venerdì 9 novembre 2007

Monte Baranta : funzione.

E’ pensabile che sulla sommità della collina soffiasse un vento freddo e impetuoso, nei mesi invernali (Maestrale, da N-W ) : sia la “Muraglia” che il “Recinto-torre”, servivano egregiamente come riparo, per la vita nel villaggio.
L’altezza di 3 metri, o poco più, era ideale : la popolazione poteva uscire, spostarsi tra le capanne, lavorare all’aperto, senza essere esposta al vento gelido del Nord.

Anche il fuoco proveniva più frequentemente da N-W , e il villaggio era più riparato.
Dal “Recinto-torre” si poteva sorvegliare, durante l’estate, tutta la vallata a Sud, a Est, e a Ovest, e dare l’allarme alla popolazione.
Dalla “Muraglia” era visibile tutto il lato N-W. Dal Nord, il fuoco non sarebbe sceso, perché difficilmente si propaga in discesa.

Non era una struttura difensiva, per la guerra.
L’ipotesi “fortezza” è assai inconsistente : con le formidabili capacità costruttive che avevano, i popoli preistorici della Sardegna avrebbero potuto innalzare una muraglia più alta, ma soprattutto, che circondasse tutto il villaggio, come le mura di una città : invece, il villaggio era “aperto” da tre lati ; la muraglia, alta appena tre metri, era facilmente scalabile : perciò, assolutamente indifendibile.

E poi, da chi bisognava difendersi ? Ripeterò, fino alla noia, che la Sardegna è un’isola, e che nel 2500 a.C. non si navigava, nel Mediterraneo occidentale. Quindi, niente nemici dal mare.

Ma non c’era da difendersi nemmeno dai “vicini” : in quell’epoca, la popolazione della Sardegna era scarsa.  E semmai, si era solidali con gli abitanti dei villaggi vicini.
Inoltre, il cosiddetto “spalto”, presente in ambedue le costruzioni, non permetteva di colpire i nemici, alla base del muro, perché da lì, non si riusciva neanche a “vederli”. Evidentemente, doveva servire ad altro !

Da quella posizione si poteva controllare il fuoco, in lontananza : lo si scopriva, da qualsiasi direzione, molte ore prima del suo arrivo. La popolazione, avvisata tempestivamente, avrebbe avuto tutto il tempo per mettersi in salvo, all’interno dei “recinti”.

La porta W , del Recinto-torre, è risultata chiusa con la muratura, fin dall’epoca prenuragica : il vano risultante, veniva utilizzato come riparo. I proto-nuraghi, o i nuraghi a corridoio, saranno costruiti successivamente, con la stessa tecnica.

Muraglia, come riparo dal Maestrale.
Ci si può riparare dal vento e dal freddo, costruendo il villaggio in un pianoro a fondovalle. Allora, perché lo costruivano in collina, o su una sella, in luoghi esposti al vento ?
Innanzitutto, per il particolare microclima della sella, che garantiva una maggiore salubrità dell’aria, più secca e ventilata e, anche, con maggiore soleggiamento.
Anche meno insetti e parassiti, veicoli di malattie infettive, soprattutto per i bambini.
Se il Recinto-torre è il precursore del Nuraghe, allora le sue caratteristiche sono, in embrione, tutte quelle dei “fratelli” successivi.
In particolare, la posizione dominante : vede ed è visto (funzione Torre ).
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