martedì 26 marzo 2019

L'acqua del sindaco.


Nascono come funghi, in molte città d'Italia, chioschi che erogano la stessa acqua del rubinetto, ma con un accento ecologico. Il cittadino va con le sue bottiglie (risparmia plastica da riciclare), le riempie e se le porta a casa. Illuso, ma felice.
Illuso, perché l'acqua è quella che sgorga in casa : qualche volta è refrigerata o gassata, ma è esattamente la stessa !
La fatica è inutile : se si preferisce fresca basta mettere l'acqua del rubinetto nel frigo. Forse, l'aggiunta di CO2 può attirare qualcuno.
Attenzione, però : sarebbe meglio non tenerla in casa più di 2÷3 giorni, altrimenti si moltiplicano i germi e fa male. Quella del rubinetto, invece, è sempre fresca e potabile. Chi decide di berla, non ha bisogno dei chioschi...

Ma com'è l'acqua del rubinetto ?
L'intenso uso di pesticidi va ad inquinare irreparabilmente l'acqua potabile, che noi beviamo.
In Italia ci sono milioni di persone costrette a comprare l'acqua minerale perché l'acquedotto viene alimentato con acque reflue o peggio : ovvero, con le acque dei fiumi e dei laghi dove confluiscono tutti gli scarichi industriali, agricoli e civili del Paese.
Sono depurate, è vero, ma contengono ancora una miriade di sostanze velenose, ai limiti della normativa.
L'acqua di Sassari, per esempio, è così. Ma anche l'acqua di moltissime città italiane.
Spesso il sindaco viene costretto, sulla base delle analisi effettuate, a emanare ordinanze per vietare l'uso alimentare dell'acqua, perché "non adatta al consumo umano", in quanto i residui misurati, per molte sostanze, sono superiori ai limiti di legge.
In alcune città questo succede per mesi, ogni anno.

Si costruiscono oleodotti e gasdotti che vengono dalla Russia o dal Medio Oriente : ma per l'Uomo, l'acqua non è più preziosa del petrolio ?
Perché non fare acquedotti dalle Alpi alla Sicilia ?
L'acqua minerale, ormai, costa più della benzina, per cui ci sarebbe un risparmio considerevole per ogni famiglia.
Senza contare i miliardi di bottiglie di plastica inquinante e i milioni di TIR carichi di acqua, in giro per le strade del Belpaese.

Nelle acque cittadine, derivate dai fiumi e laghi, si possono trovare :
a) interferenti endocrini : sostanze di origine naturale o sintetica, derivati dai farmaci, dai detergenti industriali, dai diserbanti, dalla produzione di vernici, plastiche e cosmetici e di molti altri prodotti.
b) tutte le porcherie presenti negli scarichi di paesi e città (detersivi, scarichi dei bagni, con il loro carico di veleni presenti negli alimenti e nei medicinali assunti da milioni di persone, ecc.)
c) scarichi industriali (migliaia di sostanze chimiche, rifiuti radioattivi, ecc.)
d) scarichi agricoli (centinaia di pesticidi e concimi chimici, rifiuti delle stalle, ecc.)
e) in tutti i fiumi hanno trovato perfino la droga.

Anche se depurata e filtrata, queste sostanze non si eliminano mai del tutto.
Il Rapporto nazionale Pesticidi nelle acque che l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale redige sulla base delle informazioni fornite dalle Agenzie Regionali (ARPA) per la protezione dell’ambiente, afferma che ci sono pesticidi nel 67,0% dei punti di campionamento delle acque superficiali e nel 33,5% di quelle sotterranee (con anche 55 sostanze diverse in un singolo campione).
In alcune regioni sono oltre il 90%.

Bevete l'acqua del sindaco : è buona e fa bene !

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