“Un bel dì vedremo
levarsi un fil di fumo .....”
recita soave Cio Cio San in “Madama Butterfly”.
Soltanto che qui non si tratta di una nave che arriva all’orizzonte, ma è la Sardegna che brucia.
C’è sempre un filo di fumo, da qualche parte. Ogni sera e ogni mattina, l’odore “buono” del fumo mi arriva alle narici : è un vizio culturale, un retaggio ancestrale, che sopravvive contro ogni “scintilla” della ragione : molti non resistono, neppure il giorno di Ferragosto, e bruciano le sterpaglie o i rovi, per una sciocca mania dell’ordine, pensando di non essere visti, o che il loro focherello possa essere facilmente controllato.
Ma basta un po’ di Maestrale o di Libeccio ( oggi, anche .... una telefonata ), perché la giornata già torrida dell’estate mediterranea, si infiammi inesorabilmente !
Il fumo nero, sempre precede e sopravanza il fuoco.
E’ un altro lembo di verde che viene incenerito.
La stupidità non ha mai fine.
venerdì 7 agosto 2009
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