Proverò a spiegare l’enorme quantità di terra che si rinviene intorno ai nuraghi, soprattutto complessi, e che molti attribuiscono a uno spaventoso, quanto improbabile, “tsunami”.
La torre centrale di un nuraghe ha un volume di circa 1500÷2000 metri cubi, tutto compreso. Le torri intorno sono più piccole, ma il loro volume supera sempre il migliaio di metri cubi.
Il nuraghe S’Urachi, per esempio, è costituito da ben 15÷16 torri, che mediamente assommano a circa 15÷16000 metri cubi di sassi .... e terra !
Perché i vuoti tra le pietre erano riempiti di terra.
Ora, i vuoti tra pietre di quelle dimensioni sono circa un quarto del volume totale, cioé circa 4000 metri cubi : 400 camion pieni di terra, da oltre 200 quintali ciascuno !
Una quantità di terra impressionante, che era stata portata in alto, a mano, e che ora è sparsa intorno alle rovine di S’Urachi, e di tutti gli altri nuraghi dell’Isola.
Nei nuraghi monotorre, invece, non si rinviene questo fenomeno, perché il volume di terra è molto inferiore. Qualche volta, la terra è stata erosa dal vento e soprattutto dalla pioggia, e dilavata nei secoli. Ma, anche qui, esistono molti nuraghi seminterrati.
La terra nei Nuraghi aveva molte funzioni utili :
1) aumentava la stabilità delle pietre e della muratura a secco ( un po’ come la malta, oggi ).
2) Impediva che nei vuoti tra le pietre si insediassero animaletti di ogni sorta ( soprattutto topi, che prediligono il calore dei muri a secco ).
3) Aumentava l’impermeabilizzazione del muro, impedendo all’acqua piovana di penetrare nel nuraghe.
4) Contribuiva all’isolamento termico.
5) Impediva gli spifferi del vento.
Inoltre la terra, sia a S’Urachi, che a Barumini - come dicono le indagini stratigrafiche - copre strati romani : quindi è di epoche successive.
Se consideriamo anche, che la Sardegna, fino al ‘700 non ha mai superato i 300.000 abitanti, si può ipotizzare che lo smantellamento della maggior parte dei Nuraghi sia avvenuto negli ultimi 300 anni, quando con l’aumento della popolazione, è cresciuta la necessità di nuove case.
Per S’Urachi, può essere successo questo : gli abitanti del vicino paese di S. Vero Milis hanno usato le pietre del nuraghe per costruire le case.
Smantellando il nuraghe, insieme alle pietre cadeva anche la terra, che si è accumulata alla base. Una parte è stata perfino riutilizzata, per costruire mattoni, setacciandola e accumulando sassi e soprattutto cocci, nella discarica, trovata durante gli scavi.
mercoledì 20 febbraio 2008
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1 commento:
meno male che me lo avete spiegato. Non volevo credere alla teoria dello tzunami per spiegare l'abbandono dei nuraghi e altre situazioni che ultimamente girano sempre di più.
A volte infatti la novità fantasiosa è più creduta della verità semplice. mario1492@libero.it
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