Sorge sulla riva destra del fiume
Coghinas, a pochi metri dall’acqua.
E’ una struttura quadrangolare :
insieme ad altre due o tre rappresenta l’eccezione rispetto alle
costruzioni preistoriche sarde, tutte circolari.
Rimane in piedi soltanto il lato
situato più a monte, con l’ingresso principale, e pochi resti dei
due muri laterali.
Forse, doveva continuare anche a
valle, a formare una costruzione quadrangolare chiusa, con un
probabile soppalco e coperta da una struttura in legno. Restano, come
indizi, una scala a lato dell’ingresso principale, che
conduce a un ripiano sulla muratura : questo poteva servire da
appoggio per le travi lignee e, forse, poteva continuare lungo tutto
il perimetro.
Ipotesi verosimile, perché il resto
della struttura potrebbe essere stato spazzato via dalle piene
eccezionali del fiume che nel tratto interessato avrebbero potuto
essere veramente disastrose.
Una delle pareti laterali termina con
un taglio netto : forse, è ciò che resta di un secondo ingresso
(come a M. Baranta), che avrebbe avuto una
funzione importante : essendo in basso e più vicino al fiume, poteva
servire per arrivare più comodamente all’acqua, senza essere
costretti a fare un lungo giro.
(Molti rilievi e disegni
pubblicati nei libri di archeologia sono sbagliati, come anche molti
di quelli che riguardano M. Baranta : forse, il disegnatore ha usato
i negativi delle foto, per fare disegni più aderenti al vero,
senza accorgersi che erano … a rovescio !)
La Muraglia si raggiunge facilmente
parcheggiando lungo la strada SS. 127, un centinaio di metri oltre
la cantoniera Coghinas, verso Perfugas.
Si scende fino al ponte ferroviario, attraversando un prato.
Il meraviglioso ponte è uno spettacolo
di per sé : rivestito in pietra trachitica rossa è un esempio per i
“costruttori” moderni.
Si attraversa il ponte e si scende
immediatamente, a destra, verso il fiume : seguendo l’acquedotto,
la Muraglia è ad una cinquantina di metri.
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