lunedì 2 aprile 2007

Ciò che conta è il PIL.

Ogni tanto transennano una parte della città, o qualche via, per fare dei lavori. Il cittadino si chiede perché, dato che due anni prima hanno scavato nello stesso posto. E così, ancora, qualche anno addietro.
La risposta è nel PIL.
Ciò che conta è il PIL,ci raccontano.
Per cercare di capire meglio, il PIL è la somma del reddito prodotto dall’impresa che esegue i lavori, che so, del nuovo impianto di illuminazione, ma anche di quello dell’impresa che scava e che demolisce la strada, e di quella che ripristina l’asfalto.
Due anni dopo, per l’impianto idrico colabrodo, si riscava, si ridemolisce, si rifà l’asfalto. E così via : si demolisce e si ricostruisce per l’impianto elettrico, per quello telefonico, per l’impianto fognario, per il gas, ecc.
Ma non sarebbe meglio, si chiede il cittadino con molto buon senso, sfasciare la via una volta soltanto e mettere TUTTI gli impianti ?
Si eviterebbero ripetuti disagi e ingorghi di traffico,
ma soprattutto costerebbe 10 volte di meno.
Ma il PIL sarebbe basso, che figura ci farebbero i nostri governanti ?
Perché più si demolisce, più aumenta il PIL.
Sembra così che la nazione sia più ricca e prosperosa, invece è solo stupida.
E’ vero che il PIL è più elevato, ma noi non siamo più ricchi : perché metà e oltre del nostro reddito va a finanziare lavori inutili ( come le ripetute demolizioni di prima ).

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