venerdì 29 giugno 2018

Coprifuoco.


Il termine nasce nel Medioevo quando veniva imposto, per legge, di spegnere o coprire con la cenere qualsiasi fuoco, al fine di prevenire gli incendi, molto comuni e pericolosi.
La popolazione veniva avvertita con il suono delle campane : tutto doveva essere spento, anche lumi o lucerne.
Gli incendi erano diffusi e molto pericolosi.
Alcune volte, essi arsero per giorni e giorni, senza poter essere domati. Celebre quello del Settecento che arse per 15 giorni continui, e Sassari fu ricoperta di cenere”.
Perfino nella "Carta de Logu" del Giudicato di Arborea c'erano molti capitoli dedicati all' "ordinamentos de fogu", ( dal XLV al XLIX ), contenenti fra l'altro, il divieto di bruciare le stoppie prima dell' otto settembre : " chi est a die octo de Capudanni".
Oggi, invece, si possono bruciare le stoppie con il permesso della forestale : siamo tornati indietro, con le leggi favorevoli agli incendiari.

Il fuoco, d’estate, non deve essere acceso. Mai.

A Ferragosto, dalla mia terrazza ho visto (quasi ogni anno) anche cinque fuochi accesi contemporaneamente, di mattina, per bruciare sterpaglie.
Un vicino, che non viene mai in campagna, arriva sempre e soltanto il 15 agosto a mezzogiorno, per accendere il falò, anche con il vento.
Nei giorni normali c’è sempre qualche filo di fumo che si alza, vicino alle case : ma non per fare un sano arrosto alla griglia, ma per bruciare ramaglie !
Perché non arriva la forestale per multare questi incoscienti ?
Un elicottero della forestale dovrebbe intervenire tempestivamente e, anche per evitare a questa gente un colpo di calore, portarli subito … al fresco!

Nessun commento: