venerdì 9 ottobre 2009

6. Conclusioni.

La forma delle lucerne si è evoluta nel tempo : da tonda, che era inizialmente, si è trasformata in ovale sempre più allungato, per motivi funzionali.
Osservando le lucerne in terracotta del nuraghe Su Mulinu, si può comprendere come in Sardegna fosse la foggia ovale ( a barchetta ), la forma più diffusa per le lucerne in età nuragica.
La lucerna, con la forma “a navicella”, del contenitore per l’olio, è rimasta inalterata fino ai nostri giorni : se guardiamo il cruscotto delle automobili di oggi, la spia dell’olio è una simpatica lucerna-navicella.

Ora, io faccio una domanda agli archeologi : quali sono gli elementi sicuramente naviformi, presenti sui bronzetti, che hanno fatto loro concludere che fossero navicelle ?

In ogni caso, se sono barchette non spetta a me dirlo, ma sicuramente non sono modellini di barche che navigavano.
Non solo, ma è anche evidente che gli artigiani nuragici non hanno voluto costruire barchette, altrimenti “qualcosa” di una barca ce l’avrebbero messa !
Di conseguenza (ed è la mia opinione ), erano soltanto lucerne.

“Non è che, affascinati dalla bellezza delle “navicelle nuragiche”, gli archeologi hanno trascurato di porsi le domande fondamentali .... “ F. Lo Schiavo (La battaglia del Mare Sardonio ).


Grazie dell’attenzione.

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2 commenti:

Stfn Ttt Frng ha detto...

Ti dico una sola cosa: anche se alcuni elementi fossero dei lucernai (e bada che non tutti hanno le caratteristiche che descrivi, o hanno un albero con un anello etc o addirittura un "grosso manico") sarebbe comunque la prova di una grande influenza marinaresca in quella cultura che adornava i suoi ambienti con oggetti con forma d'imbarcazioni. Perchè non è che sono passati dalla forma tonda, che poteva essere decorata ma senza tutte quelle paranoie che tu stesso hai elencato per farle stare in equilibrio, a quella di barca senza motivo. Ti ricordo che ancore nuragiche sono state ritrovate in tutto il mediterraneo ed alcune avevano masse incredibili anche più di 100 kg. Quando dicono che erano grandi dai 15 ai 40 metri è anche in virtù della proporzione del peso e delle dimensioni delle ancore ritrovate. E' normale che siano degli oggetti domestici o dei soprammobili, sai che scoperta sono piccoli, ma se io vedo un telefono a forma di macchina e riconosco che è una macchina è ovvio che SO che chi l'ha fatto conosceva una macchina e quanto meno quella simile a quella che lui riproduce a telefono!

Cubala ha detto...

Veramente esistono tanti elementi che rimandono alle barche, gli scalmi, soprattutto presenti in quelle piatte senza albero, ma anche in altre (vedi quella di Narbolia), L'albero ha sicuramente una coffa in vari esemplari, come quella della collezione Burowski. Le costolature , la ruota di prua e poppa in evidenza in diversi esemplari (Costa Nighedda, Monte Vetrano, Lago Trasimeno).