Negli ultimi giorni di novembre dello scorso anno, una piccola estate di S. Martino mi ha permesso di visitare i miei alveari.
Ho ritirato l’ultimo miele autunnale ed ho predisposto gli alveari per la breve stagione invernale della nostra Isola : la Sardegna.
Infatti, già verso la fine di gennaio, le api hanno iniziato il nuovo sviluppo, insieme al mandorlo in fiore. Quest’anno, c’era anche una copiosa fioritura di rosmarino, che solitamente dura tutto l’inverno, e una eccezionale ( perché con due mesi di ritardo ) fioritura dell’alaterno.
Il clima tiepido e molte belle giornate di febbraio hanno fatto il resto : infatti, pur non essendo ancora finito il mese di marzo, ho già quadruplicato la famigliole di api. Alcune stanno addirittura riempiendo il melario e, se “il buongiorno si vede dal mattino”, sarà un’altra ottima annata.
La stagione scorsa, infatti, è stata assai propizia, direi anche eccezionale. Ogni alveare ha prodotto una quantità di ottimo miele almeno doppia rispetto alla media.
Nessuna morìa, o scomparsa di api, ma alveari stracolmi di laboriosi insetti.
E’ la piena conferma ( ormai sono 5 anni ) della bontà del mio metodo di allevamento.
E’ vero che ho sperimentato soltanto con i miei alveari, e che le mie api vivono in una zona incontaminata ( come è, d'altronde, quasi tutta la Sardegna ), ma sono convinto che sia la strada giusta. (continua)
mercoledì 30 marzo 2011
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1 commento:
Ottima notizia.Posso stare tranquilla!
Ciao ciao
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