Stanno già nascendo in Sardegna, realtà imprenditoriali con il fotovoltaico.
In questo campo, infatti, ci sono possibilità di occupazione e lavoro molto più ampie rispetto all’eolico. Mentre quest’ultimo può triplicare i bilanci dei Comuni piccoli e medi, consentendo una ricaduta occupazionale indiretta, il fotovoltaico necessita per la realizzazione e manutenzione degli impianti, di un maggior apporto di mano d’opera, creando occupazione diretta.
Il fotovoltaico è un’energia più diffusa nel territorio, ha bisogno di superfici maggiori, ma può essere realizzato a vantaggio diretto dell’utente finale ( proprietario dell’impianto ).
Non basta incentivare : va reso obbligatorio sulle nuove costruzioni e sui tetti ristrutturati ; sulle coperture dei capannoni industriali e commerciali ( esposti a sud, sud-est e sud-ovest ) ; come copertura di parcheggi, e in generale, su tutte le superfici inutilizzate che possono essere coperte senza danno.
Obbligatorietà, in cambio dei contributi statali e regionali.
C’è ancora scarsa conoscenza sia dei vantaggi, sia della possibilità di accedere ai contributi di legge. Molti non sanno che le banche erogano mutui, rimborsabili con la vendita dell’energia elettrica prodotta. Il cittadino non deve anticipare nemmeno …. una lira !
Banche e imprese, ormai, sono collegate. Rivolgendosi alla banca, spesso, si viene messi in contatto con le imprese che sollevano il Cittadino da ogni incombenza : il tetto fotovoltaico viene consegnato “chiavi in mano” e con le pratiche burocratiche completamente espletate.
La Regione Sardegna eroga anche un contributo, a fondo perduto, del 20%, rendendo l’investimento ancora più appetibile.
Questo è un momento favorevole : credo che le occasioni vadano colte nel momento più propizio. Questa è, secondo me, un'opportunità da non mancare.
giovedì 15 novembre 2007
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