lunedì 22 ottobre 2007

Referendum in Sardegna.

Il Referendum sulla legge Statutaria è stato votato appena dal 15% degli elettori.
Non si è raggiunto il Quorum, come era nelle previsioni, né quello del 33% previsto per questa legge, né tantomeno, quello classico del 51%.
Un’altra presa in giro per i Cittadini che si sono recati alle urne : dove, gli scrutatori, stavolta, erano in numero superiore ai votanti !
Inoltre sono stati spesi 9 milioni di euro ( calcolo, forse, per difetto ).

Di chi la “responsabilità”?

In primo luogo, dei “19 onorevoli” che hanno firmato la richiesta del Referendum ( molti di loro avevano votato la legge statutaria : perché, chiederne l’abolizione, subito dopo ?) ; in secondo luogo, delle Norme referendarie , ormai inadeguate ai tempi.
Da una parte, quindi, è d’obbligo l’accertamento di responsabilità, per lo spreco di denaro pubblico, dall’altra resta, perentorio, il fatto che il Referendum (così com’è ), è morto e sepolto.
Ormai tutti, eccetto i nostri “onorevoli”, hanno capito che il Quorum non si raggiungerà mai più.
E’ necessaria una riforma dell’istituto referendario, ancor prima dello svolgimento del prossimo Referendum sul Piano Paesaggistico regionale, per il quale sono state già raccolte, le firme necessarie.

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