Non bisogna tutelare le banche, ma i Risparmiatori e i Cittadini, che sono le uniche vittime della crisi economica in atto nel Mondo.
E non bisogna “salvare le banche”, soprattutto, facendo sborsare miliardi allo Stato ( ai Cittadini ) perché sarebbe un’ingiustizia ancora più grande.
Infatti, così si farebbe pagare alla collettività ( tutta ) gli “errori” della speculazione internazionale, con la scusa del salvataggio dei depositi e degli investimenti dei Cittadini.
Invece, basterebbe cambiare le regole, tutelando pienamente gli Utenti che si rivolgono alle banche. Per esempio, facendo sì che le banche siano assicurate, non per un importo limitato ( come si fa oggi, per favorirle ), ma per la totalità dei soldi che i Cittadini affidano loro.
In ogni caso il rafforzamento delle Norme sulle garanzie e sul controllo dei rischi dovrebbe essere attuato in un quadro internazionale.
UBS, la maggiore banca svizzera ha, da mesi, cambiato strada ( e indicato la via a chi vuole capire ) : riduzione dell’ investment banking e ritorno a fare la banca tradizionale. Si prende atto che il modello creato da Wall Street si è rotto, e che per uscire dalla profonda crisi in atto non c’è altra strategia.
I risultati già si vedono.
E tutto ciò, senza interventi “salvifichi” dello Stato ( con i soldi dei Contribuenti !), come si sta cercando di fare in USA ( e forse anche in Italia ).
venerdì 3 ottobre 2008
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