sabato 26 dicembre 2020

Positivi asintomatici.

 

Se una persona ha il raffreddore, la tosse, il mal di gola, la febbre, diciamo che ha l'influenza.

Se una persona NON ha il raffreddore, NON ha la tosse, NON ha il mal di gola, NON ha la febbre, diciamo che è sanissimo e NON ha l'influenza.

Invece oggi ci dicono che questa persona è malata, ma non lo sa : è asintomatica ! E tutti ci credono, terrorizzati...

Nemmeno un medico pazzo potrebbe sostenerlo.

Ma i nostri medici non parlano, perché rischiano la radiazione...

Perché il 95% dei positivi è asintomatico, cioè immune al virus.

E non contagia gli altri.

Il 95% dei positivi al tamponavirus è asintomatico.

Vuol dire che è stato contagiato, ma non si è ammalato. Vuol dire che il virus non fa ammalare il 95% dei contagiati !!!

Vuol dire che il nostro Sistema Immunitario riesce facilmente a combatterlo e a vincerlo.

Stanno negando l'evidenza!

Secondo loro,  il 97% non ha preso il virus (negativi) : in totale 97 + (3x95% = 2,85), il 99,85% è sano come un pesce.

In un anno, il 99,85% degli italiani ha resistito al Coronavirus, senza prendersi neppure un raffreddore!


I bambini non si ammalano.

I giovani non si ammalano.

Gli adulti non si ammalano.

Gli anziani sani non si ammalano.

Si ammalano quasi soltanto i vecchi con 3÷4 patologie in atto o le persone con le difese immunitarie molto basse. 

Ma sarà vero, poi ?

Perché dobbiamo temere questo virus, fino a distruggere la nostra vita ?

Perché dobbiamo vaccinare persone sane, se il 99,85% è già immune ?


*Prima hanno rubato il futuro ai nostri figli.

*Ora ci stanno rubando la vita.


 

sabato 12 dicembre 2020

Coronavirus Australia.

 

In Australia, si sa, adesso è primavera e al nuovo Coronavirus  , durante l' inverno appena trascorso, si sono sovrapposte le sindromi influenzali.

Quest'anno - la notizia è recente – l'influenza è completamente sparita : non solo in Australia, ma anche negli altri Paesi dell'emisfero Sud.

I casi, ad agosto in Australia, sono stati soltanto 107 contro 61.000 del 2019 !!! 

Circa 600 volte di meno...

(Mentre i casi di positività al coronavirus sono stati meno di 30.000, in tutto).

Merito delle mascherine!- Hanno detto gli "esperti".

Evidentemente, i virus dell'influenza si sono messi le mascherine e si sono camuffati da coronavirus...

Il tampone, che dev'essere un po' daltonico e non distingue bene tra i virus, ha fatto un po' di confusione...



Se l'influenza non c'è più (sta scomparendo anche da noi), perché ci dovremo vaccinare, in questi giorni ?

Forse, per permettere ai nostri super esperti di affermare che l'influenza è stata vinta dal vaccino ?


Non sarà scomparsa l'influenza perchè il Covid-19 è, esso stesso, l'influenza?

Anche perchè i sintomi del Covid-19 sono i medesimi dell'influenza, né il tampone sembrerebbe in grado di distinguere i vari virus...

E, a quanto pare, nemmeno i medici...



giovedì 3 dicembre 2020

Gli italiani positivi


Quello che ho sostenuto nel post precedente, succede nell'ipotesi più ottimista.

Nella realtà, secondo me, i cittadini positivi potrebbero essere molti, ma molti di più.

Questo perché il tasso di positività ai tamponi è sempre stato elevato (nei giorni scorsi si è raggiunto anche il 15÷20%).

Con oltre 200.000 tamponi hanno trovato più di 30.000 positivi.

Se ne avessero fatto 2 milioni, ne avrebbero trovato, forse, 200÷300 mila.

Se avessero tamponato tutti gli italiani ne avrebbero trovato milioni, di persone positive.

Ogni settimana...

Questo perché il 95% dei positivi è asintomatico.

E si comporta come se fosse "sano".

In questo modo (se è vero quello che ci dicono gli "esperti" : e cioè, che gli asintomatici hanno una carica virale molto elevata e che l'indice di contagio è superiore a uno...), i positivi inconsapevoli (non tamponati), avrebbero potuto contagiare gli altri (colleghi di lavoro e familiari, soprattutto).

Questo perché, tranne i cittadini terrorizzati dalla TV e dai giornali, e quelli costretti da "astrusi" regolamenti (medici, infermieri, anziani delle RSA, studenti di molte classi, sportivi tutti, viaggiatori, interi paesi, ecc.), le persone asintomatiche (cioè perfettamente sane) non hanno certamente sentito il bisogno di tamponarsi...

Per cui, moltissimi cittadini potrebbero aver già preso il virus.

E nessuno se ne è accorto!

Se fossero stati tamponati, avrebbero potuto essere positivi al tamponavirus quasi tutti gli italiani... (Ricordiamoci che dopo una settimana (la finestra!), la positività scompare). 

Questo è quello che sarebbe dovuto succedere...


Ma vi pare logico che, con oltre il 90% di asintomatici inconsapevoli (persone sanissime!), soltanto i positivi tamponati si siano presi il virus ?

E che i "medici", con poteri divinatori, abbiano fiutato i cittadini "malati", fra milioni?

Avete visto tutti che, aumentando il numero dei tamponi, aumentava il

numero dei positivi e viceversa.

E' logico, quindi, supporre che, se lo screening di Bolzano  fosse stato esteso a tutti gli italiani (60 milioni), avremmo trovato l'1% di positivi al virus : 600.000 positivi, ogni settimana !

Oggi come oggi, circa il 40% degli italiani (se avesse fatto il tampone) sarebbe risultato positivo : avrebbe, cioè, incontrato il virus e non se ne sarebbe accorto !

Oppure sono false tutte le cose che ci hanno detto...


 

 

 

 

sabato 28 novembre 2020

Test Bolzano.

 

A Bolzano hanno fatto il test a tutta la popolazione, per determinare la positività al virus SARS-CoV-2. Un test casuale, a cui hanno partecipato il 60÷70% dei cittadini (circa 350.000).

Hanno trovato che circa l'1% (3.500) di loro è risultato positivo al tampone rapido.

Tutti asintomatici, che mai se ne sarebbero accorti, senza lo screening di massa.

(Questo non significa che gli altri (99%) non hanno mai incontrato il virus, anzi è possibile, perfino, che quasi tutti lo abbiano già preso!...)

Significa, invece, che soltanto l'1% dei cittadini si trovava entro la "finestra" in cui il tampone rileva la positività o la negatività.

Questa "finestra" è l'intervallo in cui una persona può essere positiva, se ha preso il virus. Questo intervallo va, generalmente, tra il 4÷5° giorno, fino al 10÷11° giorno dopo l'infezione. (In Francia, la durata dell'isolamento, per i positivi asintomatici, è di 7 giorni).

La finestra dura, quindi, una settimana, per la maggioranza delle persone (almeno per il 95% di loro) : prima non si è positivi, dopo non lo si sarà più.

Se il test fosse stato fatto una settimana prima, avremmo trovato un altro 1% di positivi (cittadini diversi dai precedenti).

Se il test verrà rifatto fra una settimana, troveremo un altro 1% di positivi, ancora diversi.

Significa che in 3 settimane risulterebbe positivo il 3% della popolazione.

E questo succede da marzo...


Poiché dall'inizio dell'epidemia sono trascorse circa 40 settimane, oggi il 40% dei cittadini (di Bolzano, ma secondo me vale per tutta l'Italia e per tutto il Mondo) potrebbe aver già incontrato il virus, senza particolari conseguenze.

Anzi, non se ne è nemmeno accorto !


 

 

 

 

 

lunedì 6 gennaio 2020

Muratura dei Nuraghi.


La muratura dei Nuraghi è stata realizzata con grosse pietre disposte a secco e con i vuoti riempiti di terra.
Naturalmente, la scelta e la selezione delle pietre più adatte veniva fatta durante la raccolta, con lo scopo di limitare il più possibile gli interventi di lavorazione troppo onerosi.

1. La lavorazione delle pietre serve per eliminare tutte le asperità che non permettono un loro corretto posizionamento nel muro.
Nei Nuraghi, dopo le prime due÷tre file, le pietre sono generalmente sbozzate su cinque facce, in maniera più o meno grossolana.
Tale lavorazione era necessaria per ottenere i corsi orizzontali regolari e di spessore costante, che sono la caratteristica della maggioranza dei Nuraghi.
a) Le due facce superiore e inferiore si spianavano per ottenere un corretto piano di appoggio.
b) I due fianchi laterali dovevano essere all'incirca verticali, per combaciare con i conci adiacenti.
c) La faccia esterna era quella lavorata meglio, sempre. La perfezione della scarpa ne è la prova.

2. Il Maestro muratore usava :
a) la mazza, fatta con la stessa roccia usata per il muro o più dura, che serviva per sbozzare grossolanamente il masso ;
b) la mazzetta, in pietra dura, per rifinire le facce quando era necessario.
Il lavoro era sempre duro e faticoso.
I conci lavorati con la mazzetta e lo scalpello (di ferro!), sono sempre recenti.

3. Ponteggio esterno : poteva servire per agevolare il posizionamento delle pietre, per ritoccare la faccia esterna dei conci e per rifinire la scarpa.
(E anche per evitare incidenti)

4. Fondazione :
a) generalmente su roccia, che doveva essere ripulita e grossolanamente spianata (anche verso l'interno), per evitare lo scivolamento delle pietre ;
b) su terra, che doveva essere scavata fino a trovare uno strato compatto che potesse sopportare il notevole peso del Nuraghe.
A volte, poteva essere necessario costruire una platea di fondazione più larga, su cui edificare la muratura dell'edificio.
Un'errata realizzazione della fondazione poteva compromettere, in modo irreversibile e per sempre, la stabilità dell'opera.
(Come disse Bonanno detto il Pisano, quando stava costruendo la Torre di Pisa : "Risparmiamo sulle fondazioni, tanto non se ne accorgerà mai nessuno ...")

5. Forma a tronco di cono, che terminava, superiormente, con una terrazza accessibile.
Colpisce la bellezza della forma conica, con la scarpa (inclinazione del muro esterno) sempre perfetta in tutti i Nuraghi !
In genere, è stata realizzata arretrando le pietre di qualche centimetro.
Denota l'uso di attrezzi, filo e/o pali inclinati. Svela anche conoscenze geometriche e grande senso pratico.

6. Muratura con sassi medio-grandi, a formare corsi orizzontali abbastanza regolari. Con l'altezza, le pietre diminuiscono di grandezza. Sono più piccole anche quelle dei Nuraghi costruiti sulla sommità di un colle.

7. Vuoti fra le pietre riempiti di malta di terra.
L'impasto di terra non vegetale, in cui si possono affogare anche pietre più piccole e residui di lavorazione (sabbia grossolana), viene usato per riempire gli spazi vuoti tra le pietre della muratura. Nel momento in cui si asciuga (evapora l'acqua) assume una consistenza dura, quasi pietrosa : come si può osservare, per esempio, nei Nuraghi dove sono appena franate le pietre (nuraghe Orolio), oppure all'esterno del nuraghe Losa.
La malta può avere, oltre a quella costruttiva, una funzione volta a impedire il passaggio di aria e freddo (isolamento termico) ; il passaggio di animali (topi, lucertole, formiche, ecc.) ; inoltre, impedisce all'acqua della pioggia di penetrare nel Nuraghe.

8. La larghezza del muro, per questioni statiche, dovrebbe essere pari a (circa) un quarto dell'altezza.
(5 metri x 20 metri di altezza)
Per ottenere questo è necessario che tutto lo spessore del muro abbia una resistenza sufficientemente elevata : questo fatto esclude il cosiddetto "doppio guscio", con riempimento di sassi piccoli e terra.
Se si osserva bene, non esiste alcun Nuraghe fatto con questi criteri.
Il peso, infatti, graverebbe quasi esclusivamente sul muro esterno e su quello interno, provocando carico di punta, rotture, spanciamenti e crolli.
La muratura deve essere uniforme e interconnessa per tutto lo spessore del muro.
Ed è così che è stata realizzata, sempre.

9. Ogni pietra, sia del paramento esterno che del riempimento, deve essere disposta in modo tale da presentare fin da subito la massima stabilità (ottenuta facendo in modo che le pietre abbiano il maggior numero di punti di contatto possibile). Ciò significa che, durante tutte le fasi di costruzione del muro, è necessario avere cura di posizionare le pietre in modo ordinato e regolare, così da evitare il generarsi di forze interne che possano amplificare l’azione di spinta verso lo spanciamento. 
Per concludere è opportuno sottolineare la necessità che le pietre del paramento esterno siano di dimensioni adeguate. L'uso di elementi di piccola pezzatura, in questa parte del muro, può compromettere la stabilità dell'intera opera.

10. Giunti.
Nella realizzazione del muro ogni Maestro muratore opera in modo tale da sfalsare, quanto più possibile, i giunti verticali che si formano tra un elemento e l'altro nei diversi strati di pietra. Questo particolare accorgimento ha lo scopo di consentire una migliore distribuzione dei carichi nel muro, che risulta così più solido e privo di quei punti di debolezza costituiti da allineamenti di giunti verticali che possono essere dannosi anche in conseguenza degli assestamenti a cui la struttura è naturalmente soggetta.


 
(a Monte d'Accoddi, per esempio, non è stato fatto ...)