Se i Nuraghi fossero orientati verso il sole che sorge o che tramonta ai solstizi, la direzione della porta d’ingresso sarebbe stata molto precisa e uguale per tutti : chi dice che un certo Nuraghe è orientato, non dice il vero. Perché è certo che, su ottomila Nuraghi, tutti con l’ingresso ( a caso, e variabile ) verso S÷S-E, qualcuno che sia orientato perfettamente con il sole che sorge, c’è sicuramente.
Dice il prof. G. Manca : “Visto il numero elevato di Nuraghi, è molto più difficile che succeda il contrario !”
Inoltre, se fosse vero, ci sarebbero Nuraghi con la porta d’ingresso orientata a N÷W, visto che la direzione è la stessa (sole che tramonta al solstizio estivo) : invece non ci sono !
Ma, soprattutto, hanno un orientamento diverso l’uno dall’altro : purché verso sud-est. Né si può dire che non sapevano contare, che non sapevano dove sorge il sole, o che l’errore è dovuto alla mancanza del navigatore satellitare !
I Nuraghi non sono orientati astronomicamente, perché non c’era alcun interesse ad orientarli.
Invece, sono orientati con il vento, che non ha una direzione precisa : hanno solo la porta in direzione riparata, visto che mancavano le guarnizioni per sigillarla.
Avere la porta orientata a N÷W d’inverno, con il maestrale che soffia e penetra fin nei più remoti angoli del Nuraghe, significa prendersi una bronco-polmonite al giorno !
Con l’ingresso riparato e orientato a S-E, poteva entrare solo lo scirocco, notoriamente caldo.
Inoltre, come si trova un Nuraghe orientato verso il sorgere del sole al solstizio, se ne trova anche qualcuno orientato verso Sirio, qualcun altro verso la polare.
Altri, e sono più di 3.000, sono perfettamente orientati verso La Mecca : forse erano Musulmani e non lo sapevano !
E’ innata la tendenza dell’uomo, in Sardegna, di orientare le capanne, le case, gli stazzi, e perfino le chiese, come sono orientati i Nuraghi : l’uscio è sempre rivolto a SUD-EST, anche quando i campi da coltivare sono alle spalle, in direzione opposta.
In secondo ordine, le porte dei nuraghi erano orientate a S-E, per veder nascere il giorno. I Nuragici non avevano la sveglia, e anche il gallo era poco affidabile : la loro vita si doveva svolgere dall’alba al tramonto, per questioni di “luce”.
Perciò era di fondamentale importanza, soprattutto nei mesi invernali, riuscire a scorgere i primi bagliori del giorno. I Nuraghi erano bui e senza finestre : l’apertura a S-E era la migliore per vedere il cielo rischiararsi, all’alba.
La finestrella sopra la porta d’ingresso, era ideale per scorgere le prime luci dell’alba.
Come ha dimostrato F. Laner, nel suo libro “Accabadora”, l’apertura posta sopra all’architrave, non è una “finestrella di scarico”, perché non è necessaria quella funzione.
Essa, invece, potrebbe avere avuto altri scopi.
In tutte le case, fino al secolo scorso, sopra la porta d’ingresso era ricavata un’apertura, che aveva una duplice funzione : serviva per illuminare il corridoio ( o l'ambiente retrostante ), e per arieggiarlo, quando la porta era chiusa.
Nei Nuraghi, potrebbe essere un indizio della presenza di una porta di legno, che chiudeva l’ingresso durante la notte. Porta che serviva come riparo per il freddo, e impediva agli animali di fuggire.
lunedì 10 marzo 2008
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