lunedì 12 ottobre 2009

Aglio.

1. L’aglio.

L’aglio, allium sativum, è una pianta che tutti conoscono e che, esclusi pochi eletti, adoperiamo da sempre in cucina.
Chi non ha mai mangiato gli spaghetti “aglio, olio e peperoncino”? Oppure il “pesto alla genovese”? O l’ineguagliabile “bruschetta”, fatta con l’olio novello ?
L’aglio entra in una miriade di ricette, cotto o crudo, direi in tutte le salse.
Nonostante la sua ampia diffusione ( anche geografica ), vi siete mai chiesti perché è così capillarmente presente nell’alimentazione umana ?
Eppure, alcuni non lo digeriscono, altri lo trovano repellente, e per tutti, gli effluvi aromatici sono “socialmente” da evitare.

La risposta, secondo me, sta nel fatto che l’aglio è ( ma, soprattutto, è stato ) una panacea per tutti i mali. Oggi lo è molto meno, ma la tradizione resta ben radicata nel gusto culinario.


2. La storia.

Originario dell’Asia Centrale, si è diffuso rapidamente in tutto il mondo.
Gli Egizi lo ritenevano una pianta sacra, i Greci lo usavano per combattere ogni morbo, i Romani lo avevano consacrato a Marte, ed era simbolo di forza e vigore.
Plinio il Vecchio, lo riteneva efficace contro asma e allergie ( Th1 ), emorroidi ( antinfiammatorio ), e vermi ( antibiotico ).
Nel Medioevo era l’unico rimedio efficace contro la peste.
In molte civiltà l’aglio acquistò poteri magici e diabolici, scacciava il malocchio e teneva lontani persino i vampiri !

3. Proprietà curative dell’aglio.

Oggi la ricerca scientifica, ha confermato tutte le proprietà benefiche dell’aglio, spiegandone le modalità d’azione e dimostrandone la validità.
La sostanza più attiva, tra le tante contenute nel prezioso bulbo, è l’allicina : un composto che si forma per reazione chimica tra l’allisina e l’allinasi, due sostanze contenute separatamente nello spicchio, e che entrano in contatto fra loro soltanto quando l’aglio viene tagliato ( ed è responsabile del forte odore ) o per effetto dei succhi gastrici.
La cottura, invece, distrugge l’allinasi : per questo, è fondamentale che l’aglio venga consumato crudo.
La dose quotidiana può essere uno spicchio grande ( o due piccoli ), schiacciato o tritato, e inghiottito con un bicchiere d’acqua. Prima di cena e, soprattutto, lontano .... dai rapporti interpersonali !
Inoltre, non è vero che non è digeribile : al contrario, aiuta la motilità intestinale e stimola la digestione.

Continua.

1 commento:

SANDRO PIRAS ha detto...

E' un ottimo antipertensivo!!
nella medicina popolare veniva usato contro i "vermi" però a parte le sue proprietà diciamo medicamentose in cucina viene usato perchè insaporisce i cibi. Pensa all'agliata, pensa alle salsicce senza aglio!!!ciao Sandro