venerdì 12 marzo 2010

I costi del nucleare.

I costi del KWH nucleare sono superiori al carbone, al metano e all’eolico : questa è una valutazione fatta dal MIT ( Massachussetts Institute of Technology ) e pubblicata sulla rivista “Le Scienze”, notoriamente filonucleare da sempre.

I costi di costruzione di una centrale, invece, sono stimati generalmente dalle imprese che producono energia, e sono (2008) :
ENEL = 1800÷2000 euro per KW di potenza
EON (Porto Torres) = 3150÷3750 euro “ “ “
Impresa USA = 5300 euro “ “ “

Come vedete i prezzi sono un rebus.
In ogni caso, e secondo me, la stima più affidabile è quella USA, perché laggiù il mercato elettrico è veramente privatizzato e non possono barare.
E poi in Finlandia, dove è in costruzione una centrale uguale alle nostre, il costo della stessa sta raggiungendo i 7 (sette) miliardi di euro ( se basteranno ... ).

Da uno studio del governo francese risulta che il costo di costruzione rappresenta soltanto il 25% del costo totale. Il costo di gestione sarebbe del 43%, e quello di smantellamento del 32% . Quest’ultimo, quindi, superiore al costo di costruzione.
In Gran Bretagna, dove hanno 19 centrali nucleari, è stata prevista dal Parlamento ( sempre per lo smantellamento ) una spesa complessiva di 104 ( centoquattro ) miliardi di euro. Circa 5 miliardi per ogni centrale.
L’informazione, evidentemente, non rientra nel programma nucleare !

La lettura di questo studio di Legambiente può risultare interessante.



Siete sempre convinti che le centrali nucleari ci facciano risparmiare ?

Quando comincerà la costruzione della prima centrale italiana, il costo avrà raggiunto e superato i 10 miliardi di euro, ciascuna. Poiché questo rappresenta solo un quarto del costo totale, ogni centrale ci verrà a costare ben 40 miliardi di euro !
Quattro centrali ( quelle previste inizialmente ), 160 miliardi di euro.
Questo è il costo del nucleare.

Ma non è tutto : non si è tenuto conto del costo legato all’inquinamento, alla sorveglianza militare ( della centrale, dei trasporti dell’uranio, delle scorie ), al rischio incidenti.
Inoltre, non abbiamo risolto il problema delle scorie radioattive, che nessuno vuole e che non si sa come smaltire.
E per ultimo, ma è la cosa più importante, in democrazia si chiede ai cittadini se le vogliono, visti i problemi che comportano, e si rispetta la volontà della gente.

Che è contraria per il 75%.

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