lunedì 27 giugno 2011

Eucalipti in Sardegna.




L’Eucalipto è un albero sempreverde, che appartiene alla famiglia delle Mirtacee ( che comprende anche il Mirto, il Callistemon, la Melaleuca, per citare le specie più conosciute).
Originario dell’Australia, è stato introdotto recentemente in Europa. In Sardegna è stato utilizzato soprattutto come frangivento nelle aree di bonifica : è molto comune, per esempio, nelle zone di S. Maria La Palma, a Sassari, e ad Arborea, ad Oristano, dove è stato piantato ai primi del Novecento.
Oltre alla capacità di alleviare i danni alle colture provocati dal maestrale, con le sue radici succhia acqua in profondità, contribuendo a risanare, da zanzare e malaria, le zone paludose dove è stato piantato.
Pur essendo una specie nuova, si è adattato molto bene al clima dell’Isola, diventando una presenza familiare, anche se talvolta discussa.

E’ un albero a rapida crescita ( 2÷3 metri all’anno ), quindi produce notevoli quantità di legname, molto adatto alla produzione di carta e cellulosa in genere.
E’ ceduo : significa che una volta tagliato ricaccia rapidamente nuove piantine dal ceppo, aumentando la sua già notevole resistenza al fuoco.
E’ sempreverde, adatto al clima caldo e arido della Sardegna, dove resiste anche alla siccità più estrema.
Si adatta anche ai terreni a rischio desertificazione, arrestando il declino dei suoli.
Produce fiori molto profumati, intorno al mese di luglio ( alcune varietà a settembre÷ottobre ), contribuendo alla produzione di una notevole quantità di miele uniflorale, molto pregiato.
Dalle foglie si estrae l’eucaliptolo, un olio essenziale benefico per le affezioni dell’apparato respiratorio.

Secondo me, i vantaggi sono molto superiori alle sue qualità negative, per cui andrebbe diffuso con più convinzione.
Non è adatto ad essere piantato in boschi, ma può servire a formare filari compatti, lungo i confini dei campi e ai bordi dei pascoli.
Gli alberi isolati sono maestosi.

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