cellulari e tumori.
Come vedete, ci sono validi motivi per considerare con più attenzione l’uso ( ma soprattutto l’abuso ), di nuove tecnologie , ancora poco sperimentate.
E per chiedere, con forza, l’adeguamento di un quadro legislativo assai permissivo nei confronti delle imprese operatrici, e che tiene in scarsa considerazione la sicurezza degli Utenti.
Chissà se anche sui cellulari verrà, in un prossimo futuro, stampata la scritta (come sui pacchetti di sigarette ) : “nuoce gravemente alla salute” ?

giovedì 18 ottobre 2007

Campi elettromagnetici.

Un filo percorso dalla corrente elettrica crea un campo magnetico. Quest’ultimo può essere generato, oltre che dalle linee elettriche, anche da tutti quegli apparecchi che, per funzionare, hanno bisogno di elettricità (frigo, lavatrice, condizionatori, radio e TV, ecc.).
Durante la nostra vita, perciò, siamo quasi sempre immersi in un campo magnetico artificiale (oltre a quello naturale e costante, che è il campo magnetico terrestre, a cui il nostro organismo si è assuefatto nei millenni ). Il campo magnetico artificiale, invece, varia nel tempo, in funzione della frequenza.
Si chiama elettrosmog, l'inquinamento causato dalla presenza delle onde elettromagnetiche nell'ambiente.
Quando i campi magnetici variabili sono elevati, possono arrecare danno alla salute. E’ il caso, per esempio, delle linee di alta tensione che passano vicino alle abitazioni.
E’ stato dimostrato che campi magnetici superiori a 0,5 µT (microtesla), possono raddoppiare il rischio di leucemia nei bambini.
Inoltre, i campi magnetici prodotti dalla corrente elettrica, sono classificati dall’ OMS come possibili cancerogeni per l’uomo.
In Italia, il limite di legge è superiore di ben 20 volte il valore suddetto !
Per fortuna che non tutti abitiamo vicino a elettrodotti !
Ma, forse, è il caso di tutelare un po’ di più i cittadini.

Per i campi magnetici esterni, non possiamo fare molto (oltre a protestare ), in quanto non dipendono da noi, ma per quelli domestici, possiamo adottare alcuni accorgimenti che limitano il rischio. Poiché il campo magnetico diminuisce con la distanza, è sempre consigliabile stare lontani, il più possibile ( almeno due metri), da apparecchi in funzione.
Alcuni consigli :
- non sostare vicino ad elettrodomestici accesi (frigo, lavatrice, lavastoviglie, forno, radio, giradischi, ecc.) ;
- non posizionare il condizionatore dietro la testiera del letto, anche se nella stanza adiacente ;
- non tenere la radiosveglia sul comodino ;
- non caricare il cellulare vicino al cuscino, mentre si riposa ; in genere, tenere i carica-batteria (e gli apparecchi che ne hanno uno incorporato), ad almeno 2 metri di distanza ;
- evitare il casco dal parrucchiere : genera oltre 200 µT !!!

Evitare, comunque, di preoccuparsi eccessivamente : anche la tecnologia è importante, per la nostra vita !
In ogni caso, acquisire questi comportamenti non costa nulla, e permette di prevenire possibili patologie.

lunedì 15 ottobre 2007

Euro 0.

A Milano, e in gran parte della Lombardia, è stata vietata la circolazione alle auto Euro 0 a benzina, e Euro 1 diesel : auto costruite prima del 1993, che hanno più di 14 anni.
Sono le auto dei cittadini più poveri, delle persone anziane, che magari le usano solo per fare la spesa, una volta alla settimana. Sono auto che inquinano poco, perché circolano poco.
Ma sono auto di chi non può permettersi di cambiarla ogni tre anni, e che ora non può più circolare. Praticamente gliel’hanno sequestrata : potrebbe essere anche incostituzionale.
Come fanno a dire che inquinano di più, se fanno, magari, solo tremila km all’anno ? In 14 anni ne avranno fatti appena quarantamila, non hanno finito nemmeno il rodaggio !
E ora sono costretti a buttarla !
Invece, inquina chi fa 100.000 km all’anno, chi rottama le auto ogni tre anni, chi corre e causa incidenti, chi usa l’auto anche per portare a spasso il cane ….

Come al solito, Milano è sempre all’avanguardia.

venerdì 12 ottobre 2007

Cellulare e tumori.

Uno studio svedese ha dimostrato che l’uso prolungato del cellulare ( da più di 10 anni ), fa raddoppiare il rischio di tumori al cervello.
Basta parlare un’ora al giorno con il cellulare o con il cordless, per quintuplicare il rischio di glioma maligno (uno dei più pericolosi), nel lato della testa, dove si appoggia il telefono.
Il cancro impiega molto tempo per svilupparsi, ma ora, che si sono superati i 10 anni di diffusione del telefono senza fili, si cominciano a notare le prime conferme del rischio : le onde elettro-magnetiche fanno male !
Le ricerche continueranno il loro corso, le statistiche si formeranno con più nitidezza, ma in attesa di ulteriori studi, che cosa possiamo fare ?

Per quanto dipende da noi :
1) Limitare e, perché no, vietare l’uso del cellulare ai bambini (magari fino ai 14 anni ).
2) Rinforzare il Sistema Immunitario.
3) Usare il cellulare solo quando è strettamente necessario.

Inoltre, possiamo contribuire , come Cittadini consapevoli, per fare :
5) Abbassare gradualmente i limiti di legge per le radiazioni elettro-magnetiche.
6) Spostare le antenne della TV, lontano dai centri abitati.

La salute dipende per il 90% dal nostro comportamento e dal nostro stile di vita.

lunedì 8 ottobre 2007

Obolo.

Nei Siti archeologici non devono esserci soltanto persone che vendono biglietti e souvenir, o ticket per i parcheggi, ma figure professionali, culturalmente preparate, impegnate nella guida, a tempo pieno, dei visitatori. Che vanno accompagnati, e a cui vanno illustrate le caratteristiche del Sito.
Inoltre, si deve far vedere come si costruivano, anticamente, le ceramiche, gli utensili, gli attrezzi ; come si viveva nel periodo storico considerato ; come si lavoravano le pietre nei Nuraghi ; come si lavorava il bronzo, ecc. ecc.
Il turista vuole imparare, non vedere soltanto un mucchio di sassi che non parlano nemmeno agli archeologi, figuriamoci a chi è digiuno di storia e preistoria.
A Tharros, per esempio, (ma è così un po’ dappertutto), dovunque si parcheggi, subito spunta un addetto a chiedere l’obolo : anche dove il Sito archeologico è molto lontano e si deve percorrere una lunga e polverosa strada sotto il sole.
Perché non si piantano alberi ? Perché non si costruiscono tettoie con pannelli solari ?

L’obolo va bene, ma in cambio di un servizio !

Tra parentesi : basta una macchinetta, per l’obolo, e le persone possono dedicarsi ad altro.

O, forse, non si cerca un lavoro, ma uno stipendio…..

sabato 6 ottobre 2007

Il caminetto.

A Milano ( e in Lombardia ), hanno vietato l’accensione dei caminetti a legna !
Pare che siano loro i responsabili dell’inquinamento, e dei danni alla salute dei cittadini !.....
E’ l’ultima trovata dei nostri “politici buontemponi”. DGR 5291 del 2/8/07 , già pubblicato nel (o per) BURL.
I lombardi sono sempre all’avanguardia : non ci aveva ancora pensato nessuno !
Bistecca alla brace, o bistecca al gasolio ? Niente più amletico dilemma : dal 2007 sarà obbligatoria la seconda. E se qualcuno volesse protestare, è bene che non sia impiegato Regionale : rischia di essere licenziato ! ( sentenza Cassazione n. 19232 /2007 ).
E io che credevo che la legna fosse una fonte di energia pulita e, soprattutto, rinnovabile !
Zero emissioni di CO2 , e con la cenere ci concimavo pure l’orto ….
Che cosa ci facciamo ora, con i residui della potatura, o con i rami rotti dal vento ? Li portiamo in piazza del Duomo ? E quelli come me, che hanno piantato un bosco , per risparmiare sul petrolio e contribuire a salvare l’ambiente ?

Ora guardo con tristezza la catasta di legna, già tagliata e messa ad essiccare al sole !
La fiamma che scalda i cuori potrà essere solo …..quella tricolore ! O quella azzurra …, come le bandiere della Moratti-( petroliere)-Forza Italia.

Mi comprerò un caminetto … a gas !

mercoledì 3 ottobre 2007

Nucleare ? No, grazie !

Si ritorna a parlare di nucleare per produrre energia elettrica.

La Russia minaccia di chiudere il rubinetto del gas naturale, come l’anno scorso, e l’Italia si scopre, all’improvviso, senza riserve sufficienti per passare l’inverno !
Ma, forse, è tutto architettato per poter aumentare i prezzi....
Il clima, per fortuna, ci aiuta : da qualche anno, nonostante le catastrofiche previsioni, gli inverni sono più miti e le estati più fresche !

Ma i nostri politici senza responsabilità, invece di garantire al Paese la sicurezza energetica, continuano a discutere se cambiare nome al partito, o fondarne uno nuovo (ovviamente con le stesse persone).
E nel frattempo, qualcuno sponsorizza il ritorno al nucleare.

Ma vediamo di fare il punto della situazione.

Perché si possa nuovamente “parlare” di nucleare è necessario :
1) che i nuovi impianti siano a basso costo : oggi l’energia prodotta con il nucleare costa più di tutte le altre fonti . Se poi si considerasse il Costo sociale, l’energia nucleare sarebbe improponibile.

2) Che si trovi la soluzione per le scorie più radioattive ( senza doverle sorvegliare per migliaia di anni, e senza spargere per il mondo proiettili per cannoni, a uranio impoverito ). Per poco che costi la custodia delle scorie, considerando la durata dell’impegno, si ottengono cifre da capogiro.

3) Che venga risolta la “proliferazione nucleare “ : molti paesi, con l’uranio arricchito vogliono farci le bombe, invece che produrre energia. Inoltre gli impianti nucleari sono obiettivi per il terrorismo internazionale.


4) Che si trovino i siti dove costruirle : la popolazione non le accetta più.

5) L’uranio è un combustibile fossile, non rinnovabile e destinato a finire : la durata delle scorte di uranio fissile è soltanto di 60 anni, con le centrali attuali. Se si costruiranno altre centrali, sarà terminato prima ancora di finire la loro costruzione.


6) il rischio di incidenti catastrofici è sempre possibile. E ineliminabile, con la tecnologia attuale.


Senza aver risolto questi problemi, non si può proporre una tecnologia che non ha e non avrà alcun futuro, in nessuna parte del mondo.

Per finire, non esiste alcun paese industrializzato che progetti nuove centrali nucleari, Stati Uniti compreso. E non esiste nessuna Compagnia al mondo che voglia assicurare i rischi, spaventosi, di un incidente nucleare. E non esiste un solo Paese che abbia trovato dove mettere le scorie radioattive....

Come si fa a "parlare" di nucleare in questa situazione ?

lunedì 1 ottobre 2007

Pensione libera.

Ogni mese il lavoratore mette da parte una quota del suo stipendio ( circa un terzo ), per i contributi pensionistici che, mese dopo mese, anno dopo anno, si accumulano fino a formare un capitale, che viene anche rivalutato in base a parametri di legge.
Quando va in pensione, questo capitale viene “spalmato” sugli anni di vita presunta (che gli restano, in media , da vivere ) e così può essere calcolata la pensione mensile.
Con il sistema cosiddetto “contributivo”, il lavoratore riceve soltanto quello che ha accumulato con i suoi versamenti.
Allora, perché non lasciare “libero” il lavoratore nella scelta dell’età in cui ritirarsi dal lavoro ?
Se “lascia” prima, percepirà meno di pensione. La matematica finanziaria permette il calcolo esatto di quello che gli spetta. E nessuno ci perde.
Magari dopo aver maturato un minimo stabilito per legge : l’importo della pensione sociale, per esempio.
Se uno si accontenta di percepire pochi euro al mese, perché vuole fare altre cose,
perché non lasciarlo libero ?
Sul posto di lavoro verrebbe sostituito da un giovane disoccupato.

Sarebbe un piccolo passo verso la qualità della vita.