giovedì 24 dicembre 2009

sabato 19 dicembre 2009

Effetto serra ?

E’ saltato l’accordo sul Clima, a Copenhagen.

Per forza !
Da una settimana ormai, nella città danese, la temperatura percepita oscilla tra i - 10 °C e i - 20 °C.

Col freddo che hanno sentito in questi giorni, i delegati non hanno trovato il coraggio di spendere soldi per diminuire ancora la temperatura ....

Avrebbero dovuto fare il vertice .... d’estate !

domenica 6 dicembre 2009

Sardegna nucleare.

La Sardegna può essere scelta come “candidata ideale” per le centrali nucleari, perché è una Regione “debole”.

Mi spiego :
1) E’ un’isola, quindi non si devono interpellare le regioni confinanti ( primo fattore di debolezza ).

2) Gli abitanti sono pochi : è più facile convincere poche persone.

3) E’ stata messa alla prova con le recenti elezioni, e si è scoperto che è possibile raggirare gli elettori con una facilità disarmante !

4) Obbiettivamente non ci sono ragioni tecniche per opporsi : non è una regione sismica ; è geologicamente stabile ; ci sono miniere abbandonate e servitù militari, dove stivare le scorie radioattive ; ci sono pochi abitanti da evacuare in caso di incidente grave.
Teoricamente, si potrebbero mettere, non quattro, ma cento centrali nucleari, lungo le coste !

5) C’è una legge nazionale ( legge 23/05/2008 n. 90 ) che impedisce di protestare, e anche di segnalare dove verranno messe le centrali, pena l’arresto !

6) La scelta dell’Isola esclude dalla protesta tutti gli italiani della penisola : chi verrà, così lontano, per manifestare e per protestare insieme a noi ?

7) Nell’ultimo anno, i nostri “amministratori”, hanno tolto alla Sardegna tutto : ci stanno smantellando, per ridurci alla fame e alla disperazione.
Per poterci ricattare.
Dicendo : “Ci vuole energia a basso costo (!) per poter conservare la produzione dell’alluminio, l’occupazione, ecc.
Quindi, voi accettate le centrali nucleari e noi, in cambio, vi promettiamo ...."

La Sardegna è sola contro il governo.

giovedì 3 dicembre 2009

Vaccinazioni.

L’ influenza suina ha fatto circa 70 morti, in oltre sette mesi. In un anno, se ne possono stimare, al massimo 150.
Anche se, andando a verificare, pare che nessuno sia morto a causa dell’influenza.
E allora, perché dobbiamo vaccinarci ?
E soprattutto, perché dobbiamo vaccinare i nostri bambini ?

In Italia, muoiono circa 1.500 persone all’anno, a causa degli incidenti sul lavoro : forse, ci vorrebbe un vaccino, contro il lavoro ....

Muoiono ancora, circa 15.000 persone all’anno per errori medici, o legati al dis-Servizio Sanitario Nazionale( secondo i medici, diretti interessati ). Invece, sarebbero circa 50.000, secondo Assinform.
Con inoltre, ben 320.000 persone che subiscono danni alla salute.

Una domanda tendenziosa : perché non vengono pubblicati, ogni giorno ?

Sono trecento volte più letali dell’influenza !

Qui sì, che ci vorrebbe un vaccino ....


Buona salute a tutti.

martedì 1 dicembre 2009

Ritorno al nucleare ?

Il Senato ha dato il via libero definitivo al disegno di legge n. 1195-B, recante disposizioni in merito al ritorno del nucleare in Italia.
Entro sei mesi, il governo stabilirà i criteri per la scelta dei siti dove verranno costruite le prime nuove ( meglio obsolete !) centrali nucleari.
I siti individuati potranno essere dichiarati “aree di interesse strategico nazionale”, e come tali soggetti a speciali forme di vigilanza ( siti militarizzati, in base all’art. 2 della legge 23 maggio 2008 n. 90 ) .... per la tutela della salute della popolazione e dell’ambiente ( ma allora c’è pericolo ?).

Si possono fare alcune osservazioni :
1. La volontà degli italiani conta .... meno di zero !
Il nucleare è stato rifiutato con uno storico referendum. Ancora oggi, la maggioranza degli italiani è contraria al nucleare : ma per chi ci governa, non siamo Cittadini, a cui si dovrebbe chiedere il parere, ma sudditi che devono soltanto obbedire.
2. “Ai residenti nel territorio circostante il sito, saranno riconosciuti benefici diretti, con oneri a carico delle imprese” ( che ovviamente li scaricheranno nelle bollette ).
Sarebbe come chiedere a me, che abito al centro di una città, di tenere in casa una bomba nucleare : mi beneficeranno con cento milioni di euro, ed io accetterò con gioia. Poi con tutti i soldi mi trasferisco all’estero. La bomba, ovviamente, non me la faranno portare ....
Ma che diranno gli altri cittadini ?
Oppure, ai miei vicini di casa, la cosa non interessa ? Ma a loro non verrà chiesto, se la vogliono !
In ogni caso, non potranno protestare, o verranno arrestati in base art. 2 della legge 23 maggio 2008 n. 90.

3. “Sarà realizzata una opportuna campagna di informazione alla popolazione italiana sull’energia nucleare, con particolare riferimento alla sua sicurezza e alla sua economicità” ( sic !).
Saranno solo bugie, perché il nucleare costa il triplo ed è sicuro come ...Chernobyl ( i reattori sono dello stesso tipo ) !

martedì 17 novembre 2009

Vaccino per tutti ?

In Italia, fino ad oggi, si sono ammalati di influenza A-H1N1, quasi due milioni di persone, in prevalenza bambini.
Tutti guariti e tutti .... vaccinati !
Perché, chi si è ammalato, ora è immune.

Invece sono stati vaccinati ( con un vaccino preparato in fretta e poco sicuro ), soltanto, o poco più di, centomila persone. Il vaccino impiegherà quindici giorni prima di essere pienamente efficace.
Ma fra quindici giorni, l’influenza sarà già finita !
Infatti, è stato già raggiunto il picco e nei prossimi giorni, inesorabilmente, i contagi inizieranno a diminuire, fino a scomparire.
Invece continua, imperterrita, la campagna di vaccinazione.
Non so se sia ignoranza o malafede, da parte del vice-ministro della Salute e dei suoi collaboratori : in ambedue i casi, sarebbe meglio dare le dimissioni.
Perché ormai, il vaccino non serve più.
E per l’anno prossimo non serve neppure : il virus dell’influenza cambia ogni anno, e ci vorrà un vaccino diverso.
Cosa ci facciamo con 48 milioni di dosi di vaccino, ordinate e, forse, già pagate ?

Se servisse, ci vorrebbe un vaccino contro chi dovrebbe salvaguardare la nostra salute, e non le tasche senza fondo delle multinazionali del farmaco !
Chi ci pagherà i danni ?
Ma la cosa più grave è che i Cittadini hanno perso la fiducia nelle istituzioni : a forza di gridare “al lupo al lupo”, la prossima volta nessuno li ascolterà !
E gli “esperti” sapevano da mesi che cosa sarebbe successo, visto che era già accaduto nei paesi australi !

Buona salute a tutti.

lunedì 9 novembre 2009

Il Nuraghe Bioclimatico.

E’ stato appena pubblicato un libro : “ Il Nuraghe Bioclimatico”, scritto da Marco Sanna, ingegnere.

Si sa che la variabilità del clima, le stagioni, l’alternarsi del giorno e della notte, fanno cambiare la temperatura esterna di un luogo, ogni giorno.
Ma cosa succede dentro un Nuraghe ?
L’autore del libro ha predisposto un modello matematico per verificare le caratteristiche termiche che si realizzano all’interno della camera del Nuraghe, durante tutto l’arco dell’anno.
Ha trovato dei risultati che, per i non addetti ai lavori ( ma, forse e soprattutto, per gli “addetti” ai lavori ), sono inequivocabili e, per alcuni versi, sorprendenti.

All’interno delle possenti mura, la temperatura media annuale, è risultata superiore ai 16 °C , oscillando ( con il nuraghe vuoto ) tra gli 11 °C a marzo (dopo i freddi di gennaio e febbraio ), e i 22 °C a settembre ( quando, d’estate, la temperatura esterna supera i 30°C ).
Praticamente, all’interno del Nuraghe, la temperatura resta costante, potendo variare di appena 1 °C , nell’arco di un intero mese !

Se poi nel Nuraghe ci andassero, per ipotesi, a dormire delle persone, con il loro metabolismo la temperatura salirebbe anche di un paio di gradi : oltre 13 °C, a marzo, mentre per tutto il resto dell’inverno, la temperatura sarebbe stata superiore ai 15 °C,
Il posto ideale, insomma, per dormire senza temere raffreddori e bronco-polmoniti ; protetti dalla pioggia e dal Maestrale, ma soprattutto dal freddo dell’inverno.
E senza la necessità di accendere il fuoco.
Oggi, per ottenere lo stesso risultato, è necessario avere un impianto di riscaldamento-condizionamento, sempre in funzione, e spendere migliaia di euro all’anno.
Questo perché le nostre case non sono isolate termicamente, come lo erano i Nuraghi.

Questo libro rappresenta un contributo scientifico rilevante verso una migliore comprensione del “mistero” dei Nuraghi.

venerdì 6 novembre 2009

I ravanelli "rossi".

Ormai lo sanno tutti : dobbiamo mangiare, ogni giorno, cinque porzioni di frutta e verdura, per mantenerci in buona salute.
Oggi, questi consigli non bastano più : le cinque porzioni, dicono, devono essere di cinque colori diversi. Perché il colore è la spia del contenuto : per esempio, nell’uva rossa e nel vino rosso, c’è il resveratrolo ; nei pomodori c’è il licopene. Ambedue, potenti antiossidanti che combattono i radicali liberi.
Altri frutti rossi ( dicono ) sono : l’anguria, le fragole, le ciliegie, e i .... ravanelli !
Sono anni che lo dicono ( e lo scrivono ), tutti : medici e nutrizionisti, dietologi e giornalisti.
E’ ora di dire basta !
Oggi, a tavola, con 4 amici come testimoni, abbiamo mangiato un piatto di ravanelli rossi. Questi, sono ortaggi che crescono sottoterra ( sono radici ) : perciò, armati di coltello, li abbiamo sbucciati e mangiati. Erano bianchi, di un bianco candido, come la neve !
Ma come ? E il resveratrolo ?
Che tristezza. In questo "mondo televisivo" e del “copia e incolla”, nessuno si ferma più a riflettere, sulla realtà delle cose.
L’importante è apparire.

martedì 13 ottobre 2009

4. Aglio : proprietà.

a) Antibiotiche : l’allicina è un antibiotico naturale, sicuramente a spettro più ampio degli antibiotici di sintesi. Si diffonde in tutto l’organismo e nei polmoni, associando all’attività antibatterica, anche un’azione espettorante e antiasmatica. Agisce contro i funghi e facilita la guarigione dalla candidosi.

b) Antinfiammatorie : interviene in tutti i processi in cui è implicata l’infiammazione, dall’Alzheimer ai dolori reumatici.

c) E’ un potente antiossidante, combatte efficacemente i radicali liberi, che intervengono pesantemente nel processo di invecchiamento e nelle malattie.


e) Antipertensivo e anticoagulante : l’aglio abbassa la pressione arteriosa ( oltre il 10%) e previene il rischio di trombosi, aumentando la fluidità del sangue.

f) Combatte efficacemente il colesterolo e ne riduce l’accumulo nelle arterie, prevenendo l’aterosclerosi.

g) Mantiene elastiche le arterie e fa bene al cuore ( effetto calcio-antagonista ). L’azione dell’aglio su cuore e arterie si esplica riducendo l’accumulo di calcio in questi organi, e mantenendone l’elasticità più a lungo.

Come a dire, più lo mandi giù e più ti tira su !



Controindicazioni ed effetti collaterali.

L'aglio passa nel latte materno, alterandone il gusto.
In alcuni soggetti sensibili, può instaurare una fastidiosa sensazione sulla bocca dello stomaco.
La lunga tradizione di consumo ne ha, comunque, evidenziato l’assoluta sicurezza.

lunedì 12 ottobre 2009

Aglio.

1. L’aglio.

L’aglio, allium sativum, è una pianta che tutti conoscono e che, esclusi pochi eletti, adoperiamo da sempre in cucina.
Chi non ha mai mangiato gli spaghetti “aglio, olio e peperoncino”? Oppure il “pesto alla genovese”? O l’ineguagliabile “bruschetta”, fatta con l’olio novello ?
L’aglio entra in una miriade di ricette, cotto o crudo, direi in tutte le salse.
Nonostante la sua ampia diffusione ( anche geografica ), vi siete mai chiesti perché è così capillarmente presente nell’alimentazione umana ?
Eppure, alcuni non lo digeriscono, altri lo trovano repellente, e per tutti, gli effluvi aromatici sono “socialmente” da evitare.

La risposta, secondo me, sta nel fatto che l’aglio è ( ma, soprattutto, è stato ) una panacea per tutti i mali. Oggi lo è molto meno, ma la tradizione resta ben radicata nel gusto culinario.


2. La storia.

Originario dell’Asia Centrale, si è diffuso rapidamente in tutto il mondo.
Gli Egizi lo ritenevano una pianta sacra, i Greci lo usavano per combattere ogni morbo, i Romani lo avevano consacrato a Marte, ed era simbolo di forza e vigore.
Plinio il Vecchio, lo riteneva efficace contro asma e allergie ( Th1 ), emorroidi ( antinfiammatorio ), e vermi ( antibiotico ).
Nel Medioevo era l’unico rimedio efficace contro la peste.
In molte civiltà l’aglio acquistò poteri magici e diabolici, scacciava il malocchio e teneva lontani persino i vampiri !

3. Proprietà curative dell’aglio.

Oggi la ricerca scientifica, ha confermato tutte le proprietà benefiche dell’aglio, spiegandone le modalità d’azione e dimostrandone la validità.
La sostanza più attiva, tra le tante contenute nel prezioso bulbo, è l’allicina : un composto che si forma per reazione chimica tra l’allisina e l’allinasi, due sostanze contenute separatamente nello spicchio, e che entrano in contatto fra loro soltanto quando l’aglio viene tagliato ( ed è responsabile del forte odore ) o per effetto dei succhi gastrici.
La cottura, invece, distrugge l’allinasi : per questo, è fondamentale che l’aglio venga consumato crudo.
La dose quotidiana può essere uno spicchio grande ( o due piccoli ), schiacciato o tritato, e inghiottito con un bicchiere d’acqua. Prima di cena e, soprattutto, lontano .... dai rapporti interpersonali !
Inoltre, non è vero che non è digeribile : al contrario, aiuta la motilità intestinale e stimola la digestione.

Continua.

sabato 10 ottobre 2009

Belle notizie.

Il Nobel per la Pace a Barack Obama !

Finalmente, una bella notizia.

venerdì 9 ottobre 2009

Le "navicelle" nuragiche.

Ho letto, recentemente, il bellissimo libro di A. Depalmas : “Le navicelle di bronzo della Sardegna nuragica”. Ed. Gasperini, 2005.
E’ la ricerca più completa ed equilibrata che ho trovato, nella quale viene descritta e illustrata tutta la notevole produzione bronzistica sarda, sul tema delle “navicelle” nuragiche.
Sono bronzetti di pregevole fattura, preziosi per l’epoca in cui vennero realizzati ( prima metà del I Millennio a.C. ), e con caratteristiche uniche in tutto il Mediterraneo.
Sono bronzetti catalogati dall’archeologia ufficiale come “navicelle” e, ripeto, con caratteristiche uniche, non somiglianti ad alcuna delle navi conosciute all’epoca, e quindi interpretate come modelli di “navi nuragiche” e “sicuro indizio di navigazione nuragica”.

Le ho studiate attentamente, anche se da profano, per cui mi si perdonerà qualche imprecisione.

Queste sono le mie considerazioni :

1. Modelli di navi ?

2. Il ponte e l’albero.

3. Studio funzionale per l’albero.

4. La protome e la prua.

5. Lo scafo e l’equilibrio.

6. Conclusioni.

( Continua ...)

6. Conclusioni.

La forma delle lucerne si è evoluta nel tempo : da tonda, che era inizialmente, si è trasformata in ovale sempre più allungato, per motivi funzionali.
Osservando le lucerne in terracotta del nuraghe Su Mulinu, si può comprendere come in Sardegna fosse la foggia ovale ( a barchetta ), la forma più diffusa per le lucerne in età nuragica.
La lucerna, con la forma “a navicella”, del contenitore per l’olio, è rimasta inalterata fino ai nostri giorni : se guardiamo il cruscotto delle automobili di oggi, la spia dell’olio è una simpatica lucerna-navicella.

Ora, io faccio una domanda agli archeologi : quali sono gli elementi sicuramente naviformi, presenti sui bronzetti, che hanno fatto loro concludere che fossero navicelle ?

In ogni caso, se sono barchette non spetta a me dirlo, ma sicuramente non sono modellini di barche che navigavano.
Non solo, ma è anche evidente che gli artigiani nuragici non hanno voluto costruire barchette, altrimenti “qualcosa” di una barca ce l’avrebbero messa !
Di conseguenza (ed è la mia opinione ), erano soltanto lucerne.

“Non è che, affascinati dalla bellezza delle “navicelle nuragiche”, gli archeologi hanno trascurato di porsi le domande fondamentali .... “ F. Lo Schiavo (La battaglia del Mare Sardonio ).


Grazie dell’attenzione.

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giovedì 8 ottobre 2009

5.Lo scafo e l'equilibrio.

Lo scafo.
Lo scafo possiede una forma ovale e allungata, evoluzione della forma rotonda, perché sicuramente più funzionale ( sia come lucerna, sia come barca ).
Ci sono i “peducci”, per poterlo appoggiare su un piano, e il beccuccio per lo stoppino.
I bronzetti, secondo me, non hanno alcuna caratteristica di “nave”. Unica eccezione è la forma dello “scafo”, che ricorda una barchetta, ma che è, nello stesso tempo, funzionale come contenitore di olio per la lucerna.
I bronzetti hanno, dello scafo, solo caratteristiche negative : fondo piatto, mancanza assoluta di collegamenti trasversali di rinforzo delle pareti. Questo significa che potrebbero essere soltanto barchette piccole o piccolissime, adatte solo per la navigazione in acque interne, tipo stagni, ecc. Altrimenti non resisterebbero alla forza delle onde.

Solo la spinta dell’acqua sulle pareti dello scafo vale :
- 5 quintali al metro, per un metro di altezza.
- 20 quintali al metro, per due metri di altezza.
- 80 quintali al metro, per quattro metri di altezza.
E senza considerare le sollecitazioni dinamiche, che possono aumentare anche del 50% la spinta sul fasciame.

Appare chiara, quindi, la funzione del ponte di una nave. E senza ponte, la fiancata si sfascia.


Equilibrio.
La fusione dei vari pezzi e il loro assemblaggio, non comportavano automaticamente un assetto orizzontale stabile : tale risultato veniva raggiunto saldando, qua e là, un volatile ( le colombelle ) o altri animali, che permettevano di equilibrare il tutto e che avevano anche una funzione simbolica e artistica.
La lucerna si trova in equilibrio ( oltre che appoggiata su un piano ), soltanto quando è appesa : l’anello è, perciò, posizionato verso la protome, più pesante .
Se, invece, fosse un modello di nave, andrebbe a picco come se fosse di ... bronzo !
Tutto il peso, infatti, della protome e dell’albero, sarebbe squilibrato da una parte.



Continua.

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lunedì 5 ottobre 2009

Piove, governo ladro !

Come dice Wikipedia, l'espressione "Piove, governo ladro!" è usata come bonaria parodia degli slogan contro il governo e in generale contro il potere costituito, colpevole di tutti i mali possibili e quindi anche di far piovere.

Si sa che, in ogni regione, ci sono zone soggette ad alluvioni, a frane e smottamenti, a mareggiate o terremoti.
Ma poiché lo sanno tutti, dovrebbe essere più facile prevenire.
E’ compito dei singoli, nel loro piccolo, agire con attenzione ; e dei nostri amministratori, a un livello più esteso, pianificare il territorio : dei Comuni, delle Regioni, e dello Stato.

Nessuno dovrebbe, mai più, essere sommerso dalle alluvioni, o morire per i terremoti.

In Italia è sempre colpa degli altri, quasi sempre del ... buon Dio !
Si fa qualcosa solo quando succedono grandi tragedie : interventi tampone, qua e là, senza una programmazione. Il territorio è abbandonato a se stesso, gente compresa.
La Protezione Civile arriva sempre il giorno dopo.


Quando si realizza un’opera qualsiasi, una casa, una strada, una fabbrica, ecc.), si dovrebbe avere una Carta del Rischio idro-geologico.
Non uno studio ponderoso di diecimila pagine, illeggibile, costoso e, sostanzialmente inutile, ma una semplice carta geografica, dove il territorio comunale ( e regionale ) è diviso in due parti : qui si può costruire e qui NO.
Una normativa semplice, ma soprattutto, fatta rispettare.

Una carta, per la prevenzione.

E la responsabilità, civile e penale, per chi ci amministra !

giovedì 1 ottobre 2009

Sabato 3 ottobre.

Sabato 03 ottobre sarà un giorno importante per l’Italia : a Roma si terrà una manifestazione nazionale per la libertà d’informazione.
Ma, forse, è più esatto dire per la libertà.

Comunicare liberamente il proprio pensiero è un diritto fondamentale dell’uomo.
E noi, piano piano, lo stiamo perdendo.

Ogni giorno assistiamo a continui attacchi alla libertà di stampa, alla Costituzione, ad altri diritti fondamentali.
Vogliamo avere il diritto di parlare, di essere ascoltati, di essere informati.

La conoscenza è la base di ogni scelta democratica.

Se l’informazione è parziale, si può soltanto assentire, acclamare, ed essere asserviti.

ADERISCI anche tu, partecipando alla manifestazione.


Difendiamo la libertà.

domenica 27 settembre 2009

Alluvioni in Sardegna.

Arriva settembre e comincia a piovere.
Ma, invece di ringraziare “sorella acqua”, come faceva S. Francesco ( e come dovrebbero fare tutti, ma soprattutto i sardi ), si parla solo di “calamità naturali”.
Mai di prevenzione e responsabilità.

La pioggia di settembre, soprattutto nella nostra Isola, porta un mare di benefici : si lavano le strade e le campagne, e tutto diventa più pulito e più bello ; la vendemmia, con i grappoli lavati dai pesticidi, diventa più sana e più profumata ; cresce l’erba per i pastori ; finisce la stagione degli incendi ; si iniziano a riempire i laghi-serbatoi, per il prossimo anno, ...

Quando masse d’aria fredda affluiscono nel Mediterraneo ( a settembre-ottobre ), trovano il mare ancora molto caldo : l’elevata differenza termica fa sì che si creino perturbazioni molto intense, a volte violente, che portano molta acqua concentrata in poco tempo.
E’ così dalla notte dei tempi.
Per merito delle alluvioni periodiche sono nate e cresciute le più grandi Civiltà del passato : l’Egitto – si dice – era un “dono del Nilo”, perché le alluvioni portavano limo e concimavano le terre coltivate. In Mesopotamia, che significa letteralmente “in mezzo ai fiumi”, il terreno era più fertile e più facilmente coltivabile : qui è nata l'agricoltura.

Oggi, invece, sempre più spesso diventiamo un popolo di alluvionati.
Ma non è colpa del tempo !


Una volta, nelle pianure “alluvionali”, l’uomo costruiva le sue case sulle palafitte ; ora, nel letto dei fiumi ci facciamo i seminterrati !

Di chi è la responsabilità ?

giovedì 24 settembre 2009

4. La protome e la prua.

La protome.
Ha una funzione decorativa, oltre a servire come manico per la lucerna.
Generalmente è sproporzionata rispetto al resto del bronzo, ma soltanto per assolvere egregiamente alla funzione di “manico”. Non sarebbe possibile prendere la lucerna con una protome più piccola ....
Qualcuno ha voluto “calcolare” le dimensioni della “nave nuragica”, proporzionandola agli animali presenti sulle fiancate : in particolare, il carro con i buoi del bronzetto trovato a Crotone. Credo che, se si considerano le navicelle come modelli, la proporzionalità vada estesa a tutti i reperti. Per rispondere con un esempio di pari valore, si potrebbe dire che se la proporzione si fa con la protome, le “navi” verrebbero lunghe non più di uno o due metri !
( Per inciso, i volatili presenti sulla stessa lucerna hanno dimensioni pari ai buoi : ciò dimostra che la proporzione è sbagliata ).
Che fosse un manico lo dimostrano anche le numerosissime lucerne di terracotta trovate nel nuraghe Su Mulinu, che sono costituite solo da uno “scafo” per l’olio, e dalla protome-manico. Nelle lucerne di bronzo, in più, c’è solo il sistema di sospensione.
E poi, che necessità c’era di costruire una protome gigantesca, che rischiava di mandare a picco la “navicella”, se non per fare un comodissimo manico per la lucerna ?

La prua.


Perché la protome è a prua e non a poppa ? Da che cosa si distingue la prua ?
Vorrei sbagliarmi, ma la protome è posizionata, secondo me, a poppa ( se fosse una “navicella” ).
Ne sono fermamente convinto, ma vorrei che qualcuno mi dimostrasse il contrario.
Normalmente prua e poppa sono indistinguibili. Da un confronto (improprio) con le barche attuali, la protrome sembrerebbe posizionata a poppa, perché la forma della prua è generalmente più aguzza.
Quello, però, che mi ha convinto di più, è la famosa “navicella” ( tav. 28 – Depalmas ) con una coppia di buoi aggiogati, e con un Nuragico che, reggendo le corna del bue come un timone, guarda fiero e maestoso, davanti a sé.

Non certo, indietro !


Continua.

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martedì 22 settembre 2009

Pace.

Ieri, 21 settembre 2009, è stata la Giornata Internazionale
per la Pace
nel Mondo.

Pochi ne hanno parlato, come se fosse una cosa scontata.
Invece, no !
La Pace è una conquista, che si deve rafforzare ogni giorno. Con i comportamenti, in primo luogo. Poi contribuendo a creare quella cultura della Pace senza la quale, non potrebbe esistere nessuna Civiltà.

Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama ha avviato un percorso graduale verso la Pace nel mondo : ha abbandonato lo "scudo spaziale", in Europa ; mentre, poco tempo fa, aveva fatto un accordo con la Russia per ridurre gli arsenali atomici : anche se ciò non basta, è pur sempre un primo passo nella direzione giusta.

Gli oltre 60 anni di pace nel mondo occidentale, hanno portato un livello di benessere mai raggiunto prima : non bisogna dimenticarsene !


L'art. 11 della nostra Costituzione sottolinea che l’Italia ripudia la guerra, come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.
Parliamone con tutti, soprattutto con i giovani e nelle scuole.

Alcune amministrazioni hanno proclamato una settimana intera per la pace.

Ogni giorno è buono per parlare di Pace.

PS.
Ieri è stata anche la Giornata Mondiale per l’Alzheimer : forse, per non dimenticare !

martedì 15 settembre 2009

3. Studio funzionale per "l'albero".

Le lucerne, infatti, contengono l’olio : quindi devono rimanere orizzontali sia quando sono vuote (se sta per finire l’olio ), sia quando sono piene.
Questo è molto difficile da realizzare per le lucerne con l’anello basso : infatti, tutte queste lucerne sono dotate anche di piedi, per poterle poggiare su un piano.
Per essere appese, hanno bisogno di almeno 2÷3 catenelle.
Questo perché le lucerne non sono simmetriche : infatti, la “protome”, grossa e pesante, aveva costretto gli artigiani nuragici a spostare l’anello di sospensione verso la protome stessa : ma così, quando si riempiva di olio il contenitore ( lo scafo ) la lucerna si poteva rovesciare.
Pare ne sappia qualcosa il prof. Lilliu ....

Presto, però, gli artigiani nuragici capiscono che, se vogliono appenderle, devono abbassare il baricentro, in modo che le lucerne restino stabili in ogni condizione (cioè, sia quando sono piene, sia quando sono vuote ).
Ottengono questo risultato saldando un prolungamento all’anello, dapprima sopra il “ponte”, successivamente o in alternativa, saldando il cilindretto ( “l’albero” ) direttamente sul fondo dello scafo. Queste lucerne sono prive di piedi e potevano essere appese tranquillamente, senza alcun problema di equilibrio.

Per capire, se non si hanno sufficienti cognizioni di statica, si può fare un piccolo esperimento : io l’ho fatto con un piccone, perché vivo in campagna. Ma si può fare con due pezzi di legno, disposti a T rovesciata.
Si prende il piccone, senza manico : si lega al centro con lo spago e si appende.
Il piccone sta in equilibrio, ma basta un piccolo peso da un lato, e il piccone si rovescia.
Ci si infila il manico e si appende, in alto ( piantando un chiodo sulla sommità del manico e piegandolo ad anello ). Stavolta possiamo caricare, su un lato del piccone, tutto il peso che vogliamo : resta perfettamente stabile e orizzontale.

Perché il baricentro si è abbassato.

Questa è la funzione dell’albero delle lucerne, che non è “l’albero” di una nave.



Continua.

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lunedì 14 settembre 2009

2. Il ponte e l'albero.

Il ponte.
Come viene impropriamente chiamato l’arco metallico che sostiene l’anello di sospensione.
Il “ponte” dovrebbe essere orizzontale, per contrastare la spinta del mare sulle fiancate. Invece è arcuato : perché ?
La forma arcuata non consente la funzione di rinforzo delle pareti ( quando parlerò dello scafo, si capirà meglio ) ; quindi, serve soltanto per sostenere l’anello. Ma, contemporaneamente, ne alza la posizione : ciò è indicativo della necessità di abbassare il baricentro della “lucerna”, per aumentarne la stabilità.
Dalle foto riportate sul libro, si vede benissimo la funzione del “ponte”, sempre alto e curvo, qualche volta, addirittura verso l’esterno.
Niente a che vedere con il ponte di una nave : l’avrebbero fatto orizzontale !
La funzione del “ponte” è, quindi, soltanto quella di sostenere l’anello di sospensione collocato sulla sommità di esso. Questo anello è presente su tutti i bronzetti : ciò indica, inequivocabilmente, la necessità di appendere la “lucerna”.
Lucerna che è stata sicuramente appesa, per decenni o per secoli : infatti, tutti gli anelli sono profondamente consumati, in alto.


L’albero.
Più dell’ 80% delle “navicelle” possiede un elemento “a ponte”, su cui è stato fissato l’ anello per appenderle.
La parte restante è costituita da una quota sempre con il “ponte”, al di sopra del quale è stato fissato un “prolungamento”, che termina con l’anello.
L’ultima percentuale è dotata di “albero” .
Ma non è un albero !
E’ semplicemente un sistema per garantire la stabilità della lucerna, quando è appesa.

Infatti, aggiungendo un prolungamento all’anello di sospensione, il baricentro si abbassa e la stabilità aumenta.

Studio funzionale per “l’albero”.

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venerdì 11 settembre 2009

1. Modelli di navi ?

Anna Depalmas dice, nel suo libro :
“ Un modello è, per definizione, una riproduzione in scala ridotta di qualcosa esistente nella realtà in dimensioni maggiori. Esso ....
......
Nel secondo caso, invece, la rappresentazione potrà essere sintetica e il richiamo al modello reale sarà fornito anche solo attraverso pochi elementi ... sufficientemente caratterizzanti e significativi.”

Dice, ancora :
“Nell’antichità ( come in realtà anche oggi ) la produzione di un oggetto non è mai casuale, né per ciò che concerne la forma, né per quanto riguarda la funzione.”

Sono state proprio queste parole (che rispecchiano anche la mia opinione ), che mi hanno portato a fare alcune riflessioni.

Un modello dovrebbe contenere, quindi, alcuni degli elementi che caratterizzano la nave : lo scafo, l’albero e le vele, il ponte, la protome, i remi, il timone, ecc. E cioè, elementi di galleggiamento, di propulsione e di governo.
Ci sono alcuni di questi elementi, nei bronzetti che stiamo esaminando ?

Secondo me, la risposta è no.

Altri studiosi sostengono che le “navicelle” non somigliano a nessuna delle navi esistenti all’epoca : né greche, né fenicie, né cipriote, né altre. Sono diverse.
Credo che la somiglianza non ci sia, proprio perché non sono barchette.
Mi spiego.

1) Non ci sono, né vele, né remi. Ma forse non erano necessari : infatti, andavano .... a petrolio !
O, forse, i Nuragici non sapevano come fare una vela ? Ci sono bronzetti di pastori e guerrieri con bellissimi mantelli : quindi, rappresentare la stoffa non era un problema.
Se non ci sono, vuol dire che non servivano per realizzare il bronzetto.

2) Non ci sono i banchi per i rematori e non c’è nemmeno il timone.

Mancano, quindi, gli organi di propulsione e di governo.

Se erano barche, non potevano navigare.


2. Il ponte e l'albero.


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lunedì 31 agosto 2009

Gas e sicurezza.

Il gas è presente, da sempre ormai, in tutte le nostre case.
Metano o GPL, ci permette di cucinare, di riscaldare l’acqua, di alimentare l’impianto di riscaldamento.
Durante la combustione la fiamma azzurra, per bruciare correttamente e produrre energia, ha bisogno di ossigeno : se questo è sufficiente, si produce CO2, se l’ossigeno è scarso ( mancanza di ricambio d’aria ), si produce CO, monossido di carbonio, un gas inodore e incolore, nocivo per la salute e, a volte, letale.
Se un tubo perde, il gas può riempire la casa e saltiamo in aria con tutto il condominio.
Perciò, nonostante la sua grande utilità, può rappresentare un pericolo molto serio per le persone e per le abitazioni.
Alcuni accorgimenti possono aumentare la nostra sicurezza e ci permettono di vivere più tranquilli.
Vediamo che cosa possiamo fare.

1. Tutti gli impianti e il montaggio delle apparecchiature devono essere realizzati da personale qualificato. L’impresa deve rilasciare, a fine lavori, un certificato di conformità, a garanzia del lavoro eseguito a regola d’arte.

2. Il contatore, esterno all’appartamento, ( di solito sul balcone ) deve avere un rubinetto, per chiudere il gas in caso di assenza prolungata ( vacanze, viaggi, ecc.).

3. Anche la caldaia per il riscaldamento e l’acqua calda sanitaria, dovrebbe essere posizionata all’esterno ( sul balcone ).
Nel caso sia ancora interna all’appartamento, dovrebbe essere il modello “a camera stagna” ( prende aria dall’esterno e scarica i fumi sempre all’esterno ).
Ci sono contributi statali del 55% per la sostituzione del vecchio modello. E’ consigliabile acquistare una “caldaia a condensazione”, che permette un risparmio sui consumi.

4. In ogni caso, per ottenere un’adeguata combustione del gas, anche dei fornelli di cucina, si consiglia di lasciare una finestrella sempre aperta. Si ricorda che è obbligatoria, per legge, una presa d’aria di dimensioni adeguate.

5. Sia la caldaia che i fornelli di cucina dovrebbero essere dotati di un’elettrovalvola, che chiude il gas in caso di spegnimento accidentale della fiamma.

6. Un’altra fonte di pericolosità ( il punto più debole ) è il fornello della cucina :
a) dovrebbe essere presente un rubinetto, da aprire e chiudere ogni volta che si usa il gas. Sempre.
b) Il tubo di collegamento tra l’impianto ( o la bombola ) e il fornello può essere costituito da un tubo di gomma, che invecchia e deve essere sostituito ogni 5 anni.
Dietro ai forni a incasso, il tubo deve essere in rame o in acciaio inox.

7. Se siamo particolarmente distratti, se gli apparecchi sono di vecchio tipo, ( oppure, se abbiamo tendenze suicide ....), o comunque per maggior sicurezza, si può istallare un rilevatore di perdita di gas, con elettrovalvola che chiude automaticamente il rubinetto esterno !

8. Nel caso di caldaia interna, di vecchio tipo, è consigliabile istallare anche un rilevatore di CO.

Esagerato ?
Non si scherza con la vita !

E poi, settembre è un ottimo mese per fare questi controlli di sicurezza sugli impianti del gas.

venerdì 28 agosto 2009

Mangiare bene a Ravenna.

Ravenna è stata, per molti anni, la capitale dell’Impero Romano d’Occidente.
Anche Teodorico l’ha eletta capitale del suo Regno d’Italia e persino Dante, ramingo, vi ha trovato benevola ospitalità.
L’influenza bizantina l’ha permeata per secoli e i suoi mosaici sono patrimonio dell’Umanità.

Capitiamo da queste parti durante un giro turistico e, tra un mosaico e una cattedrale, cerchiamo di fare anche nuove scoperte .... culinarie !
Il ristorante dell’albergo apriva solo di sera, e allora decidiamo di cercare nei dintorni .... l’ispirazione !

Eccola : Taverna " Le Muse !"

Entriamo, decisamente affamati.
Decidiamo di prendere, primi e secondi, tutti a base di pesce.
Cucina prettamente casalinga, servizio un po’ alla buona, ma non ci fanno aspettare.
C’è anche l’aria condizionata, e una TV grande schermo, sempre troppo accesa. E sempre troppo Berlusconi, che imperversa : ma, da queste parti, i commensali, lo prendono in giro ridendo, e non si fanno impressionare.

Già dal profumo si capisce che il cibo è buono.
La prima piacevole sorpresa sono i piatti, grandi e stracolmi : ognuno basta per tre !
Prendiamo un primo, per due : alla fine siamo già sazi e quasi non riusciamo a finirlo. Fettuccine all’uovo, fatte in casa, con vongole e altre cose di mare : sembrerebbero fare a pugni, ma sono deliziose.
Due secondi diversi, sempre di pesce, per assaggiare più specialità : uno più buono dell’altro. Un contorno di patatine fritte basta per quattro.
Forse, è un locale per camionisti affamati ....

E’ tutto così buono ( anche il prezzo ), che decidiamo di tornarci a cena.
Frittura di pesce : una montagna, gustosa, con pesce freschissimo e di prima qualità.
C’è anche la pizza, di sera : la padrona ce ne porta una per due, in omaggio.
Non mangiavo una pizza così da quando ero a Roma, all’università.
Ma parlo del secolo scorso !
Morbida, friabile, profumata, leggera, gustosa e saporita : oserei dire, perfetta.

E’ proprio vero che cucinare è un’arte ! Purtroppo, sempre più rara.

Ci siamo tornati tutti i giorni !

martedì 11 agosto 2009

Il sedano crudo.

A dispetto del nome, Apium graveolens, il sedano è un ortaggio prezioso per la salute.
E’ una pianta dal fusto eretto, con le coste rigide e scanalate. Il “gambo” si utilizza tutto : se si mangia crudo, è preferibile consumare la parte interna, più tenera, e continuare con le coste adiacenti. Le parti più esterne sono meno digeribili perché contengono più cellulosa, ma volendo, si possono consumare cotte oppure frullate, sotto forma di succo.
Il sedano contiene discrete quantità di vit. A, K e di folati.
Si coltiva durante tutto l’anno, perciò si trova facilmente nei negozi.

Se ne consigliano circa 100 grammi al giorno ( è una verdura, non una medicina, perciò se ne può consumare a volontà ), sia a pranzo come contorno, o da sgranocchiare fuori pasto, come spuntino.
Un gambo dura 3÷4 giorni.
Poi si continua, la settimana successiva. Ripetere, secondo le necessità, anche per sempre !
A che cosa serve, mangiare il sedano crudo ?

Fa sparire i dolori reumatici, l’artrite e la gotta !

Effetti collaterali : quasi nessuno. *
A meno che non si voglia credere a ciò che dicevano gli antichi romani : se l’uomo conoscesse gli effetti del sedano, lo pianterebbe anche in cantina !
Provare, per credere.
* A volte, se non è BIO, può contenere un eccesso di pesticidi e concimi chimici che possono contribuire a un rialzo della pressione arteriosa.

venerdì 7 agosto 2009

Un bel dì vedremo ....

“Un bel dì vedremo
levarsi un fil di fumo .....”

recita soave Cio Cio San in “Madama Butterfly”.

Soltanto che qui non si tratta di una nave che arriva all’orizzonte, ma è la Sardegna che brucia.
C’è sempre un filo di fumo, da qualche parte. Ogni sera e ogni mattina, l’odore “buono” del fumo mi arriva alle narici : è un vizio culturale, un retaggio ancestrale, che sopravvive contro ogni “scintilla” della ragione : molti non resistono, neppure il giorno di Ferragosto, e bruciano le sterpaglie o i rovi, per una sciocca mania dell’ordine, pensando di non essere visti, o che il loro focherello possa essere facilmente controllato.
Ma basta un po’ di Maestrale o di Libeccio ( oggi, anche .... una telefonata ), perché la giornata già torrida dell’estate mediterranea, si infiammi inesorabilmente !
Il fumo nero, sempre precede e sopravanza il fuoco.

E’ un altro lembo di verde che viene incenerito.

La stupidità non ha mai fine.

giovedì 30 luglio 2009

Talee di luglio.

Alla fine di luglio arriva il momento ideale per fare le talee nel giardino.
Quelle di oleandro sono semplicissime : tagliate una punta di circa 30 cm ad una pianta che volete moltiplicare. Infilatela in una bottiglia piena d’acqua, e il gioco è fatto : dopo un mese avrà prodotto un fascio di radici e sarà pronta per il trapianto, direttamente a dimora.
Potete prepararne a centinaia, dei colori che preferite : magari è preferibile suddividere le talee per colore, per facilitare gli accostamenti all’atto del trapianto.

E’ il periodo giusto anche per fare tutti i tipi di talee semilegnose : lavanda, timo, salvia, pyracantha, gerani, rose, ecc.
E’ sufficiente mettere dei rametti di circa 10÷15 cm in un vasetto con del terriccio, e mantenerlo umido, magari all’ombra.

venerdì 24 luglio 2009

Influenza.

L’influenza H1N1 è in dirittura d’arrivo.
E’ esplosa in Gran Bretagna. A settembre ( o prima ), esploderà in Italia.
Si ammalano tutti, con una rapidità impressionante.
Non hanno voluto fermarla, quando era possibile, ora è Pandemia.
Per fortuna, è una normale influenza, meno grave del previsto. Ma ciò non significa che si potrà sottovalutarla : in qualche caso, potrà dar luogo a complicazioni veramente gravi.
Inutili i vaccini, inutili gli antivirali. Il vaccino è inutile, perché alla velocità con cui la gente si ammala in Inghilterra ( e si ammalerà in Italia ), a ottobre quando sarà pronto il vaccino, non ci sarà rimasto più nessuno da vaccinare !

Bisogna, invece, organizzare rapidamente una rete di medici, diffusi sul territorio, che vadano a visitare i pazienti e possano valutare la gravità dei singoli casi. Questo per poter adeguatamente curare le complicazioni ( polmoniti, ecc.) che sono le uniche conseguenze pericolose di questa nuova .... pestilenza.

venerdì 10 luglio 2009

Incendi in Sardegna.

Si è aperta, il 15 giugno, la stagione degli incendi : ogni anno più disastrosa, in un crescendo che sembra non finire mai.
I numeri sono agghiaccianti : ricorderete tutti, l’incendio di Nuoro, il più esteso del 2007 : quasi, 10.000 ettari. Sono una superficie immensa.
Quante piante sono andate distrutte ? Quanti animali sono stati uccisi ? Quanti milioni di danni ?

Secondo i dati pubblicati dalla Regione Sardegna nel 2005, e che riguardano i 20 anni precedenti, gli incendi nell’Isola sono, in media, 3400 all’anno.
Vanno a fuoco, sempre ogni anno, circa 41.000 Ha, oltre 400 km quadrati di territorio.
400 (km2) x 60 (anni) = 24.000 km2
Pari alla superficie dell’Isola.
Quindi, ogni 60 anni, è come se l’intera superficie della Sardegna venisse attraversata dal fuoco.
La Sardegna, durante l’estate, con la sola esclusione del mare, è tutta combustibile ( e spesso combusta ).
L’erba è tutta secca, i boschi e la macchia mediterranea sono di essenze oleose (pini, olivi, alaterni, lentischi, ecc.). Non si salva nulla !

La stupidità fa il resto.
Non ho mai visto un incendio che si sviluppa da solo : i fulmini, d’estate non ci sono ! Tutti gli altri incendi sono dolosi o colposi.
Per il 100% sono accesi dalla stupidità dell’uomo.
Come si fa a non capire che è pericoloso “scherzare con il fuoco”?
Le conseguenze di un incendio sono sempre negative, per tutti (anche per chi appicca il fuoco ).
E, a volte, possono diventare disastrose, come spesso è successo in Sardegna, in Puglia, in Grecia o in California ....
Con decine di morti, e migliaia di case distrutte.
In Australia, negli incendi di questo inverno 2009 ( là era estate !), ci sono stati oltre 200 morti.
Sembra che le fiamme, alte anche 35 metri, emanassero tanto calore da ustionare le persone a 150 metri di distanza !

giovedì 18 giugno 2009

Il prezzo del pane.

La speculazione ha fatto “lievitare” il prezzo del pane.
Il grano costa 22 centesimi / al kg. Se consideriamo che il pane si fa aggiungendo .... acqua alla farina, e un po’ di energia per il forno, si ottiene un costo di circa 50 centesimi / kg.
Perché il pane costa 7 VOLTE di più ?
Il pane costa il doppio dei biscotti : questo è il vero significato di “fare i soldi a palate” !

Da oggi bisognerà mangiarlo anche senza sale : non sarà il caso di chiedersi se vale ancora la pena di lavorare .... per guadagnarsi il pane ?

Il ministero della Salute (!) ha sottoscritto un accordo con i panificatori per ridurre non il prezzo del pane , ma la quantità di sale nell’impasto, al fine di “diminuire il rischio di ipertensione arteriosa “.
Insomma, caro e cattivo....
A parte la correlazione discussa tra pane “sciocco” e salute( che non esiste e che è un’invenzione pubblicitaria di questo governo televisivo ), non si vede perché si debba costringere un’intera popolazione a mangiare “colla di farina” invece di un alimento saporito, tradizionale e indispensabile, che non sarà più “buono come il pane”!

“Dacci oggi il nostro pane ... sciapo” : si dovrà modificare, oltre al gusto, anche il padrenostro ?

Costringere gli italiani, per decreto, a mangiare insipido è il massimo che questo governo sia riuscito a fare per risolvere la crisi dell’economia.

Chissà, se sarà soltanto il pane senza sale, a essere chiamato “sciocco” ?

domenica 14 giugno 2009

La storia si ripete.

Ci risiamo.

Dopo aver asservito tutta la TV e buona parte della carta stampata, il governo Berlusconi sferra un nuovo colpo contro la Rete che, di fatto, sarà in grado di paralizzare
molti Siti internet, o li costringerà alla chiusura.


Tutto in palese violazione dell’art. 21 della Costituzione Italiana, che recita, testualmente :
“ Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.”
( Quindi anche con Internet ).
“ Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria ....”

Concetti questi ribaditi, proprio due giorni fa, anche dal Consiglio Costituzionale francese, in riferimento a un
analogo tentativo
(anche se per fini diversi), da parte di Sarkozy.

martedì 9 giugno 2009

Miliardi di euro : o noccioline ?

Si vis pacem, para bellum :
era un concetto molto diffuso tra gli antichi Romani, guerrafondai per eccellenza.
Ma oggi la pace, il bene più prezioso dei popoli, può e deve essere perseguita con mezzi diversi .... dalla guerra !
Forse, 20 secoli sono passati invano.

Il ministro della difesa Ignazio La Russa ha presentato, infatti, un piano di riarmo aeronautico, che prevede l’acquisto di 131 (*) caccia-bombardieri d’attacco F 35.
Spesa complessiva prevista : oltre 15 miliardi di euro, comprese le opere accessorie.
( Sì, proprio miliardi di euro, non è un errore di stampa !)
Le commissioni “Difesa” della Camera e del Senato hanno già approvato il provvedimento.
Che ci fa l’Italia con questi aerei ?
Servono, secondo il ministro, per le missioni di pace (!), all’estero.
Solo menti malate, o meschini calcoli economici, possono pensare di portare la pace ai popoli, con le bombe e i caccia-bombardieri ! ( Ma, forse, si sottintende ... la “pace eterna” ).

Ma abbiamo ancora un Parlamento responsabile ?

Inoltre, erano stati appena spesi altri 7 miliardi di euro per l’acquisto di 121 (*) caccia Eurofighter per sostituire i “vecchi e obsoleti” F-104.

Giocattoli nuovi, per far giocare alla guerra, i nostri generali un po’ annoiati.
Giocattoli di morte, per una guerra vietata dall’art. 11 della Costituzione.

Grazie, governo Berlusconi, per come sapete spendere i nostri soldi !
E per la priorità che date alle spese veramente importanti.

Cari concittadini,
Firmate, se volete, questo appello.

Per un mondo di pace, e contro lo spreco di denaro pubblico.
Grazie.

(*) sembrano formazioni d’attacco, non semplici numeri !

sabato 23 maggio 2009

Parata del 2 giugno.

Il ministro La Russa annuncia che il milione di euro (!), risparmiato nell’organizzazione della parata militare del 2 giugno, sarà devoluto per la ricostruzione in Abruzzo.
Si stanziano cento milioni di euro per la ( inutile ) parata militare, e poi si fa finta di risparmiarne uno : tutta propaganda gratis.
Invece no, signor ministro : non abbiamo risparmiato un milione di euro, ma ne abbiamo sprecati 99 !
Si doveva, invece, annullare la parata e devolvere a L’Aquila tutti e cento.

Non è una “parata”, ma un autogol.

martedì 19 maggio 2009

Ponti d'Italia.


Un ponte è crollato sul Po.

Non un ponticello qualsiasi, ma un ponte sulla storica via Emilia che collega Piacenza con la Lombardia. E’ crollato durante la recente piena del Po, ma non è crollato a causa della piena del Po, come vogliono farci credere. Il fiume fa il suo dovere e porta l’acqua verso il mare, anche quando piove un po’ di più.
E un ponte, non deve resistere anche alle piene più eccezionali ?
E poi, non è crollata la parte del ponte in mezzo al fiume, sotto la spinta impetuosa dell’acqua, ma una sua parte periferica, quasi fuori dall’alveo.

Quel ponte è crollato perché in Italia ci sono strutture ( soprattutto alcune di quelle costruite nell’immediato dopoguerra ), ormai vecchie e logore. Strutture che sono, a volte, obsolete e che andrebbero controllate una per una, e rinforzate o ricostruite, se necessario.
Tutto invecchia nel mondo, e muore : non solo gli esseri viventi, ma anche le cose costruite dall’uomo.
La sicurezza richiede attenzione continua e manutenzione costante.

Il Po, nei millenni, ha letteralmente creato la pianura padana con i detriti erosi e franati dalle Alpi.
Le piogge non c’entrano : un ponte è fatto per resistere alle piene di un fiume e per permettere alla popolazione di attraversarlo con sicurezza.
Senza una manutenzione rigorosa e responsabile, fino a quando possiamo fidarci ?
Un’Italia che non riesce a evitare che Venezia vada sott’acqua, o ad impedire che si costruisca sulle pendici del Vesuvio ( per fare soltanto due esempi conosciuti da tutti ), quali garanzie può dare ai suoi Cittadini ?
Non sarebbe ora, nel XXI secolo, di passare dalla “Protezione Civile” ( che interviene solo dopo le tragedie che sconvolgono il Paese ), alla Prevenzione Civile”, che dovrebbe evitare che le sciagure si ripetano ?
E bisognerebbe anche far presto. Altrimenti di ponti, in Italia, ne resterà uno solo : quello del 1° maggio !

sabato 16 maggio 2009

Le api sono tornate !

Nonostante l’inverno appena trascorso sia stato il più freddo e il più lungo degli ultimi anni, le api si sono svegliate con un mese di anticipo.
Fin dai primi di marzo, durante ogni giornata di sole, c’era un frenetico andirivieni nell’apiario.
Il ronzio, festante, era tornato.
E con esso è iniziata la nuova stagione, piena di sciami e di miele.

Avevo soltanto due alveari, il primo marzo : ora, dopo appena due mesi, sono diventati .... venti !!
Che siano tornate anche le api scomparse, negli anni passati ?
Tutte le famigliole hanno costruito la loro casetta, al completo. Molte stanno già raccogliendo il miele per l’apicoltore.
Tutte le regine sono rientrate dal volo nuziale : nessuna è .... scomparsa.
E’ festa nell’apiario.

Sembra che le api non siano tornate solo in Sardegna, ma anche nella pianura padana e in altre regioni d’Italia.
Come un fiume in piena, laboriose e inarrestabili.
Che sia stato il blocco dei neonicotinoidi, attuato dallo scorso anno ?
Quale che sia la causa ( da indagare e confermare ), il risultato è stato sorprendente.

Adesso speriamo che :
1) il blocco degli insetticidi dannosi venga riconfermato ;
2) si renda la legislazione più restrittiva, per impedire che vengano immesse sul mercato ( anzi, in definitiva, nei prodotti che mangiamo ), sostanze chimiche senza un’adeguata garanzia di sicurezza.

L’ape, sentinella dell’ambiente, è sempre lì a vigilare.
La fine del mondo, per ora, è rimandata.

domenica 3 maggio 2009

Libertà di stampa.

Anche quest’anno, l’Italia è scesa nella classifica Freedom 2009, per la libertà di stampa.
E’ il settimo anno consecutivo che, lentamente ma inesorabilmente, la libertà di informazione
viene ridotta nel nostro paese.
Siamo sempre oltre il 70° posto : nel gruppo dei paesi “parzialmente liberi” e siamo, finalmente, ultimi in Europa.

Da notare nella classifica, il forte balzo in avanti delle Maldive promosse tra i paesi più liberi : che i giornalisti siano andati tutti in vacanza ?

mercoledì 29 aprile 2009

L'influenza non c'è più.

Dove sono finiti i giornalisti ?
Una volta partivano per cercare e verificare le notizie dal vivo ( andavano anche in zone di guerra, se necessario ) : ora fanno i reporter seduti davanti al Pc.
E ieri, sulla Rete, sono sparite le notizie sull’influenza “suina”.
Segno che l’influenza non c’è più ?
No. E’ la libertà di informazione, che non c’è più.
Non c’è più il rispetto per i Cittadini, a cui si deve dire la verità. Perché possano decidere con la loro testa, e non fare o, soprattutto, pensare quello che ci suggeriscono.

L’epidemia non c’è più.
Il livello 4 o 5 di massima allerta è uno scherzo, la dichiarazione di emergenza sanitaria negli USA, è soltanto gioco per annoiarsi un po’ meno.
E i 152 morti, in Messico, fino a due giorni fa ?
Sono morti .... di paura, naturalmente !

E, come ho letto in una bella vignetta, in Italia non c’è nessun pericolo : Berlusconi sta benissimo !

mercoledì 4 marzo 2009

Case squillo.

La pubblicità al telefono sarà la fine di Telecom Italia.
Perché gli italiani, stanchi di essere perseguitati mentre mangiano o mentre si fanno la doccia, lasceranno il telefono fisso, tenendosi soltanto il cellulare ( e risparmiando pure !).
( Cellulare, nome evocativo, che significa letteralmente “prigione mobile”....)

Con l’approvazione del decreto “milleproroghe”, il governo ha legalizzato, qualche giorno fa, la pubblicità via telefono.
Alla faccia della privacy.
Avevamo impiegato vent’anni per ottenere che non ci scocciassero tra le mura di casa, ed ora ....

Per gli italiani, ormai avviati verso una nuova povertà, e che non si possono permettere Sky o il digitale terrestre a pagamento, l’amato governo ha ripristinato la norma che permette “a chi vuole”, di entrare nelle nostre case , senza chiedercelo e senza bussare, per intrattenerci con le gioie della pubblicità telefonica !

Senza più TV, e con lo shopping proibitivo, ci sentivamo veramente soli !

domenica 1 marzo 2009

Fatti, non parole !

Il nuovo presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ha detto che la Sardegna non ospiterà (!) mai una centrale nucleare.
Forse è vero, perché nell’Isola ci metteranno, probabilmente, le scorie radioattive ....

Noi Le vorremmo credere, Presidente, ma se permette, non ci fidiamo molto delle parole ( verba volant, .... dice un antico adagio ).
Allora, se vuole essere preso sul serio da tutti i suoi concittadini, alle parole deve far seguire i fatti :
1) Appena il Consiglio Regionale si sarà insediato potrebbe far approvare un decreto, con cui rende l’Isola denuclearizzata, specificando con chiarezza, che la Sardegna non diventerà mai neanche il deposito nazionale delle scorie radioattive !

2) Potrebbe far approvare, inoltre, le misure alternative che intende predisporre per l’energia in Sardegna. ( Per esempio, potrebbe rendere stabili e disponibili per tutti i finanziamenti per le energie rinnovabili, in particolare per il solare fotovoltaico.

In questo caso ci convinceremo che le sue parole non sono, come succede a molti politici negli ultimi tempi, soltanto promesse elettorali.

3) Sempre in tema di energia per la Sardegna, potrebbe fare una cosa di effetto immediato a favore dei cittadini sardi : potrebbe chiedersi perché nell’Isola il GPL in bombole ( o per i serbatoi ) debba costare il doppio che non nel resto d’Italia..
Infatti, ai Sardi il gas costa 35÷40 euro ( per una bombola da 15 kg ), mentre a Livorno o a Napoli, costa appena la metà ( 16 euro )!
Noi non abbiamo alternative, almeno finché non arriverà il metano.
Propongo, perciò, di far comprare il gas a Livorno e portarlo in Sardegna : il costo sarà di circa 17 euro ( sempre per 15 kg ), compreso il trasporto.
Poiché, in media, questo rappresenta il consumo di un mese, una famiglia, avrà un risparmio immediato di circa 20 euro al mese : quasi una social card, ma per tutti !
E sarebbe senza oneri per la Regione.

Grazie dell’attenzione.

giovedì 26 febbraio 2009

Centrali nucleari.

Non credo che i nostri politici, per quanto sprovveduti, non sappiano che l’energia elettrica prodotta con le centrali nucleari costa molto di più, e che non sappiano che l’uranio sta finendo, e che non cambierà la nostra dipendenza dall’estero.
Credo invece, che il loro scopo sia un altro, più nascosto.
Vogliamo anche noi, come la Francia, o come l’Iran, diventare una potenza nucleare ? E’ poco probabile.
Piuttosto, si tratta di cogliere l’occasione della crisi energetica per favorire, ancora una volta, i potentati economici energetici.
Ogni mezzo è valido per continuare a spremere i cittadini : con i telefoni, con l’elettricità, con il gas, con l’acqua, con la TV digitale, con le autostrade, con i parcheggi, ecc.

Ormai, il 50% del nostro reddito se ne va in tasse, il resto ... in bollette !

sabato 7 febbraio 2009

Morìa api.

La Sardegna è un’isola molto vasta, ma con scarse coltivazioni agricole, che sono per lo più estensive.
L’apicoltura ne è avvantaggiata, perchè può sfruttare le immense distese di vegetazione spontanea. Il miele che se ne ricava ha, spesso, caratteristiche uniche per profumi e sapori. Inoltre, poiché le campagne non sono irrorate di pesticidi, il miele è più pregiato e quasi sempre biologico.

La causa delle morìe di api, in queste zone della Sardegna, non può essere attribuita, quindi, ai neonicotinoidi o ad altri fattori di inquinamento ambientale, ma soltanto a errate tecniche apistiche, o forse, ad api “inadatte”.

La presenza di varroa ( l’acaro parassita, che da oltre vent’anni danneggia gli alveari ), è un fattore predisponente e determinante, ma senza gli errori dell’apicoltore, non arrecherebbe i danni notevoli che tutti conosciamo.
Sembra, però, che negli ultimi anni, l’acaro in questione sia diventato più virulento. Per questa ragione non sarebbe più sufficiente il solo trattamento invernale, anche perché nell’Isola non c’è mai assenza completa di covata.
Allora, un trattamento estivo ( ad agosto ), dopo il raccolto di eucalipto, con oli essenziali di timo, può permettere alla famiglia ( e all’apicoltore !) di effettuare un raccolto autunnale ( come il corbezzolo, l’inula, o il rosmarino ), e soprattutto un invernamento in condizioni migliori.



2) Un altro fattore, importante per evitare la scomparsa delle api, potrebbe essere quello di ripristinare la purezza dell’ape ligustica italiana ( o, nell’Isola, di quella sarda, se esiste ancora ).
Per decenni abbiamo esportato api e regine italiane in tutto il mondo, tanto che l’ape ligustica è la razza più diffusa per i suoi pregi, universalmente riconosciuti.
Ora, da qualche anno, sono state reimportate regine più o meno ibride da ogni continente, non si sa per quale vantaggio economico, o per quali caratteristiche produttive.
Da allora sono cominciate le morìe delle api.

Che sia questo un altro motivo ?

Un’indagine in questo senso potrebbe chiarire molti aspetti ancora oscuri.

lunedì 2 febbraio 2009

Un milione di alberi.

Con una delibera recente la Regione Sardegna vuole impiantare un milione di nuovi alberi, per “riqualificare gli spazi verdi, sensibilizzare i giovani ad una corretta educazione ambientale, dare un importante contributo al Protocollo di Kyoto”. Vorrebbe anche che, “un altro milione di alberi venisse piantato dalla grande industria sarda e dal sistema dei trasporti pubblico e privato, che insieme producono due terzi delle emissioni “.

Si tratta di una iniziativa didattica e di educazione ambientale veramente encomiabile. Per questo non va sprecata.
Sarebbero, inoltre, piantate essenze arbustive e arboree autoctone e tipiche dell’Isola.

La Sardegna ha tantissime aree degradate e improduttive, che potrebbero essere riforestate. Dopo alcuni anni, saranno ricoperte di verde. Gli alberi produrranno benefici per l’ambiente :
a) gli alberi producono ossigeno, tra le altre cose : senza di loro moriremmo tutti.
b) Gli alberi, con la traspirazione, producono vapore acqueo, che sale verso l’alto, condensa e ricade sotto forma di pioggia : più alberi = più piogge.
c) Il bosco, dopo pochi anni, offre vitto e alloggio a una straordinaria fauna, che prima non ci poteva essere.
d) Il paesaggio è più gradevole alla vista. Se si piantano anche alberi da fiore, avremo un paradiso intorno a noi ( senza contare la possibilità di produrre miele e polline per le api e per noi ).
e) Più alberi, meno CO2 : il nostro contributo per evitare l’effetto serra.
f) Infine gli alberi, una volta cresciuti, potranno essere sfruttati e creare lavoro, occupazione e reddito, per sempre.

Pianta un albero, e poi .... aspetta !

domenica 1 febbraio 2009

Un albero per ogni neonato.

C’è un’altra legge, stavolta nazionale, che è possibile utilizzare per l’ambiente della Sardegna : ed è la legge 113 del 1992.
Questa legge prevede che i Comuni debbano obbligatoriamente piantare un albero per ogni nuovo nato e scrivere sul certificato di nascita il sito dove è stato piantato.
Ma la legge non prevede alcuna sanzione per i Comuni inadempienti, per cui è rimasta, quasi sempre, lettera morta. I Comuni che la applicano sono una ( lodevole ) minoranza.
In Italia si fanno, spesso, operazioni di facciata e di propaganda politica, come questa. Fare una legge, senza prevedere il finanziamento ( garantito e ripetuto nel tempo ), significa fare ... una promessa elettorale !

Tutti gli alberi nascono da soli, dai semi caduti sotto le piante adulte ( almeno finché qualche zelante impiegato regionale non passi a bruciare il sottobosco , con la scusa di prevenire gli incendi estivi .... ).
Ogni alberello può essere prelevato a ottobre e trapiantato a dimora nel posto prescelto. Oppure può essere trasferito in un vasetto, in attesa di trovargli un sito definitivo, o un amico appassionato.

mercoledì 28 gennaio 2009

L'inflazione.

L’ inflazione, negli ultimi 10 anni, è stata del 32%. Ma si tratta di un’inflazione media, che comprende anche i prezzi per l’acquisto di beni di lusso o di cose inutili.
Per una famiglia che, invece, riesce appena ad arrivare a fine mese, l’inflazione è stata molto superiore.
Infatti, le spese per l’abitazione, per le bollette ( acqua, luce, gas ), per la benzina e per i generi di prima necessità, sono aumentate del 40÷50%.

Molte persone, in queste famiglie, hanno perso il posto di lavoro.
Moltissimi lo perderanno nel corso del 2009.
Che fa il governo ?
Circa la metà delle famiglie italiane ( 10 milioni ), ha visto ridursi il potere d’acquisto dello stipendio di quasi 2000 euro all’anno, sempre in media.
Il governo ha restituito meno di 500 euro all’anno, e soltanto a 3÷400 mila famiglie ( su 10 milioni ), con una vergognosa “carta della povertà”.

Ma si sa, la cosa più importante sono le intercettazioni : gli Italiani ( soprattutto quelli onesti ), ne sono terrorizzati !

martedì 27 gennaio 2009

Alberi per la Sardegna.

Sono ormai due o tre anni che, ogni primavera, vedo sciamare intere scuole elementari e medie, nelle campagne intorno a Sassari.
Piazzali, svincoli stradali, scarpate incolte, ogni posto pieno di erbacce e rovi, si riempie di bambini pigolanti, armati di buona volontà ( e zappetta ), intenti a piantare il loro piccolo alberello, con tanto di targhetta : specie della pianta, data di messa a dimora, nome dell’autore, ecc.
La piantina viene immessa nella buca, legata al tutore ; la terra viene compressa e innaffiata con cura. Poi, orgogliosi per il lavoro ben eseguito, se ne tornano a scuola cantando arie ... sempre-Verdi.
Poi, dopo l’estate, qualche classe ritorna per vedere i risultati raggiunti.
Ma le piantine, abbandonate alla lunga siccità estiva mediterranea, sono tutte morte e le foglie sono irrimediabilmente cadute. Ma non erano sempre-verdi ?
Forse, .... si sono seccate, nella vana attesa di un po’ d’acqua .....Ma le vacanze estive, si sa, sono .... vacanze!
E i bambini non hanno colpa, ma gli adulti, sì.
Ora le erbacce e i rovi hanno, di nuovo, preso il sopravvento.
Immaginate che delusione, per quei poveri piccoli : è così che l’entusiasmo si spegne, a volte per sempre.
Invece .... ( continua )

domenica 25 gennaio 2009

Attenzione !

In Sardegna gli alberi vanno piantati a ottobre- novembre, fino a dicembre. L’ideale sarebbe ottobre, dopo le prime piogge. Ogni giorno che passa, dopo ottobre, diminuisce la probabilità di un attecchimento.
Questo perché, se piantate da gennaio in poi, le giovani piantine non avrebbero il tempo di sviluppare un buon apparato radicale, e morirebbero senza scampo, durante la lunga e secca estate mediterranea. Né si potranno salvare innaffiandole durante l’estate : le piantine, ancora deboli, morirebbero lo stesso a causa di squilibri idrici, impossibili da evitare : solo l’irrigazione a goccia, con il programmatore elettronico, riuscirebbe ad essere efficace. Ma si potrà fare ?

Ho visto fiumi di scolaresche che piantavano alberi ad aprile e a maggio, per poi trovarli tutti secchi nell’autunno successivo. Si è sprecato il tempo ( e denaro ) di chi ha scavato le buche, si sono buttate via migliaia di piantine ( con i soldi per produrle ) e, soprattutto, non si è fatta un’operazione culturalmente valida : perché ai bambini è stata insegnata una pratica non corretta, e sono stati esposti alla delusione di vedere il loro lavoro perduto per sempre.
Chi pagherà i danni ? E, soprattutto, la delusione ?

Perciò, i dirigenti della campagna di “ un milione di alberi per la Sardegna” stiano attenti : gli alberi vanno piantati al tempo giusto e, sicuramente, non la prossima primavera !

venerdì 23 gennaio 2009

Promesse elettorali.

Ora è ufficiale : le promesse elettorali sono carta straccia !
Per chi ancora ci credeva ( e ancora ci crede !), arriva la sentenza del Tribunale Civile di Milano : che assolve, pensate un po’, Silvio Berlusconi, accusato di aver stipulato il “Contratto con gli Italiani” e di non averlo rispettato.
Ma lo assolve, non perché avrebbe rispettato gli impegni presi, ma perché quelle erano, appunto, “promesse elettorali”.
I gonzi sono avvisati.