giovedì 4 aprile 2019

Capanna delle riunioni.


Viene chiamata così una capanna, spesso più grande delle altre, con un sedile alla base del muro circolare. Si trova in molti villaggi nuragici. Al centro c'è, quasi sempre, un focolare.
Chi ci si riuniva ?
Secondo l'archeologia ufficiale, ci si riunivano i capi del villaggio, o di tutto il circondario.
Può darsi, due÷tre volte all'anno. Ma per il resto del tempo era sicuramente adibita ad altro.
Nel periodo nuragico si viveva e si lavorava all'aperto. Ma quando pioveva, o d'inverno con il freddo, lavorare all'aperto era impossibile.
Allora gli abitanti del villaggio si ritrovavano tutti nella “capanna delle riunioni”. Al centro, un bel fuoco acceso riscaldava l'ambiente e lo illuminava : tutt'intorno, sedute, le persone lavoravano e socializzavano.
Era un laboratorio comune, dove si potevano fare lavori comuni, oppure personali. Tessevano, cucivano stoffe e abiti, intrecciavano cesti e recipienti di ogni genere.
Si chiacchierava, si spettegolava, si raccontavano storie, si cantava sempre, canti di festa e licenziosi. Ci si divertiva.
Si insegnava ai bambini, che imparavano lavorando e giocando.
Come in tutte le Civiltà, antiche e moderne, di tutto il mondo.

Nelle Marche, nel 2016 c'è stato il terremoto. Un anno dopo, gli abitanti rimasti nei paesi-villaggi sono andati ad abitare nelle casette-capanne di legno, predisposte dal governo. Ma era già arrivato il freddo e la gente intristiva nelle baracche, piccole e anguste : molte le persone sole, molte le famiglie con solo due o tre componenti. Tutti sentivano il bisogno di socializzare, parlare con i compaesani, ritrovarsi insieme in un luogo spazioso.
E hanno chiesto una "capanna delle riunioni"! 
Un capannone per stare insieme, per giocare a carte, per fare lavori di artigianato al coperto, per non sentirsi soli.
Ecco l'importanza e la funzione della Capanna delle riunioni nel villaggio nuragico.


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