martedì 8 aprile 2008

I marciapiedi.

Il nome spiega a che cosa servivano, quando sono stati inventati. Ma ormai è solo un significato da ricerca etimologica.
Oggi servono a tutto, tranne all’uso per cui sono stati costruiti. Eppure i marciapiedi sono gli organi vitali di una Città : insieme ai portici, alle piazze, ai giardini pubblici, caratterizzano una Città.
Dovrebbero permettere, almeno, il passaggio di due persone affiancate, che camminano conversando. Oppure l’incrocio, sempre di due persone, senza che una sia costretta a scendere in strada. Ma la sicurezza dei pedoni, a chi interessa ?
Ogni giorno vengono investiti 60 pedoni.
Sono 21.000 quelli feriti e 800 i morti, ogni anno.

Provate a camminare su un marciapiede : fatevi una bella passeggiata con il vostro partner, oppure con un amico ( con la carrozzina e i bambini, ormai è proibito, di fatto ). Se parliamo, dobbiamo farlo in fila indiana, facendo lo slalom tra gli ostacoli, messi lì apposta per farci sbattere i pedoni distratti ( gli incidenti, in città, succedono sempre qui : al pronto soccorso, dicono le statistiche, sono al primo posto quelli che sbattono contro un palo, telefonando ).
Il Comune, infatti, ci pianta gli alberi, ci mette i segnali stradali, ci incastra i pali dei lampioni, ci ritaglia lo spazio per i cassonetti.
Ma non sui bordi, no : sempre nel mezzo!
Dove sono un po’ più larghi, un bar ci piazza i tavoli all’aperto, o le aiuole con le piante ).
Ovunque, le automobili ci parcheggiano.

“Venite : fatevi una bella passeggiata in città !”
“ Venite : riappropriatevi della vostra Città !”

Grazie, signor Sindaco, sarà per un’altra volta ....

Nessun commento: