venerdì 21 dicembre 2018

Rotazione della Terra.


Oggi è il Solstizio d'inverno, il giorno più corto dell'anno.
Quale giorno migliore per parlare del fatto che la durata del giorno terrestre (24 ore) si allunga sempre di più ?

Infatti, la velocità di rotazione della Terra, intorno al proprio asse, diminuisce nel tempo, a causa principalmente dell'attrito di marea.
Ma ci sono anche altri fattori che rallentano la Terra, la quale gira (e girerà) sempre più lentamente.
Di conseguenza la durata del giorno cresce, di circa 2 millesimi di secondo al secolo.
Può sembrare poco (ci vogliono 500 secoli per aumentare di un secondo ; un milione di anni per aumentare di 20 secondi).
Ma se, rispetto a un secolo fa, il giorno dura 24 ore e 2 millesimi di secondo, ogni giorno che passa si accumula questo ritardo per cui, dopo 500 giorni circa, la Terra ritarda di 1 secondo. Se immaginiamo di osservare una stella con un cannocchiale, dopo 500 giorni esatti la stella risulta spostata verso ovest e abbiamo bisogno di un secondo in più per vederla di nuovo, nella medesima posizione.
Per questo, ogni anno e mezzo circa, gli astronomi fermano gli orologi atomici per 1 secondo, per aspettare la Terra che gira più lentamente. (*)
Finalmente, quelli che arrivano perennemente in ritardo, potranno tirare un sospiro di sollievo...

Ci sono altri fattori, oltre alle maree che fanno rallentare la Terra, anche se influiscono meno. Pensate a una ballerina che ruota su se stessa : se allarga le braccia rallenta, se le alza in alto avvicinandole all'asse, la sua velocità di rotazione aumenta vertiginosamente. Alla Terra succede lo stesso : quando costruiamo un grattacielo (allarghiamo le braccia...) la velocità di rotazione della Terra rallenta. Lo stesso avviene se costruiamo una città, una diga in montagna e creiamo un lago pieno d'acqua, la velocità rallenta un pochino, e così via. Ancora, se piantiamo una foresta di alberi, se estraiamo petrolio, ecc. ecc.

Buone Feste a tutti !

(*) All'età di 90 anni, anche noi avremo vissuto un minuto di più !


sabato 15 dicembre 2018

Piantare alberi in Sardegna.


L'epoca di messa a dimora degli alberi, in Sardegna, è molto importante. Questo perché le piogge sono scarse e concentrate nel periodo invernale.
Da qui la necessità di sfruttare al massimo la terra umida, prima della lunga siccità estiva che condiziona l'attecchimento delle giovani piantine.

Il periodo migliore, sulla base della mia lunga esperienza, è il seguente :
a) nel mese di ottobre, per tutti i sempreverdi.
Dopo le prime piogge autunnali, il terreno rimane sempre fresco e umido, fino all'estate successiva.
Le giovani piantine hanno tutto il tempo di sviluppare un ottimo apparato radicale.
L'irrigazione estiva (necessaria, forse, soltanto il primo anno) è dannosa, se non copiosa e regolare!

b) prima decade di dicembre, per i fruttiferi e le piante a foglie caduche. 
In questo periodo i vivai sono forniti di tutto.
Questi alberi vanno irrigati sempre regolarmente, durante l'estate e negli anni successivi.
Particolarmente sensibili agli squilibri idrici sono gli agrumi, i kaki e i kiwi.
Le viti, invece, dopo il primo anno non vanno più irrigate, altrimenti si favoriscono le malattie fungine.

c) Prima decade di gennaio, per le talee di piante legnose e semilegnose ( fichi, viti, rose, rosmarino, ecc.)
Le talee di fichi e viti devono essere lunghe 40÷50 cm ; vanno interrate per 4/5 della loro lunghezza. Lasciare fuori terra solo una gemma o due.
Le talee di rosmarino, invece, possono essere di 10÷12 cm e interrate a metà. Piantarne lunghe file, sia per le api e sia perché fioriscono dall'autunno alla primavera.