venerdì 20 dicembre 2019

Caratteristiche essenziali dei Nuraghi.


Non esistono due nuraghi identici, ma essi sono diversi l'uno dall'altro pur conservando, tutti, le caratteristiche essenziali di funzionalità.
Siano essi nuraghi semplici o complessi, i caratteri fondamentali sono unificanti, a dimostrazione che la funzione fondamentale dei nuraghi  era la stessa per tutti.

Quali sono le caratteristiche più importanti di un Nuraghe ?
I Nuragici capirono che la possibilità di avere un luogo dove dormire senza tenere il fuoco sempre acceso e senza prendersi bronco-polmoniti, era fondamentale per la vita e la salute.
Il Nuraghe univa e racchiudeva tutte le caratteristiche necessarie per la vita, in quell’epoca “storica”.

Quali erano queste caratteristiche ?

1. Temperatura costante e confortevole, senza dover accendere il fuoco, e per tutto l’anno.
2. Sicurezza contro gli incendi, con la possibilità di avvistarli per tempo e di avere un rifugio sicuro.
3. Nuraghi sempre a due o tre piani sovrapposti, con copertura ogivale.

4. Terrazzo di sommità, sempre accessibile.

5. Posizione al centro di un vasto territorio autosufficiente, adibito al pascolo degli animali e alla raccolta dei vegetali.

6. Acqua, sempre vicina e perenne( fiumi, sorgenti e, successivamente, i meravigliosi pozzi.
Quindi, tutto quello che poteva servire per una vita tranquilla e sicura.

Oltre 7÷8.000 unità turrite, diffuse capillarmente nell'Isola, esprimono una cultura nettamente anti-urbana.

Sono edificati, spesso, su alture o sui bordi di altopiani sporgenti verso la valle.
Ma sono anche sui crinali, a mezza costa, o sui fondivalle e ai lati di corsi d'acqua.
Ma sempre in posizione dominante.
Quando è possibile, il Nuraghe sorge su un piccolo rilievo, per due motivi : protezione dall'acqua e funzione torre.

I Nuraghi di una certa zona formano un villaggio diffuso”,  i cui abitanti sono legati da stretti vincoli di amicizia e/o di parentela.

domenica 1 dicembre 2019

La torre nuragica.


Qual era lo scopo della Torre nuragica ?
A quello che ho scritto qualche anno fa, vorrei aggiungere alcune cose.
I primi tre punti, rappresentano la funzione Torre
Indubbiamente, il Nuraghe ha la “funzione Torre”. Non avrebbe avuto senso costruire una stanza sopra un’altra, e la scala per la terrazza, solo per vedere il panorama !
Ma non serviva per il “controllo del territorio”, come sostengono alcuni. (Senza spiegare che cosa dovevano controllare e come lo facevano).
Questo perché la “funzione di controllo del territorio” era comunque impossibile, perché il Nuraghe era “cieco” : nel senso che dalla terrazza si vedeva solo un mare di .... verde.
La Sardegna, come ho già detto, era completamente ricoperta da boschi secolari,  con piante alte quindici÷venti metri e più.
Questo :
a) lo dicono le analisi archeo-botaniche degli strati scavati ;
b) lo dice la Botanica, perché in natura una zona a clima temperato, come quello della Sardegna nuragica, si ricopre rapidamente di foresta sempreverde, con alberi di alto fusto (in assenza di incendi  e con popolazione scarsa).
Quindi dall’alto non si poteva vedere un bel nulla, tranne le foglie degli alberi.

Ecco perché, spesso, non era sufficiente costruire le Torri in luoghi alti, ma era necessario farle anche a due o tre piani, per sovrastare le piante ( anche se non sempre sulla sommità delle alture, ma comunque, in collocazioni da cui si poteva spaziare e tenere sotto “controllo visivo”, un vastissimo territorio).
Ma il controllo verso i "nemici" (come lo intendono anche alcuni archeologi) era impossibile, non solo perché non si vedeva niente, ma anche perché presupponeva un controllo di tipo militare, con guerrieri armati in servizio permanente. 
La difesa da pericolosi nemici non era necessaria, al tempo dei nuraghi : lo dimostrano i villaggi, tutti senza mura protettive.
Inoltre, disperdere le forze per difendersi meglio è una tattica che, mi pare, nessuno ha mai usato...
Se ci fosse stata veramente la necessità di difesa, avrebbero unito le forze, costruendo villaggi cinti da poderose mura.
Ma tutto ciò lo prova, soprattutto, la Civiltà Nuragica stessa, 
che non ci sarebbe stata se fossero stati perennemente in lotta fra loro.
Perché la costruzione di un Nuraghe  era possibile soltanto in pace e con l'indispensabile collaborazione di tutto il "villaggio diffuso". 
La rapida diffusione dei Nuraghi in tutta l'Isola sta a significare che vivevano in pace, in una società dove la solidarietà era insita e diffusa.

Quello che si poteva vedere sopra gli alberi, invece, è il fumo degli incendi boschivi  (questa è la mia ipotesi).
I Nuragici di vedetta, durante le lunghe estati siccitose, davano l’allarme e così potevano essere salvati da morte certa tutti gli abitanti della zona, compresi gli animali. (Incendi in California)
Inoltre, i Nuraghi erano ben visibili l’uno dall’altro : significa che potevano comunicare.
Si poteva chiedere aiuto, oppure si segnalava un pericolo imminente.

lunedì 25 novembre 2019

Nuraghe : funzione Torre.


Una delle caratteristiche più importanti dei Nuraghi era sicuramente la funzione-Torre.
Anche se non è stata mai osservata in tempi recenti la copertura di un Nuraghe, si può ipotizzare che ci fosse una terrazza dal fatto che la scala elicoidale intramuraria continua dopo l'ultimo piano.

Perché, nella stragrande maggioranza dei Nuraghi, ci sono sempre due o tre piani, e tutti hanno la copertura accessibile ?
a) Non certo per aumentare lo spazio disponibile, perché sarebbe stato più semplice e meno faticoso costruire altre camere al piano terra. Inoltre lo spazio ottenuto sarebbe stato assai maggiore (le camere superiori si restringono : l'ultima camera del nuraghe di Barumini ha un diametro di poco più di un metro...).
Evidentemente non era lo spazio utile che cercavano, ma l'altezza.

b) Sicuramente, per avere la terrazza molto in alto e la possibilità di guardare lontano.
Perché il Nuraghe è una Torre, a più piani ?
Forse, per questa funzione, sarebbe bastato salire su un colle : 20 metri in altezza, si recuperano facilmente, senza fare l’immenso lavoro di spostare migliaia di tonnellate di roccia !
Un muretto circolare in cima al colle, e via !
I Nuraghi sono la prova evidente (Nuraghe = Torre più alta degli alberi) del fatto che la Sardegna fosse coperta da boschi lussureggianti.  Alberi secolari, alti almeno 20÷25 metri.
Perciò non bastava mettersi su una sella, un rilievo, una collina, ma occorreva costruire una Torre, di due o tre piani, soprattutto quando il Nuraghe era costruito in pianura (come l'Oes o il S. Antine), oppure a mezza costa, e perfino per quelli sul bordo delle Giare : i quali, avevano la visuale libera a valle, ma negli altri lati erano
ingombri di vegetazione.

A salire sopra un colle ci avevano già provato, con le muraglie.
Ma la soluzione adottata non era soddisfacente. Fra l'altro, perché condizionava troppo la scelta della posizione.
Ciò contrastava fortemente con le altre esigenze imprescindibili :
a) scelta del posto ideale in cui vivere, che allora era molto importante.
Scelta che dipendeva anche dal fatto di abitare al centro di una zona salubre, comoda, fertile e produttiva, ecc.
b) Vicinanza con le sorgenti d'acqua, che in cima ai colli non c'erano.
c) Il trasporto delle pietre verso l'alto non era proprio ideale …

Quindi la libertà di localizzare il Nuraghe nel posto ritenuto ideale,  condizionava l'altezza della Torre. Un nuraghe in pianura, sommerso dalla vegetazione secolare necessitava di almeno 3 piani.

In ogni caso, la funzione Torre nei Nuraghi è di importanza “secondaria”, perché la funzione primaria e più importante, era sempre quella abitativa.




venerdì 8 novembre 2019

Verso una nuova glaciazione


Il Clima in generale è sempre stato la mia passione.
Vuoi perchè ho fatto l'apicoltore per oltre 30 anni  e per la conduzione delle api è importantissimo saper prevedere il "tempo che fa";
vuoi perché anche l'orto e il frutteto necessitano di conoscenze climatiche ;
fatto sta che passo molto tempo con la testa fra le nuvole...

Dal 2013 ho notato alcuni cambiamenti del Clima in Sardegna che, rapportati alla mia lunga esperienza, mi hanno fatto riflettere.
Pur essendo "semplici osservazioni", con molti limiti, potrebbero avere un frammento di verità...

Indizi che si va verso una nuova glaciazione :

a) sono cambiate le nuvole ! Nuvole e precipitazioni tipiche di (almeno) mezzo grado di latitudine, più a Nord. (Sardegna, dal 2013)

b) Scarsità di precipitazioni (dal 2013 al 2019, in Sardegna).
Ciò è dovuto al fatto che, se la Temperatura diminuisce, si abbassa anche l'umidità relativa : meno nuvole e meno pioggia.
(Sembra da escludere questo mese di novembre...)

c) Vento prevalente da Est (dal 2013, in Sardegna. Fino al 2019).
Quindi aria ancora più secca (e più fredda).

d) La Corrente del Golfo si sta raffreddando.
La Corrente del Golfo  sta rallentando e porta, quindi, meno calore sulle coste dell'Europa : la Temperatura del vecchio continente è destinata a scendere!

e) Piove ripetutamente sul deserto del Sahara (2018 + 2019).
Significa che l'area climatica temperata si sposta verso Sud.

f) Sole senza macchie (nel 2019) : meno energia e meno calore sulla Terra.

g) Spostamento campo magnetico terrestre. Ma non conosco le conseguenze sul Clima...

h) Maggio più freddo da 70 anni (2019). (Inverno fino al 31/05, e niente zanzare...)
Torna, forse, l'inverno dal 01 ottobre al 31 maggio, come negli anni '50 ?

i) Ultimo, ma da non trascurare, il fatto che i potentati economici e la stampa asservita dicono, sempre più spesso, il contrario... 

Anche se la nuova glaciazione non è imminente, quest'anno ci sarà sicuramente un inverno tra i più freddi degli ultimi anni.

lunedì 20 maggio 2019

Artrite reumatoide : generalità.


Indice :
a) Artrite reumatoide : generalità.

L'artrite reumatoide è una malattia sistemica, caratterizzata da uno stato infiammatorio cronico, che interessa principalmente le articolazioni periferiche, anche se può potenzialmente coinvolgere ogni organo ed apparato.
"La causa di questa malattia rimane ancora oggi non chiarita, sebbene sia verosimile un’eziologia multifattoriale, in cui cioè fattori ambientali, genetici, ormonali ed infettivi sono coinvolti attraverso complessi meccanismi correlati fra loro."
(Vuol dire che non si ha la più pallida idea delle cause).

È una patologia di tipo autoimmune : è presente infatti un’attivazione anomala del sistema immunitario che è responsabile delle lesioni ai tessuti e della cronicizzazione della malattia.
Le manifestazioni cliniche iniziali sono prevalentemente a carico delle articolazioni, in particolare quelle delle mani, dei piedi e dei polsi, ma anche delle ginocchia, delle anche, delle spalle, della cervicale e della schiena. Sono caratterizzate dalla presenza di dolore, gonfiore, rossore, calore e limitazione di movimento e si distribuiscono in modo bilaterale e simmetrico.
Il processo infiammatorio ha carattere erosivo e può portare ad una completa distruzione delle strutture articolari fino alla deformità e all’anchilosi.
Spesso è presente anche una rigidità articolare al mattino della durata superiore a 30 minuti, che poi tende a risolversi spontaneamente nell’arco della giornata. In alcuni pazienti si possono presentare anche manifestazioni generali come febbre, calo di peso, stanchezza fisica e dolori muscolari.
Il decorso dell’artrite reumatoide è inoltre caratterizzato dalla comparsa di ipotrofia muscolare (perdita di forza e del tessuto muscolare, causato dalla riduzione di attività dovuta alla malattia) e tenosinovite (infiammazione dei tendini e delle loro guaine).
Molti pazienti sviluppano anche manifestazioni extra-articolari. Sono frequenti le infiammazioni delle sierose (pleuriti, pericarditi), un interessamento polmonare di tipo nodulare o interstiziale, le sindromi da compressione dei nervi periferici (sindrome del tunnel carpale) e le manifestazioni oculari, come la cheratocongiuntivite secca e l’episclerite. A livello cutaneo si possono osservare i noduli reumatoidi e sono possibili anche lesioni vasculitiche (ulcere alle gambe, necrosi digitali). Talora vi può essere anche un coinvolgimento renale.

Patologie associate.
L'artrite reumatoide favorisce lo sviluppo di malattie concomitanti. In particolare si assiste ad una maggiore incidenza dell'osteoporosi : essa può essere presente in una forma localizzata ai capi ossei intorno alle articolazioni colpite, e secondaria all’infiammazione locale a livello della membrana sinoviale ; oppure in una forma diffusa : in questo caso è riconducibile a molteplici fattori quali l’infiammazione sistemica, la ridotta attività fisica e l’uso prolungato a scopo terapeutico di corticosteroidi. La principale conseguenza dell’osteoporosi è l’aumentato rischio di fratture.
Alcuni pazienti possono sviluppare una patologia polmonare grave o un’insufficienza renale e dati recenti indicano un’aumentata incidenza di malattie cardiovascolari. Le patologie cardiovascolari, quali l’infarto del miocardio, l’ictus e la vasculopatia periferica, sono correlate al livello di attività infiammatoria e, di conseguenza, sono associate particolarmente alle forme di artrite più aggressive.

Fattori prognostici.
La storia naturale della malattia è estremamente variabile: generalmente è caratterizzata dall'alternanza di fasi di infiammazione acuta e di fasi di remissione clinica. Vi possono essere forme lievi e forme rapidamente ingravescenti, che decorrono senza fasi di remissione.
Al fine di valutare precocemente il comportamento della malattia sono stati individuati degli indicatori predittivi della sua evoluzione. Sono considerati fattori prognostici sfavorevoli alcuni indici di laboratorio, in particolare la presenza nel siero del Fattore Reumatoide, un autoanticorpo diretto contro le immunoglobuline umane di classe G, e di anticorpi anti-proteine citrullinate, e alcuni segni rilevabili mediante indagini strumentali, cioè la presenza all'esordio di erosioni articolari all'esame radiografico.
Influisce negativamente sulla prognosi della malattia anche l'abitudine al fumo; questo, infatti, è uno stimolo irritativo che promuove l'attivazione delle cellule dell'infiammazione e si è dimostrato essere direttamente correlato con la concentrazione del Fattore Reumatoide, con la formazione dei noduli e con lo sviluppo di una patologia polmonare.

Evoluzione.
Il decorso dell'artrite reumatoide è progressivo e ha carattere aggiuntivo, tende cioè ad interessare sempre nuove articolazioni in aggiunta alle precedenti ad ogni riacutizzazione. Il comportamento della malattia è comunque condizionato dalla precocità della diagnosi e dall'inizio del trattamento terapeutico.
Più complicata è l'evoluzione della malattia nei pazienti dove la diagnosi e la terapia sono state tardive, cioè successive alla sedicesima settimana dalla comparsa dei sintomi.

Diagnosi.
Come per tutte le malattie reumatiche autoimmuni, non esiste un unico sintomo o segno clinico o esame di laboratoro che consenta con sicurezza la diagnosi di Artrite Reumatoide. Questo dipende dalla presenza di un insieme di sintomi, segni clinici, dati radiologici e di laboratorio. La caratteristica clinica piu’ comune e’ la tumefazione e il dolore delle articolazioni metacarpofalangee e interfalangee di entrambe le mani, che insieme alla rigidita’ mattutina superiore ad un’ora riflette la severita’ dell’infiammazione articolare. Il dolore alle mani puo’ anche essere presente nell’osteoartrosi, ma alcune differenze aiutano il medico nella diagnosi.
Possono osservarsi noduli reumatoidi di dimensioni variabili, presenti nel sottocutaneo, a livello dei gomiti e nei punti sottoposti a pressione o a microtraumatismo come la nuca, il sacro, i tendini di Achille e i tendini delle mani.
I principali dati di laboratorio utili ai fini della diagnosi sono la presenza di fattore reumatoide e degli anticorpi anticitrullina, mentre la PCR e’ utile nel monitorare l’attivita’ di malattia (il livello è proporzionale alla gravità).
Esami clinici consigliati :
VES, PCR, Emocromo, Fattore reumatoide, Anticorpi anti-peptidi citrullinati, Anticorpi anti-nucleo, sGPT (transaminasi), esame urine completo.


Fonte : http://www.reumatologia.org/patologia01.htm

sabato 18 maggio 2019

Artrite reumatoide : guarigione possibile.


1. Come abbiamo detto, l'infiammazione da cibo può essere fortemente stimolata sia da alcuni alimenti, sia da cibi conservati contenenti istamina.
Tutti questi cibi, che la medicina ufficiale considera antinfiammatori (!), in realtà possono attivare i linfociti B e squilibrare il Sistema Immunitario  verso Th2 forte.
Quando lo stimolo è ripetuto spesso, l'infiammazione può diventare cronica e sistemica, e può dar luogo a malattie autoimmuni.
Ci sono moltissime persone sensibili all'istamina. Basta mangiare alcuni cibi conservati e subito arrivano i sintomi : dolori articolari e muscolari, ecc.

L'istamina stimola le stesse cellule del Sistema Immunitario attivate dai granulociti e può scatenare un'infiammazione sistemica.
Alcune persone si possono ammalare di LES, altre di Artrite reumatoide, ecc.
Perché non continuare le ricerche in tal senso ?

2. Mi sono fatto alcune domande.
a) Se è il cibo che fa ammalare, non potrebbe essere il cibo che può far guarire ?
b) La possibilità di ridurre i livelli di infiammazione dovuta al cibo non potrebbe contribuire al controllo dei sintomi e alla guarigione ?

3. Uso della dieta per tenere sotto controllo l’infiammazione.
Il controllo dell'infiammazione prodotta dai linfociti B, può essere possibile anche senza usare farmaci che eliminano le cellule B, e che rendono l'organismo più suscettibile alle infezioni e al cancro. 
Si può, in ogni caso, ritardare l’utilizzo dei farmaci (forse, anche evitare), se la malattia non è ancora in fase avanzata e se si segue una dieta appropriata.
L’artrite reumatoide, inoltre, può migliorare notevolmente se alle cure mediche si affianca un’alimentazione che aiuti a controllare l’infiammazione e il dolore.
Per cercare di guarire, invece e secondo me, si potrebbe provare a riequilibrare il Sistema Immunitario, verso Th1.
Ci sono alimenti e vitamine che possono farlo, in maniera più lenta dei farmaci, ma con effetti più stabili e duraturi.
E, magari, fino alla guarigione.
Sono alimenti e vitamine che non fanno male, ma è meglio chiedere al medico … se potete mangiare le ciliegie : non si sa mai!

4. Vediamo (come ho fatto io) :

a) diminuire o evitare i cibi che contengono istamina, e mangiare soltanto cibi freschissimi.
b) diminuire o evitare alimenti del tipo Th2
c) fare attività fisica dolce e lunghe camminate al Sole. ("Chi si ferma è perduto!" Forse Totò... aveva l'artrite!)
d) preferire l'alimentazione del tipo Th1.
e) Secondo Eurosalus attenzione, anche, a non eccedere con il fruttosio : zucchero, miele, marmellata, succhi di frutta, sciroppi, ecc.
Non esagerare nemmeno con la frutta. 

5. E’ difficile applicare una dieta con costanza, ma dopo le iniziali difficoltà si impara a gestirsi al meglio.
Non si deve essere troppo rigidi, perché il cibo non è un farmaco ; ma anche per evitare di arrendersi. Ricordarsi che quando ci si concede un giorno o due di pausa, anche il processo di guarigione rallenta.
Ma poi riprende.
Quando si starà meglio, si potranno reintrodurre tutti gli alimenti (limitando quelli dannosi), e ricordando che la varietà dell'alimentazione è sinonimo di salute.





martedì 14 maggio 2019

Artrite reumatoide : cause.


1. E' una malattia autoimmune del tipo Th2.
Autoimmune significa che le cellule del Sistema Immunitario, deputate a difendere il nostro corpo, si rivoltano contro di esso, generando un'infiammazione autodistruttiva verso le articolazioni (nel nostro caso) o verso altri organi.
Non è ereditaria, ma i geni sono predisponenti. Spesso è familiare, nel senso che si possono ammalare più facilmente anche i familiari di un malato (a causa della stessa alimentazione).
Colpisce con più frequenza le donne giovani, forse per alti livelli (congeniti) di estrogeni.
In ogni caso, l'autoimmunità è maggiormente influenzata da fattori ambientali e alimentari.

2. Si possono ammalare tutte le articolazioni, ma quelle più a rischio sono :
a) nocche e dita delle mani, ginocchia, anche.
b) meno frequenti : polsi, spalle, gomiti, caviglie, piedi, schiena, cervicale.
Fattori scatenanti possono essere un forte trauma fisico o un forte stress emotivo.
Non ci sono terapie risolutive : quelle esistenti sono quasi palliative : più dannose che utili.
I più recenti, i farmaci cosiddetti "biologici" spengono segnali chiave del Sistema Immunitario, riducono i sintomi della malattia, ma espongono le persone a rischi anche molto gravi.
L'unica via è la prevenzione, con l'alimentazione. Non appena compaiono i primi sintomi è necessario porre la massima attenzione alla dieta.

3. Recenti ricerche, finalmente, cominciano a indagarne le cause. Sembra, infatti, che sia il LES, sia l'Artrite Reumatoide (e altre malattie autoimmuni), possano essere causate dall'alimentazione
Una scoperta, fatta recentemente con l'apporto fondamentale dell'Università di Sassari, ha dimostrato che alcune citochine (tra cui, Il-6 e BAFF), se presenti in eccesso, possono attivare i linfociti B e stimolarne la crescita.
Come fa anche l'istamina
Il BAFF, in particolare, è legato alle infiammazioni da cibo.
L'aumento considerevole delle cellule B  nel sangue, può dar luogo a molte patologie autoimmuni come il LES, l'Artrite reumatoide, ecc.

L'artrite reumatoide può, quindi, essere favorita dall'alimentazione Th2  e dall'istamina. 
Oltre che da alcuni farmaci e vaccinazioni : che inducono lo squilibrio immunitario verso Th2 forte.
Il Sistema Immunitario verrebbe squilibrato, dalle cellule B in eccesso, in senso Th2 forte, inducendo le malattie autoimmuni sopra citate.
Ma è sbagliato eliminare le cellule B (come si fa con alcuni farmaci), perché si rende la persona indifesa verso le infezioni e il cancro.

L'alimentazione, invece, anche se più lentamente, può indurre miglioramenti stabili e duraturi. 

4. Perché non fare ricerche in proposito ?

Le ciliegie, per esempio, sono un antinfiammatorio naturale. La presenza di antiossidanti (polifenoli) aiuta a combattere l’artrite, mentre gli antociani (colore rosso) combattono il dolore e l’infiammazione. Le ciliegie, più sono rosse e più sono efficaci.

Continua ... 


martedì 7 maggio 2019

Sistema Immunitario e istamina.


1. Istamina : dolori articolari diffusi.
I granulociti  sono cellule del S.I. che contengono granuli di istamina, eparina, e altro.
Sono i basofili, i mastociti e gli eosinofili, i neutrofili.
I basofili si trovano principalmente nel sangue, i mastociti nei tessuti.
Quando vengono attivati riversano nel sangue e nei tessuti il contenuto dei granuli (principalmente istamina) : si determina una forte reazione infiammatoria del tipo Th2, che può provocare bolle sulla pelle, allergie e asma, malattie autoimmuni (tra cui artrite allergica o, forse, reumatoide).
Gli eosinofili riversano anch'essi citochine infiammatorie (tutte Th2) : Il-3,
Il-5, Il-6 (può provocarel'artrosi),  TGF-β, e Il-1α, potente citochina infiammatoria di tipo sistemico, che può favorire l'artrite reumatoide.

Se si mangiano alimenti che contengono alte quantità di istamina si ottiene lo stesso effetto.
Alte concentrazioni di istamina si trovano principalmente nei prodotti della fermentazione microbica quali formaggi fermentati, carni in scatola, vino, birra. Anche l'esposizione del pesce fresco a temperatura ambiente (per molto tempo), accelera la sua produzione.
È soprattutto il consumo combinato e ripetuto di alimenti ad elevato tenore di istamina che può condurre alla comparsa di sintomi  molto accentuati.
L'istamina attiva anche i neutrofili, che sostengono l'infiammazione cronica Th2

Sembra che l'istamina venga inibita dalla Quercetina, dal Calcio, dalla vit. C e B6. Anche dalla Perilla, dal Ribes nero e dalla liquirizia.
La Quercetina si trova, principalmente, nei capperi, uva rossa, mirtilli e sedano crudo.

2. Alimenti che contengono istamina :

pesce surgelato o poco fresco, pesce pronto per risotti, bastoncini, croccole, filetti di merluzzo, ecc., fanno venire dolori e infiammazioni.
Crostacei, frutti di mare, pesci grassi freschi e conservati (aringhe, alici, sardine, salmone, sgombri, tonno). Paella.
Mangiare solo pesce fresco e magro !

Limitare : tutti i legumi, tutta la frutta secca, datteri, banane. Anche frutta e verdura che contiene molta vitamina A (albicocche, zucca, meloni, bietole e spinaci, ecc.)
Cioccolato, cacao, tè, alimenti in scatola, dadi per brodo.
Bevande fermentate, coca cola.
Solfiti (vini bianchi, spumante, vini rossi)
Lievito per dolci. Lievito di birra e birra.
Alimenti conservati e fermentati.
Tutta la carne che ha subito lunghi processi di fermentazione (frollatura). 
Mangiare solo carne fresca, appena macellata.
Cibi fermentati, alimenti surgelati e/o conservati in frigo, per più di un giorno.
No, a : vit. A e D (vedi, alimenti Th2). Integratori vitaminici.
Cannella, Curcumina, Curry e spezie in genere. Miele. Aglio.
Probiotici che contengono acidophilus e bifidus.
No, ai diuretici e ai FANS. 

3. Sì, invece, a :
latte e latticini freschi, uova, formaggi freschi, carne fresca, pasta e cereali.
Sì, alla frutta di stagione, ma con moderazione : ciliegie, mele, pere, pesche, cocomero, fragole, uva rossa, prugne, kiwi.
Sì, a : arance e limoni. Sedano crudo.
Bere più acqua (per evitare la disidratazione).
Continua ...


domenica 5 maggio 2019

Funzione delle principali cellule immunitarie.


A. Fagociti.
Tra le cellule dell'immunità innata, spiccano i fagociti (macrofagi, neutrofili, cellule dendritiche, ecc.), che hanno la funzione di ripulire l'organismo dagli intrusi, siano essi batteri, cellule infettate da virus, cellule cancerose o, semplicemente, cellule morte e polvere.

B. Granulociti : neutrofili, basofili, mastociti, eosinofili.
Anche queste cellule sono fagociti : hanno il compito di ripulire l'organismo.
I granulociti contengono granuli di istamina e altre sostanze, che possono essere liberate nel sangue e nei tessuti sulla base di segnali fisici e chimici. Hanno la capacità di amplificare notevolmente l'infiammazione per combattere meglio l'infezione.
Come effetti collaterali, fra l'altro, possono causare :
a) pomfi (orticaria)
b) allergie e asma bronchiale
d) malattie autoimmuni (tutte del tipo Th2).
L'istamina, in particolare, amplifica la risposta infiammatoria che richiama l'intervento dei linfociti B (allergie e artrite).

C. Il sistema linfatico.
Nello spazio interstiziale (tra le cellule) si trova la linfa : un fluido ricco di tossine, prodotti di scarto delle cellule, batteri, ecc., che deve essere drenato e riversato nelle vene per essere processato e purificato.
La linfa assorbita viene fatta confluire in un sistema di raccolta, simile al sistema venoso. Essa viene spinta verso l'alto soltanto quando siamo in movimento : se restiamo seduti e fermi, anche la linfa si ferma. Ecco perché la sedentarietà comporta ritenzione idrica, cellulite e maggiore sensibilità alle infezioni.
Nella linfa circola anche la maggior parte dei linfociti, che sono cellule del S.I. preposte a difendere l'organismo.
I linfociti circolano anche nel sangue : essi possono passare agevolmente dal circuito linfatico a quello sanguigno (e viceversa).
I linfociti nascono anch'essi nel midollo osseo e maturano negli organi linfatici : nei linfonodi, milza, tonsille, in prevalenza, i linfociti B ; nel timo, i linfociti T.
Tra i linfociti spiccano :
a) i linfociti T killer (Tk) : uccidono le cellule non self (che non appartengono all'organismo), comprese le tumorali.
b) Linfociti Natural killer (Nk) : anche loro sono in grado di distruggere cellule infettate da virus e cellule neoplastiche. Producono INF-alfa e attivano maggiormente la risposta Th1.
I Natural killer sono molto sensibili allo stress fisico e psichico, alla privazione del sonno e anche ad alcuni farmaci. Il risultato è che la risposta Th1 può essere inibita e l'organismo sarà incapace di opporsi ai virus e al cancro.
c) Linfociti B : producono anticorpi per combattere ogni molecola estranea all'organismo, o pericolosa per esso.

I linfociti B e T, hanno la capacità di conservare memoria immunitaria : al successivo incontro con il virus o il batterio, attivano una risposta più rapida ed efficace.

d) Linfociti Th (helper) :
I linfociti Th svolgono funzioni chiave nella regolazione della risposta immunitaria.
a) Th1 : risposta cellulo-mediata, contro i virus e i tumori ;
b) Th2 : risposta umorale (attivano i linfociti B, combattono i batteri e i funghi).
Se si attiva e prevale Th1, diminuisce Th2 (e viceversa).
Anche i linfociti Th1 sono molto sensibili allo stress e alle emozioni forti : in questo caso possono eliminare se stessi e i linfociti Tk (perciò si induce Th2 e viene favorito il cancro).
Possono attivare anche i mastociti e l'infiammazione autoimmune.

Continua ...

Per un ulteriore approfondimento : Personal Trainer
Libri :
Abbas. Lichtman. Pillai. - Le basi dell'immunologia. Edra, 2018.
Bottaccioli F. e A.G.- PNEI e scienza della cura integrata. Edra, 2017.

venerdì 3 maggio 2019

Equilibrio immunitario.


Il Sistema Immunitario serve a proteggerci dalle malattie.
Serve anche a ripulire l'organismo dalle cellule morte o danneggiate.
Oggi che le aggressioni esterne sono aumentate a dismisura, il Sistema Immunitario ci protegge anche dai tumori.
Ma se non è forte abbastanza può succedere che i batteri possano prendere il sopravvento : spesso, ma non sempre, riusciamo a debellarli con l'aiuto degli antibiotici.
Per i tumori, invece, non abbiamo alcuna arma veramente efficace,per cui è necessario prevenirli diminuendo le aggressioni esterne (per esempio mangiando Bio, il più possibile).

Il Sistema Immunitario deve essere in equilibrio, affinché l'organismo sia in perfetta salute. Esso è sempre attivo per proteggerci in modo adeguato e tempestivo.
Dopo una risposta immunitaria a un tentativo di aggressione, il Sistema Immunitario torna in equilibrio in breve tempo.
Se non lo fa, si rischiano infiammazioni permanenti e malattie autoimmuni.

Se cambia il microbiota intestinale (per esempio, con l'alimentazione errata), oppure se l'organismo è esposto a fattori ambientali nocivi, o a condizioni di stress persistente, allora l'equilibrio si può rompere e si possono avere alterazioni :
a) di tipo allergico, autoimmune, o tumorale ; 
b) oppure, malattie di vario genere (cardiovascolari, neurodegenerative).
Le cellule del S.I., prodotte nel midollo delle ossa lunghe, circolano nel sangue e nel sistema linfatico, accorrendo in massa dove necessita la loro azione (una ferita, un'infezione, ecc.).
Generalmente vengono suddivise in due gruppi :
a) immunità innata ;
b) immunità adattativa.
1. L'immunità innata è la prima ad entrare in azione contro gli agenti infettivi. E' capace di controllare e di eradicare le infezioni.

2. L'immunità adattativa necessita di più tempo per attivarsi, ma la sua risposta è più potente e completa.
A sua volta si divide in :
a) immunità umorale, attuata dagli anticorpi prodotti dai linfociti B.
E' attiva contro i microbi presenti nel sangue e nei fluidi extracellulari.
b) immunità cellulo-mediata, attuata dai linfociti T. E' la difesa contro i virus e in genere contro i microbi che sono entrati dentro le cellule dell'organismo.

Alcune cellule dell'immunità adattativa, principalmente i linfociti B e T, hanno anche la proprietà di conservare memoria del loro incontro con il virus o il batterio : in tal modo, nell'incontro successivo, sono pronte a scatenare una risposta immunitaria molto forte e più rapida, riuscendo a debellare meglio l'aggressore.
Questo è il motivo per cui chi ha avuto una malattia esantematica non si ammalerà più (di quella malattia), per tutta la vita.
Al contrario, invece, chi si vaccina può non immunizzarsi affatto, oppure dopo pochi anni può perdere l'immunità e potrebbe ammalarsi di nuovo.


Il Sistema Immunitario è molto complesso, e di esso quello che sappiamo non è molto. Per di più, la complessità genera confusione anche tra gli addetti ai lavori...
Lo studio del Sistema Immunitario ha fatto enormi progressi negli ultimi anni, ed è in continua e rapida evoluzione.

Continua ...

venerdì 26 aprile 2019

Cortisone : effetti collaterali.


Il cortisone sopprime la risposta immunitaria, per cui se ci si ammala mentre si fa la cura, il Sistema Immunitario  non reagisce.
Se, nel frattempo, si viene colpiti da una malattia, si è senza difesa.
Il cortisone è pericoloso, perché assunto per bloccare una malattia, può favorire lo sviluppo di moltissime altre ! (tutte malattie del tipo Th1

Effetti collaterali del cortisone.
1. Abbatte le difese immunitarie : blocca la produzione dei cosiddetti "mediatori dell'infiammazione" (istamina, prostaglandine, leucotrieni).
In definitiva, tende a sopprimere i linfociti B (Th2). 
Prevarranno, quindi, i linfociti Th1 che amplificheranno lo squilibrio del Sistema Immunitario.
Favorisce :
2. L'aumento della glicemia (diabete2).
4. L'ipertensione.
5. La gastrite e l'ulcera peptica.
6. La depressione, ecc.
7. Favorisce le infezioni batteriche (sepsi, tbc, polmonite, candidosi, ecc.). Durante e dopo la cura, è sconsigliato vaccinarsi.
8. Produce un rallentamento nella crescita dei bambini.
9. Favorisce l'influenza e il morbillo.
10. Favorisce l'Herpes.
11. Aumenta l'appetito e fa ingrassare.
12. Provoca ritenzione idrica e gonfiore.
13. Preso per lungo tempo, distrugge le cartilagini e causa l'artrosi.

Viene dato a tutti, molto spesso anche ai bambini...
Smettere molto lentamente !
Continua ...

Fonte :
/www.noimamme.it/i-nostri-specialisti-on-line/pediatria-on-line/luso-dei-cortisonici-e-gli-effetti-collaterali.html


sabato 13 aprile 2019

2.1 - Artrite reumatoide : diagnosi e cura.



L'artrite reumatoide è l'infiammazione cronica delle membrane sinoviali delle articolazioni e dei tendini.
Si riconosce, in prima battuta, se sono presenti almeno 4 caratteristiche, fra le seguenti :
1. Infiammazione-dolore alle mani.
2. Infiammazione-dolore di 3 o più aree (piedi, ginocchia, anche, mani, spalle).
3. Simmetria (tutte e due le ginocchia, tutte e due le mani).
4. Rigidità mattutina, per almeno un’ora, o più.
5. Noduli sottocutanei.
6. Valore elevato del fattore reumatoide.
7. Erosione delle articolazioni visibili alle radiografie.
La diagnosi precisa deve essere fatta da un reumatologo, sulla base di esami opportuni

Dopo che la diagnosi è stata fatta, si possono seguire le cure che verranno prescritte.
Se la malattia viene diagnosticata entro 3÷6 mesi dalla comparsa, è possibile controllarla meglio.

Cure mediche tradizionali :
1. FANS : sono farmaci antinfiammatori e antidolorifici.
Sopprimono i sintomi iniziali, ma promuovono i fattori che aggravano la malattia.
Inoltre, un loro uso eccessivo può determinare lesioni anche molto serie a livello della mucosa dello stomaco e aumentare il rischio di emorragie gravi.

2. Corticosteroidi : bloccano la produzione dei cosiddetti "mediatori dell'infiammazione" (istamina, prostaglandine, leucotrieni).
Fanno bene a breve termine, ma fondamentalmente inattivano il Sistema Immunitario con gravi conseguenze, a lungo termine.
Se la cura è lunga, quando si smette può essere rischioso, se non si diminuisce la dose molto gradualmente.

3. DMARDs (Disease Modifying Anti-Rheumatic Drugs).
Sono farmaci in grado di modificare il decorso della malattia e di migliorarne i sintomi. Molti DMARDs si sono dimostrati in grado di migliorare gli indici biochimici di attività della malattia. Questo gruppo di farmaci comprende il methotrexate, la sulfasalazina, la leflunomide, l'idrossiclorochina, la penicillamina, l'azatioprina, la ciclosporina. La loro attività comincia a manifestarsi dopo un periodo di tempo variabile dall'inizio dell'assunzione (4- 16 settimane). La terapia con DMARDs dovrebbe essere istituita il più precocemente possibile: il ritardo dell'inizio del trattamento comporta effetti negativi sul decorso a medio e a lungo termine della malattia. Sono comunque farmaci potenzialmente tossici ed è quindi importante un accurato monitoraggio degli effetti collaterali.

4. Farmaci biologici (!)
Recentemente sono stati introdotti nuovi farmaci il cui meccanismo d'azione si basa sull'inibizione di sostanze prodotte dall'organismo di chi è affetto da artrite reumatoide e dannose per le articolazioni. Tre di questi farmaci, l'etanercept, l'infliximab e l'adalimumab, sono in grado di inibire l'attività biologica della molecola infiammatoria TNF-alfa, che è un mediatore fondamentale per lo sviluppo delle erosioni articolari. Un altro farmaco di recente introduzione è l'anakinra, che agisce inibendo l'attività biologica dell'interleuchina-1 (Il-1). Molti altri farmaci sono oggi in fase di analisi e sperimentazione.
(Fonte : http://www.reumatologia.org/patologia01.htm)

Tutti questi farmaci abbassano, in maniera più o meno drastica, le Difese Immunitarie
Sono efficaci e, soprattutto quando il dolore e l’infiammazione sono insopportabili, non si possono evitare.
Ma tutti, hanno molti effetti collaterali anche rischiosi.
E’ necessario farsi seguire da un reumatologo bravo.

Continua ... 



giovedì 4 aprile 2019

Capanna delle riunioni.


Viene chiamata così una capanna, spesso più grande delle altre, con un sedile alla base del muro circolare. Si trova in molti villaggi nuragici. Al centro c'è, quasi sempre, un focolare.
Chi ci si riuniva ?
Secondo l'archeologia ufficiale, ci si riunivano i capi del villaggio, o di tutto il circondario.
Può darsi, due÷tre volte all'anno. Ma per il resto del tempo era sicuramente adibita ad altro.
Nel periodo nuragico si viveva e si lavorava all'aperto. Ma quando pioveva, o d'inverno con il freddo, lavorare all'aperto era impossibile.
Allora gli abitanti del villaggio si ritrovavano tutti nella “capanna delle riunioni”. Al centro, un bel fuoco acceso riscaldava l'ambiente e lo illuminava : tutt'intorno, sedute, le persone lavoravano e socializzavano.
Era un laboratorio comune, dove si potevano fare lavori comuni, oppure personali. Tessevano, cucivano stoffe e abiti, intrecciavano cesti e recipienti di ogni genere.
Si chiacchierava, si spettegolava, si raccontavano storie, si cantava sempre, canti di festa e licenziosi. Ci si divertiva.
Si insegnava ai bambini, che imparavano lavorando e giocando.
Come in tutte le Civiltà, antiche e moderne, di tutto il mondo.

Nelle Marche, nel 2016 c'è stato il terremoto. Un anno dopo, gli abitanti rimasti nei paesi-villaggi sono andati ad abitare nelle casette-capanne di legno, predisposte dal governo. Ma era già arrivato il freddo e la gente intristiva nelle baracche, piccole e anguste : molte le persone sole, molte le famiglie con solo due o tre componenti. Tutti sentivano il bisogno di socializzare, parlare con i compaesani, ritrovarsi insieme in un luogo spazioso.
E hanno chiesto una "capanna delle riunioni"! 
Un capannone per stare insieme, per giocare a carte, per fare lavori di artigianato al coperto, per non sentirsi soli.
Ecco l'importanza e la funzione della Capanna delle riunioni nel villaggio nuragico.


martedì 26 marzo 2019

L'acqua del sindaco.


Nascono come funghi, in molte città d'Italia, chioschi che erogano la stessa acqua del rubinetto, ma con un accento ecologico. Il cittadino va con le sue bottiglie (risparmia plastica da riciclare), le riempie e se le porta a casa. Illuso, ma felice.
Illuso, perché l'acqua è quella che sgorga in casa : qualche volta è refrigerata o gassata, ma è esattamente la stessa !
La fatica è inutile : se si preferisce fresca basta mettere l'acqua del rubinetto nel frigo. Forse, l'aggiunta di CO2 può attirare qualcuno.
Attenzione, però : sarebbe meglio non tenerla in casa più di 2÷3 giorni, altrimenti si moltiplicano i germi e fa male. Quella del rubinetto, invece, è sempre fresca e potabile. Chi decide di berla, non ha bisogno dei chioschi...

Ma com'è l'acqua del rubinetto ?
L'intenso uso di pesticidi va ad inquinare irreparabilmente l'acqua potabile, che noi beviamo.
In Italia ci sono milioni di persone costrette a comprare l'acqua minerale perché l'acquedotto viene alimentato con acque reflue o peggio : ovvero, con le acque dei fiumi e dei laghi dove confluiscono tutti gli scarichi industriali, agricoli e civili del Paese.
Sono depurate, è vero, ma contengono ancora una miriade di sostanze velenose, ai limiti della normativa.
L'acqua di Sassari, per esempio, è così. Ma anche l'acqua di moltissime città italiane.
Spesso il sindaco viene costretto, sulla base delle analisi effettuate, a emanare ordinanze per vietare l'uso alimentare dell'acqua, perché "non adatta al consumo umano", in quanto i residui misurati, per molte sostanze, sono superiori ai limiti di legge.
In alcune città questo succede per mesi, ogni anno.

Si costruiscono oleodotti e gasdotti che vengono dalla Russia o dal Medio Oriente : ma per l'Uomo, l'acqua non è più preziosa del petrolio ?
Perché non fare acquedotti dalle Alpi alla Sicilia ?
L'acqua minerale, ormai, costa più della benzina, per cui ci sarebbe un risparmio considerevole per ogni famiglia.
Senza contare i miliardi di bottiglie di plastica inquinante e i milioni di TIR carichi di acqua, in giro per le strade del Belpaese.

Nelle acque cittadine, derivate dai fiumi e laghi, si possono trovare :
a) interferenti endocrini : sostanze di origine naturale o sintetica, derivati dai farmaci, dai detergenti industriali, dai diserbanti, dalla produzione di vernici, plastiche e cosmetici e di molti altri prodotti.
b) tutte le porcherie presenti negli scarichi di paesi e città (detersivi, scarichi dei bagni, con il loro carico di veleni presenti negli alimenti e nei medicinali assunti da milioni di persone, ecc.)
c) scarichi industriali (migliaia di sostanze chimiche, rifiuti radioattivi, ecc.)
d) scarichi agricoli (centinaia di pesticidi e concimi chimici, rifiuti delle stalle, ecc.)
e) in tutti i fiumi hanno trovato perfino la droga.

Anche se depurata e filtrata, queste sostanze non si eliminano mai del tutto.
Il Rapporto nazionale Pesticidi nelle acque che l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale redige sulla base delle informazioni fornite dalle Agenzie Regionali (ARPA) per la protezione dell’ambiente, afferma che ci sono pesticidi nel 67,0% dei punti di campionamento delle acque superficiali e nel 33,5% di quelle sotterranee (con anche 55 sostanze diverse in un singolo campione).
In alcune regioni sono oltre il 90%.

Bevete l'acqua del sindaco : è buona e fa bene !