lunedì 31 agosto 2009

Gas e sicurezza.

Il gas è presente, da sempre ormai, in tutte le nostre case.
Metano o GPL, ci permette di cucinare, di riscaldare l’acqua, di alimentare l’impianto di riscaldamento.
Durante la combustione la fiamma azzurra, per bruciare correttamente e produrre energia, ha bisogno di ossigeno : se questo è sufficiente, si produce CO2, se l’ossigeno è scarso ( mancanza di ricambio d’aria ), si produce CO, monossido di carbonio, un gas inodore e incolore, nocivo per la salute e, a volte, letale.
Se un tubo perde, il gas può riempire la casa e saltiamo in aria con tutto il condominio.
Perciò, nonostante la sua grande utilità, può rappresentare un pericolo molto serio per le persone e per le abitazioni.
Alcuni accorgimenti possono aumentare la nostra sicurezza e ci permettono di vivere più tranquilli.
Vediamo che cosa possiamo fare.

1. Tutti gli impianti e il montaggio delle apparecchiature devono essere realizzati da personale qualificato. L’impresa deve rilasciare, a fine lavori, un certificato di conformità, a garanzia del lavoro eseguito a regola d’arte.

2. Il contatore, esterno all’appartamento, ( di solito sul balcone ) deve avere un rubinetto, per chiudere il gas in caso di assenza prolungata ( vacanze, viaggi, ecc.).

3. Anche la caldaia per il riscaldamento e l’acqua calda sanitaria, dovrebbe essere posizionata all’esterno ( sul balcone ).
Nel caso sia ancora interna all’appartamento, dovrebbe essere il modello “a camera stagna” ( prende aria dall’esterno e scarica i fumi sempre all’esterno ).
Ci sono contributi statali del 55% per la sostituzione del vecchio modello. E’ consigliabile acquistare una “caldaia a condensazione”, che permette un risparmio sui consumi.

4. In ogni caso, per ottenere un’adeguata combustione del gas, anche dei fornelli di cucina, si consiglia di lasciare una finestrella sempre aperta. Si ricorda che è obbligatoria, per legge, una presa d’aria di dimensioni adeguate.

5. Sia la caldaia che i fornelli di cucina dovrebbero essere dotati di un’elettrovalvola, che chiude il gas in caso di spegnimento accidentale della fiamma.

6. Un’altra fonte di pericolosità ( il punto più debole ) è il fornello della cucina :
a) dovrebbe essere presente un rubinetto, da aprire e chiudere ogni volta che si usa il gas. Sempre.
b) Il tubo di collegamento tra l’impianto ( o la bombola ) e il fornello può essere costituito da un tubo di gomma, che invecchia e deve essere sostituito ogni 5 anni.
Dietro ai forni a incasso, il tubo deve essere in rame o in acciaio inox.

7. Se siamo particolarmente distratti, se gli apparecchi sono di vecchio tipo, ( oppure, se abbiamo tendenze suicide ....), o comunque per maggior sicurezza, si può istallare un rilevatore di perdita di gas, con elettrovalvola che chiude automaticamente il rubinetto esterno !

8. Nel caso di caldaia interna, di vecchio tipo, è consigliabile istallare anche un rilevatore di CO.

Esagerato ?
Non si scherza con la vita !

E poi, settembre è un ottimo mese per fare questi controlli di sicurezza sugli impianti del gas.

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