C’è un’altra legge, stavolta nazionale, che è possibile utilizzare per l’ambiente della Sardegna : ed è la legge 113 del 1992.
Questa legge prevede che i Comuni debbano obbligatoriamente piantare un albero per ogni nuovo nato e scrivere sul certificato di nascita il sito dove è stato piantato.
Ma la legge non prevede alcuna sanzione per i Comuni inadempienti, per cui è rimasta, quasi sempre, lettera morta. I Comuni che la applicano sono una ( lodevole ) minoranza.
In Italia si fanno, spesso, operazioni di facciata e di propaganda politica, come questa. Fare una legge, senza prevedere il finanziamento ( garantito e ripetuto nel tempo ), significa fare ... una promessa elettorale !
Tutti gli alberi nascono da soli, dai semi caduti sotto le piante adulte ( almeno finché qualche zelante impiegato regionale non passi a bruciare il sottobosco , con la scusa di prevenire gli incendi estivi .... ).
Ogni alberello può essere prelevato a ottobre e trapiantato a dimora nel posto prescelto. Oppure può essere trasferito in un vasetto, in attesa di trovargli un sito definitivo, o un amico appassionato.
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