Si sa che la variabilità del clima, le stagioni, l’alternarsi del giorno e della notte, fanno cambiare la temperatura esterna di un luogo, ogni giorno.
Ma cosa succede dentro un Nuraghe ?
L’autore del libro ha predisposto un modello matematico per verificare le caratteristiche termiche che si realizzano all’interno della camera del Nuraghe, durante tutto l’arco dell’anno.
Ha trovato dei risultati che, per i non addetti ai lavori ( ma, forse e soprattutto, per gli “addetti” ai lavori ), sono inequivocabili e, per alcuni versi, sorprendenti.
All’interno delle possenti mura, la temperatura media annuale, è risultata superiore ai 16 °C , oscillando ( con il nuraghe vuoto ) tra gli 11 °C a marzo (dopo i freddi di gennaio e febbraio ), e i 22 °C a settembre ( quando, d’estate, la temperatura esterna supera i 30°C ).
Praticamente, all’interno del Nuraghe, la temperatura resta costante, potendo variare di appena 1 °C , nell’arco di un intero mese !
Se poi nel Nuraghe ci andassero, per ipotesi, a dormire delle persone, con il loro metabolismo la temperatura salirebbe anche di un paio di gradi : oltre 13 °C, a marzo, mentre per tutto il resto dell’inverno, la temperatura sarebbe stata superiore ai 15 °C,
Il posto ideale, insomma, per dormire senza temere raffreddori e bronco-polmoniti ; protetti dalla pioggia e dal Maestrale, ma soprattutto dal freddo dell’inverno.
E senza la necessità di accendere il fuoco.
Oggi, per ottenere lo stesso risultato, è necessario avere un impianto di riscaldamento-condizionamento, sempre in funzione, e spendere migliaia di euro all’anno.
Questo perché le nostre case non sono isolate termicamente, come lo erano i Nuraghi.
Questo libro rappresenta un contributo scientifico rilevante verso una migliore comprensione del “mistero” dei Nuraghi.
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